venerdì 31 gennaio 2014

Caso Meredith: chi sono i colpevoli?

La vittima, Meredith Kercher
Nella notte tra il 31 Ottobre e il 1° Novembre 2007 alcuni abitanti di Perugia sentirono un urlo disperato di una donna: era la voce di Meredith Kercher, studentessa inglese di 21 anni, trovata morta nella sua casa di Perugia dove stava svolgendo l'Erasmus.
Qualcuno le ha spezzato l'osso del collo e qualcun altro le ha tagliato la gola.
L'omicidio di Meredith può essere considerato l'omicidio più mediatico degli ultimi 7 anni.
Quando la polizia arrivò a casa di Meredith, chiamata da Raffaele Sollecito, sfondò la porta per entrare in casa.
Vi era sangue dappertutto: sulla serratura della porta del bagno, nel bidet, c'era anche un asciugamano intriso di sangue, resti organici nel water, un'impronta di sangue, tracce organiche su un coltello.
Sin da subito i maggiori sospetti sono ricaduti su 3 soggetti: Amanda Knox, Raffaele Sollecito, Rudy Guede.
Amanda Knox
Amanda Knox
E' una studentessa americana, originaria di Seattle, che vive con Meredith a Perugia.
Da poco aveva iniziato una relazione con Raffaele Sollecito.
Fu lei ad incolpare Patrick Lumumba, il gestore di un bar perugino dove lavorava saltuariamente Meredith. In molti affermano che l'accusa verso Lumumba era solo un modo per sviare le indagini, dando in pasto alla polizia un falso colpevole.
Raffaele Sollecito
Raffaele Sollecito
E' uno studente italiano, pugliese, che frequentava un collegio importante a Perugia.
Fu lui a chiamare la polizia. Più e più volte ha ribadito di non aver mai conosciuto Rudi Guede e che lui non era presente in quella casa quando è avvenuto l'omicidio.
Rudy Guede
Rudy Guede
E' originario della Costa d'Avorio e fu affidato a 6 anni ad una famiglia in vista a Perugia.
Era un amico di Meredith e dalle analisi sul corpo e sulla scena del crimine è stata confermata la sua presenza in casa: quella sera Rudy ebbe anche un rapporto sessuale con Meredith. Ha accettato il rito abbreviato ed è stato condannato a 16 anni per concorso in omicidio e violenza sessuale.

L'omicidio di Meredith può essere considerato un vero e proprio caso internazionale, una vicenda di costume, di politica e di rapporti internazionali; persino Hillary Clinton intervenne per difendere Amanda Knox.
Diversi furono i testimoni, ma due sono stati interrogati e ritenuti di immenso valore durante i vari processi:
  • il clochard Antonio Curatolo, dalla sua panchina, vide Raffaele e Amanda che si recavano verso la casa del delitto;
  • Marco Quintavalle, gestore di supermarket: ha visto Amanda la mattina del giorno dopo l'omicidio mentre acquistava qualcosa al suo supermarket. Era pallidissima e l'ha vista che andava verso la casa di Meredith.
Sta di fatto che da quel lontano 2007 ci sono stati 3 processi:
  • il 5 Dicembre 2009 durante il processo di 1° Grado Amanda fu condannata a 26 anni e Raffaele Sollecito a 25 anni;
  • il 3 Ottobre 2011 durante il processo d'Appello entrambi furono assolti, ma successivamente la sentenza è stata annullata;
  • il 30 Gennaio 2014 c'è stato l'Appello Bis che ha visto nuovamente i due imputati condannati: Amanda è stata condannata a 28 anni e 6 mesi, mentre Raffaele Sollecito a 25 anni.
Proprio a quest'ultimo processo Amanda non era presente (la ragazza si trova a Seattle e non è intenzionata a tornare in Italia) e anche Raffaele non ha voluto sentire la sentenza che, oltre alla condanna, gli ha tolto la possibilità di espatrio e gli ha ritirato il passaporto.
Entrambi restano liberi, in attesa della sentenza della Cassazione.

giovedì 30 gennaio 2014

Scatole Cartone Lombardia

Pochi giorni fa ho acquistato delle scatole cartone lombardia nel sito Semprepronte.it (l'e-commerce numero uno in Italia per la vendita di packaging e imballaggio) in quanto avevo la necessità di spedire dei pacchi a dei miei familiari, e devo dire che il servizio è stato davvero soddisfacente.
Rapido: ordinate martedì, mi sono arrivate mercoledì, in 24 ore ho ricevuto le scatole cartone lombardia
Prodotti di qualità: ho scelto le scatole cartone lombardia a due onde, perché la spedizione riguardava oggetti pesanti. Il pacco è arrivato a destinazione in perfette condizioni!
Servizio clienti gentile: ho chiamato per avere informazioni sui prodotti e mi è stato risposto in maniera precisa e puntuale.
Mi sento pertanto di consigliare le scatole cartone lombardia di Semprepronte.it a chiunque ha l'esigenza di imballare e spedire dei prodotti.

martedì 28 gennaio 2014

Il primo spot di Sanremo 2014

Manca meno di un mese all'inizio del Festival di Sanremo 2014, condotto anche quest'anno da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, ed ecco che la Rai manda in onda i primi spot dedicati al festival della musica italiana.
In realtà, siamo partiti con uno spot backstage nel quale il palco dell'Ariston di Sanremo è stato letteralmente invaso da tante pecorelle e in sottofondo l'Allegro dalla Sonata VI in la maggiore di Pietro Domenico Paradis, canzone simbolo dell'Intervallo di Raiuno.
Ma adesso protagonisti dei vari spot che accompagneranno il pubblico fino al 18 febbraio, giorno di inizio del Festival, saranno proprio i due conduttori che si sono finti attori per interpretare scenette che dovrebbero essere romantiche, ma, in realtà, finiscono per essere comiche.


Nel primo spot mandato in onda su Raiuno si vede la Littizzetto con una valigia, intenta a lasciare il suo amato Fabio Fazio che, tirandola per un braccio, finisce per staccarglielo.
La scenetta comica ha come sottofondo musicale il brano di Julio Iglesias "Se mi lasci non vale" ed è un chiaro omaggio alla coppia Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.
Nei prossimi spot i due conduttori faranno riferimento al mondo delle comiche, scambiandosi sempre effusioni più che romantiche.

lunedì 27 gennaio 2014

La morte di Kurt Cobain, leader dei Nirvana

Molte star de cinema o della musica hanno, come si suol dire, fatto una brutta fine: basti pensare ad Amy Winehouse, Whitney Houston, Janis Joplin e tanti altri ancora.
In questa terrificante lista di morti suicidi rientra anche Kurt Cobain, leader dei Nirvana, il gruppo rock che esplose negli anni Novanta.
In molti affermano che Kurt sia sempre stato un ragazzo troppo buono e fragile per affrontare il mondo distruttivo e cattivo della musica e dello spettacolo; altri affermano che, a queste sue debolezze, si sia aggiunta anche la presenza di una donna, sua moglie, che non l'ha aiutato in questo percorso pieno di ostacoli, ma, al contrario, l'ha trascinato sempre più nel baratro.
Si dice che quando due personalità distruttive incrociano il loro cammino, l'amore nasce malato ed esso non conduce a nulla di buono.
L'amore tra Kurt Cobain e Courtney Love era uno di questi.
Kurt Cobain e Courtney Love
La prima volta in cui Courtney andò a letto con Kurt lo fece per errore: infatti, pensava si trattasse di Billy Corgan, cantante degli Smashing Pumpkins.
Lei era anche una musicista, cantante e compositrice e aveva dato vita al gruppo delle Hole: una donna molto ambiziosa che riuscì a sposare un uomo che rese reali tutti i suoi sogni.
Nel febbraio del 1992 si sposano alle Hawaii e nell'agosto dello stesso anno nasce la loro prima figlia, Frances Bean.
Purtroppo i due sono affiancati da una compagnia costante e dannosa, l'eroina, e per queste ragioni nel giro di pochi mesi dalla nascita perdono la custodia della loro bambina per riaverla dopo un po' di tempo.
Nel frattempo, la fama di Kurt Cobain è cresciuta e insieme al suo gruppo, quello dei Nirvana, gira il mondo: questo successo però lo infastidisce, lo mette in imbarazzo, lo stanca e così Kurt si isola sempre più perchè dice di sentirsi circondato da tanta falsità e ipocrisia.
Al contrario, Courtney è al settimo cielo per tutto questo successo finchè il loro matrimonio entra in crisi.
Kurt cade in una profonda depressione e ripiomba nel tunnel della droga e l'8 Aprile del 1994 viene trovato morto nella sua casa di Seattle: è stato un suicidio e il colpo di fucile gli ha devastato la faccia.
Stanza in cui fu trovato morto Kurt Cobain
Come spesso accade, la morte di Kurt Cobain è avvolta da mistero: per esempio sul fucile non vi erano impronte, la stanza in cui è stato ritrovato morto non era chiusa a chiave e inoltre, dalle analisi, è risultato che Kurt aveva assunto una dose di cocaina 3 volte superiore a quella che è la dose letale per un uomo.
Come avrebbe potuto in queste condizioni sparasi un colpo?
Per queste ragioni, in molti sostengono la tesi dell'omicidio: forse proprio la sua adorata moglie lo ha ucciso perchè terrorizzata dall'idea del divorzio.
Inoltre, la carriera di Courtney è esplosa nel 1994, proprio dopo la morte del marito: è diventata leader di un gruppo di successo, ormai libera dell'ombra ingombrante del marito.
Peccato però che la sua carriera declinò in fretta e ancora oggi la figlia si rifiuta di vederla.
Nella memoria di tutti restano gli occhi d'angelo di Kurt Cobain e la sua lettera prima del suicidio (ecco alcuni estratti importanti):
"Io non provo più emozioni nell’ascoltare musica e nemmeno nel crearla, nel leggere e nello scrivere, da troppi anni ormai. Questo mi fa sentire terribilmente colpevole. Per esempio quando siamo nel backstage e le luci si spengono e sento il maniacale urlo della folla cominciare, non ha nessun effetto su di me, non è come era per Freddy Mercury, a lui la folla lo inebriava, ne traeva energia e io l’ho sempre invidiato per questo, ma per me non è così."
"C’è del buono in ognuno di noi e penso che io amo troppo la gente, così tanto che mi sento troppo fottutamente triste. Il piccolo triste, sensibile…! Perchè non ti diverti e basta? Non lo so! Ho una moglie divina che trasuda ambizione e empatia e una figlia che mi ricorda troppo quando ero come lei, pieno di amore e gioia, bacia tutte le persone che incontra perchè tutti sono buoni e nessuno ti farà del male. E questo mi terrorizza a tal punto che perdo le mie funzioni vitali. Non posso sopportare l’idea che Frances diventi una miserabile, autodistruttiva rocker come me."
"Io sono troppo stravagante, lunatico, bambino! E non ho più nessuna emozione! E ricordate, è meglio bruciarsi in fretta che spegnersi lentamente.".

giovedì 23 gennaio 2014

Buste in plastica Zip, ideali per l'ordine

Buste in plastica Zip
Una delle cose che più apprezzo e noto in una casa è l'ordine: sarà proprio una fissa o non so cos'altro, ma una casa ordinata è anche sintomo di pulizia.
E così sul mio sito e-commerce di riferimento Semprepronte.it ho trovato un prodotto davvero eccezionale e che mi sarà molto utile: le buste in plastica Zip.
Sicuramente vi sarà capitato di vederle, soprattutto nelle gioiellerie o in ferramenta: sono piccole buste in plastica dotate anche di una Zip che serve a sigillare bene la chiusura, evitando così fastidiose fuoriuscite.
Io le ho utilizzate per donarle ai miei genitori: per mio padre sono tornate utili per dividere e ordinare tutta la sua ferraglia di viti, bulloni e cavi di ogni tipo che fino all'altro giorno erano sparsi qua e là nella sua cassetta degli attrezzi, rendendo così difficile ogni volta la ricerca; a mia madre, invece, sono tornate utili per ordinare le perline, i gancetti, il cotone e tutto ciò che le serve per i suoi lavori all'uncinetto.
In realtà, le buste in plastica Zip sono indicate sia per i privati, come nel mio caso o in quello di chi è appassionato del fai da te e utilizza viti e bulloni, sia per le aziende, in modo particolare per la ferramenta o le aziende di materiale elettronico.
Le buste in plastica Zip risultano essere molto versatili perchè possono contenere piccoli oggetti di ogni tipo e possono anche riutilizzate in quanto il materiale di cui sono fatte, la plastica in polietilene, è consistente e resistente nel tempo.
Le buste in plastica Zip sono particolari perchè sono dotate di questa zip che permette di sigillare i vostri oggetti, dandovi così la sicurezza che non li troverete dispersi. Inoltre, è presente anche un forellino in alto che vi permette di agganciarli con semplicità.
Le buste in plastica Zip sono disponibili in varie dimensioni: 6x8 cm, 8x12 cm, 10x15 cm, 15x20 cm, 22x28 cm, 30x40 cm.
Per ogni acquisto vi verrà fornita una confezione da 100 pezzi.
Attraverso questo link potrete conoscere meglio le buste in plastica zip e le loro caratteristiche.
La consegna avviene entro le 24/48 ore in tutta Italia, comprese le Isole, ed è gratuita dai 100 pezzi in su.

mercoledì 22 gennaio 2014

E' guerra tra hotel e agenzie online, come Booking.com

Le vacanze estive sono ancora lontane, ma è opportuno soffermarsi su quella che è l'attuale situazione degli hotel.
Da quanto emerge, pare che gli hotel italiani (e non solo) siano in guerra con le numerose agenzie di viaggio online, come Booking.com, Expedia, Edreams e altri ancora.
Il motivo di questa lotta che è che gli albergatori hanno perso la loro libertà di stabilire il prezzo delle loro camere: in effetti, proprio a causa di alcune piccole clausole presenti nei contratti firmati con questi giganti del turismo online, gli hotel non possono fare offerte speciali e soprattutto il prezzo non può scendere al di sotto di quello indicato sul sito con cui hanno stipulato il contratto.
Alcuni hanno addirittura affermato che, una volta posta la firma sul contratto, è come se si consegnasse loro le chiavi dell'hotel.
La situazione non è delle migliori, soprattutto se si tiene conto che il consumo annuale alberghiero in Italia è di 31 miliardi di euro.
C'è da dire, però, che nella società odierna che è sempre più veloce e semplice, avere una visibilità su questi siti è importante per l'economia del proprio hotel: basti pensare che il 37% delle prenotazioni avviene via web e che nel settore Booking.com è il leader assoluto con il 72,9% delle prenotazioni, seguito da Expedia con il 17,7%.
Oltre a questa limitazione della libertà, ci sta anche il problema delle commissioni che hanno un peso sempre più consistente nella trattativa: basti pensare che con una commissione del 15% il tuo hotel apparirà alla 30esima pagina, mentre se vuoi apparire tra i primi hotel consigliati devi pagare una commissione che va dal 25% al 30%.
Insomma, una buona parte dell'incasso va a queste agenzie online che hanno un altro grande potere, quello di orientare i flussi turistici non solo da un hotel ad un altro, ma addirittura da un Paese all'altro.
E' il caso di dire che il turismo sia nelle loro mani.

martedì 21 gennaio 2014

Sanremo 2014: ecco i 28 brani dei Big

Manca davvero pochissimo alla 64esima edizione del Festival di Sanremo che, anche quest'anno, sarà presentata da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto e che andrà in onda su Raiuno dal 18 al 23 febbraio.
Dopo la presentazione dei 14 Big in gara, ora il conduttore ha reso noti anche i titoli dei brani che ogni Big canterà sul palco dell'Ariston di Sanremo: ricordiamo che ogni Big presenterà due brani e solo uno dei due arriverà in finale per cercare di vincere il Festival.
Da un primo ascolto pare che i brani siano gradevoli e addirittura migliori di quelli dell'anno scorso; è il sentimento ad essere protagonista, quasi come un rifugio per evitare di pensare al male e alla crisi che ci circonda.
Ecco nel dettaglio i brani dei 14 Big:
  • ARISA: "Lentamente (il primo che passa)" scritto da Cristina Donà e "Controvento";
  • NOEMI: "Bagnati dal sole" che prende molto dai Depeche Mode e"Un uomo è un albero";
  • RAPHAEL GUALAZZI: "Tanto ci sei", scritta da Giuliano Sangiorgi, e "Liberi o no";
  • PERTURBAZIONE: "Unica" e "L'Italia vista dal bar" con un'analisi della politica del nostro Paese;
  • FRANKIE HI-NRG: "Pedala" e "Un uomo è vivo";
  • CRISTIANO DE ANDRE': "Invisibili" e "Il cielo è vuoto";
  • RICCARDO SINIGALLIA: "Prima di andare via" e "Una rigenerazione";
  • RENZO RUBINO: "Per sempre e poi basta" e "Ora";
  • RON: "Un abbraccio unico" e "Sing in the rain";
  • GIULIANO PALMA: "Così lontano" scritto da Nina Zilli e "Un bacio crudele";
  • FRANCESCO RENGA: "Vivendo adesso" scritta da Elisa e "A un isolato da te";
  • ANTONELLA RUGGIERO: "Quando balliamo" e "Da lontano";
  • GIUSY FERRERI: "L'amore possiede il bene" e "Ti porto a cena con me";
  • FRANCESCO SARCINA: "Nel tuo sorriso" e "In questa città".
Dalla critica e dai giornalisti sono stati molto apprezzati i brani di Raphael Gualazzi, quello politico dei Perturbazione e Frankie Hi-Nrg. Sono, invece, risultati scontati i brani di Francesco Sarcina, ex delle Vibrazioni, così come i brani della Ruggiero e di Renga in cui i cantanti mirano a sorprendere unicamente con la potenza della loro voce.
Purtroppo i brani della Ferreri non sono stati ascoltati in anteprima in quanto la cantante era assente per motivi personali, legati ad un problema di salute del padre.
Chi vincerà?
Dobbiamo aspettare il 23 febbraio per saperlo.

domenica 19 gennaio 2014

Come diventare il leader di una potenza mondiale

Vi siete mai chiesti come si fa a diventare un leader e magari governare una grande potenza mondiale?
Ci hanno pensato i cinesi che, attraverso un semplice cartone animato, hanno illustrato i segreti per diventare presidente di uno dei Paesi più potenti al mondo, a scelta tra Usa, Gran Bretagna e Cina.
Il video della durata di 5 minuti parte con Barack Obama per poi passare a David Cameron e infine a Xi Jinping.
Barack Obama
Per diventare Presidente degli Stati Uniti d'America occorre avere almeno 35 anni e avere la cittadinanza americana da almeno 14 anni: per il resto ciò che conta è un'ottima dialettica per battere il proprio avversario e tanti, anzi tantissimi soldi per finanziare la campagna elettorale.
David Cameron
In Gran Bretagna, invece, David Cameron ha dovuto impegnarsi per conquistare la fiducia ed ottenere la leadership del partito che ha la maggioranza, faticando quasi più di Susan Boyle, vincitrice di Britain's Got Talent.
Xi Jinping
E infine per diventare il Presidente della Cina, invece, ciò che conta è la meritocrazia. Per questo motivo servono più di 40 anni di carriera per arrivare al potere, cercando di farsi strada tra i 7 milioni di funzionari cinesi che governano nel grande Paese cinese. La carriera politica cinese è fatta di gradini che bisogna scalare prima di arrivare al top, cercando di far fronte anche ai problemi che attanagliano la società cinese, come l'inquinamento, le frodi e la sicurezza fiscale.


Insomma, un vero e proprio spot a favore della presidenza cinese: infatti, il video si conclude con la salomonica frase "finché le persone sono soddisfatte e il Paese si sviluppa e progredisce, il sistema funziona".
Sarà vero?

giovedì 16 gennaio 2014

Semprepronte, disponibili i sacchi e pannelli di polistirolo

Quante volte avete dovuto trasportare un oggetto da un luogo ad un altro, magari per un trasloco o per un semplice spostamento, e avete avuto timore di trovarlo rotto totalmente o in parte?
Per questo motivo su Semprepronte, il mio e-commerce di riferimento per tutto ciò che ha a che fare con l'imballaggio e il packaging, sono disponibili i sacchi e i pannelli di polistirolo che rappresentano la migliore soluzione per questo inconveniente.
Li ho usati per trasportare delle cornici ed altri oggetti di vetro e molto fragili: ho utilizzato in parte i sacchi di patatine in polistirolo per proteggere al meglio i prodotti e per la restante parte ho scelto i pannelli, molto robusti e protettivi.
Infatti, grazie a questi sacchetti e pannelli di polistirolo, avrete modo di proteggere i prodotti imballati, in quanto il polistirolo attutisce eventuali impatti che si possono verificare nel corso del trasporto.
Inoltre, tutti i prodotti sono caratterizzati da un buon isolamento termico e acustico degli ambienti: infatti, oltre ai privati che possono optare per questo prodotto per il fai da te e per piccoli lavori di costruzione, i sacchi e i pannelli di polistirolo sono molto utilizzati dalle aziende che spediscono prodotti o dalle imprese edili  per l'isolamento delle pareti.
Su Semprepronte sono disponibili diverse tipologie:
  • sacchi di polistirolo: c'è la possibilità di acquistare un sacco di patatine in polistirolo Styrofil di colore giallo, ma sono disponibili i sacchi di truciolo in polistirolo bianco. Basterà riempire il vostro pacco con queste patatine e sarete sicuri che il vostro prodotto arriverà integro a destinazione;
  • pannelli di polistirolo: utili per isolare termicamente e acusticamente i vostri pacchi, proteggendoli allo stesso tempo da eventuali urti durante il trasporto. Sono disponibili di diverso spessore: 100x100x2 centimetri o 3cm o 4 cm o 5 cm;
  • angolari di polistirolo: sono adatti ai prodotti più fragili e servono proprio a proteggere gli angoli dell'imballaggio, adattandosi come una seconda pelle agli spigoli dei prodotti. Sono ideali soprattutto per i prodotti in vetro.
Attraverso questo link potrete vedere i vari prodotti disponibili e conoscere al meglio le loro caratteristiche.
Ricordiamo che la consegna avviene nelle successive 24/48 ore ed è gratuita dai 100 pezzi in su.

Dian Fossey: la donna che dedicò la sua vita ai gorilla

Il doodle di oggi è dedicato ad una donna che ha trascorso la sua vita a stretto contatto con i gorilla e che ha vissuto solo ed esclusivamente per loro.

Il doodle dedicato a Dian Fossey
Lei è Dian Fossey, una zoologa statunitense che scelse di partire per l'Africa per studiare da vicino i gorilla e che si pagò l'intero viaggio da sola, mettendo da parte i suoi risparmi.
Una donna che per tanti anni ha vissuto nelle foreste del Ruanda per capire il comportamento di questi animali che, ancora oggi, vengono considerati aggressivi e pericolosi per l'uomo.
Memorabile sono le foto in cui la zoologa viene toccata da uno dei gorilla più amati, il maschio Digit, che mostra proprio il rapporto di cordialità che si era creato tra la studiosa e i gorilla.
Tante volte Dian Fossey viene paragonata all'altra studiosa, Jane Goodall, che invece continua a dedicare la sua vita agli scimpanzè: a questo link trovate il video dell'abbraccio tra la Goodall e uno scimpanzè salvato.
Una vita dedicata agli animali e che è finita troppo presto: Dian morì il 26 Dicembre 1985 in una capanna in Ruanda, uccisa da un colpo di panga, un arnese locale usato dai bracconieri per uccidere i gorilla una volta che erano stati intrappolati.
Dietro la sua morte resta ancora tanto mistero: non si infatti chi abbia ucciso questa donna, se alcuni membri del suo entourage o proprio i bracconieri che vedevano in lei e nella sua determinazione una vera e propria minaccia.
Il doodle di oggi vede sempre la scritta Google e in ogni lettera c'è una delle immagini della vita della zoologa americana: tra questi c'è proprio quella in cui il gorilla tocca la studiosa.

martedì 14 gennaio 2014

L'Alfa Romeo Giulia, regina dei poliziotteschi anni '70

L'Alfa Romeo è una nota azienda automobilistica italiana, specializzata soprattutto nella realizzazione di auto sportive.
Fondata nel 1910 a Milano, ha attraversato diverse generazioni, realizzando diverse tipologie di auto.
Un modello che ha riscosso notevole successo non solo tra gli automobilisti, ma anche nel cinema, è stata l'Alfa Romeo Giulia, prodotta tra il 1962 e il 1977.

Alfa Romeo Giulia
I più attenti sanno che l'Alfa Romeo Giulia è stata spesso utilizzata per i film poliziotteschi degli anni Settanta, nei quali spesso protagonista era l'attore Maurizio Merli.
Inoltre, bisogna aggiungere che l'auto fu per molti anni in dotazione alla Polizia e ai Carabinieri e anche molto amata dai malviventi che la usavano per le loro fughe.
La scelta ricadde su quest'auto perchè dotata di un'alta velocità, agilità e anche per un'ottima tenuta di strada: l'Alfa Romeo Giulia fu accompagnata dallo slogan "L'auto disegnata dal vento" proprio per la sua fluidità aerodinamica.
Nonostante sostituì in un certo senso la Giulietta, l'auto ebbe un notevole successo: basti pensare che in 15 anni furono prodotti circa 1 milione di esemplari, metà dei quali possedevano la carrozzeria berlina.
L'altro mezzo milione prodotto si divise tra le versioni Coupè e Spider: proprio queste versioni risultano oggi essere le più quotate e richieste dai collezionisti d'epoca proprio per il numero ridotto di esemplari.


Attraverso questo link è possibile rendersi conto di quanti veicoli di Alfa Romeo Giulia siano ancora in circolazione, con la possibilità di acquistarne un modello.
D'altronde, di questi tempi c'è un ritorno al passato e agli anni in cui tutto era possibile e magari la vita la si prendeva con più leggerezza e spensieratezza.

La nuova banconota da 10 euro

Lo scorso Maggio fu messa in circolazione la nuova 5 euro, la prima banconota a subire un restyling per migliorarne la sicurezza, cercando di arginare il problema della falsificazione.
Adesso è il turno delle altre: dal 23 settembre prossimo sarà messa in circolazione la nuova banconota da 10 euro.
La nuova banconota da 10 euro
Quali saranno le novità?
A prima vista, la nuova banconota appare molto simile a quella precedente, entrata in circolazione nel 2002: in effetti, è simile nello stile alla versione "vecchia", ma presenta nuovi piccoli accorgimenti.
Per esempio, come nella nuova 5 euro, sia nell'ologramma che nella filigrana è presente il ritratto di Europa, la figura della mitologia greca, madre di Minosse e regina di Creta, da cui prende il nome il nostro continente.
Un altro cambiamento sta nel colore delle cifre: all'apparenza è un verde smeraldo, ma se si muove la banconota, quella cifra assume il colore di blu scuro.
E' la solita tecnica che prevede di capire se la banconota che abbiamo tra le mani è un falso attraverso il tatto e la vista.
Dietro a questa nuova banconota c'è però tutta una serie di valori e ideali: come ha riferito Yves Mersch, componente del comitato esecutivo della Bce: 
"Dodici anni dopo l'emissione delle banconote e monete in euro è facile per noi darle per scontate e dimenticare quale progetto ambizioso, persino audace, sia stata l'introduzione dell'euro. La moneta unica ha aiutato a unire milioni di europei, in tutta la nostra diversità, e le banconote e monete sono un simbolo tangibile della nostra determinazione a sostenere l'Unione europea. Quando diciamo: 'L'euro. La nostra moneta' crediamo in quello che affermiamo".

venerdì 10 gennaio 2014

La fine della conversazione

Proprio in questa settimana nelle sale cinematografiche è uscito il film Disconnect, diretto da Henry Alex Rubin, che affronta proprio il tema dell'allontanamento dalla realtà per rifugiarsi in una realtà del tutto virtuale.
La società di oggi è appunto caratterizzata da una crisi generale della conversazione, imputabile ai social media e alla telematica a cui oggi affidiamo intere nostre relazioni interpersonali.
Passiamo tanto tempo a chattare sui social network o tramite i nostri smartphone e così tanto spesso ci troviamo di fronte a persone che non si parlano al ristorante, ma hanno il capo chino sul proprio smartphone, o genitori che con una mano spingono il passeggino e con l'altra scrivono un messaggio ad un amico virtuale.
Un effetto positivo c'è (se così si può dire) e sarebbe il fatto che oggi effettivamente parliamo molto più di prima, ma anzichè parlare con qualcuno, parliamo a qualcuno.
Ed è per questo che quella dei social e delle chat non è una vera e propria conversazione.
La conversazione tradizionale prevede, infatti, parti noiose, ricche di pause e interruzioni durante le quali però si ha il tempo di pensare e di reagire, consentendo così lo scambio di idee.
Sul web, invece, scompare la noia e le pause della conversazione: ci si scambia battute, si diventa esibizionisti e tutto è molto più veloce.
Come sempre, c'è l'eterno dibattito tra il vecchio e il nuovo, tra il passato e il futuro: ciò che importa, però, per un futuro migliore (almeno secondo gli psicologi) è il ritorno alla conversazione vera e propria, quella vis-a-vis in cui c'è intimità e interazione e si comprendono anche i gesti dell'altro. 
Solo in questo caso c'è un'effettiva conversazione, uno scambio di idee e un arricchimento personale.

giovedì 9 gennaio 2014

Le scatole per bottiglie disponibili su Semprepronte

In Italia c'è l'abitudine di regalare a un amico, un collega di lavoro o un parente una bottiglia di vino o di liquore per ringraziarlo di un favore o semplicemente per fargli un regalo che sicuramente risulterà gradito.
La difficoltà maggiore che si incontra nel regalare questo tipo di prodotti è nel confezionamento: le bottiglie sono molto fragili e delicate, soprattutto se dovete trasferirle da un posto ad un altro.
Per evitare così di rischiare di comprare una bottiglia di vino o di liquore o di olio di un certo valore e ritrovarsela poi rotta con tutto il suo contenuto riversato in macchina, ecco che arriva in aiuto Semprepronte, il mio e-commerce di riferimento per tutto ciò che riguarda l'imballaggio e il packaging.
Solo qualche giorno fa, in occasione delle feste natalizie, ho scelto di regalare ad un caro amico 6 bottiglie di vino Primitivo di Manduria, tipico delle mie parti e molto apprezzato a livello nazionale e internazionale.
Temevo che le bottiglie si rompessero nel trasporto e così su Semprepronte ho trovato le scatole per bottiglie
Ci sono vari modelli, a seconda di ciò che volete confezionare:
  • le cassette di legno: sono ideali per confezionare le bottiglie di vino e di olio. Sono disponibili in varie misure: ci sono da un posto per un regalo unico e speciale e quelle da 3, 4, 6 posti per un regalo più importante e completo. Le cassette di legno sono realizzate con materiali di prima scelta che contribuiscono a dare un maggior valore all'intero prodotto;
  • le scatole e i cofanetti per bottiglie: sono semplici e anche queste sono disponibili da 1, 2, 3, 4 e 6 posti. Ognuna di esse ha un particolare disegno, dall'elegante al divertente fino al formale, affinchè possiate scegliere la confezione giusta per ogni occasione;
  • le scatole per bottiglie con maniglia: disponibili per 1,2, 3, 4, 6 posti, permettono un trasporto più facile e sicuro grazie alla maniglia situata al di sopra della scatola.
Per conoscere tutti i modelli e le loro caratteristiche nello specifico ecco il link.
Semprepronte si rivolge sia alle aziende che ai privati, permettendo infatti di acquistare ciò che vi serve anche per piccoli ordini.
La consegna avviene entro le 24/48 ore in tutta Italia e oltre i 100 pezzi la consegna è gratis.

lunedì 6 gennaio 2014

Biblioterapia, curarsi con i libri

Nel corso dei secoli i libri sono stati amati e odiati: un tempo, nell'Ottocento, si leggevano con la famiglia attorno al focolare, oggi spesso la loro carta viene usata per accendere il fuoco nel camino; e ancora, ai tempi dell'Inquisizione i volumi inseriti nella lista nera venivano bruciati in piazza. 
Oggi il settore sta attraversando un periodo di crisi: si legge sempre meno e si vendono meno libri.
E così due ex studentesse dell'Università di Cambridge, Ella Berthound e Susan Elderkin, hanno deciso di trasformare il classico libro usato come passatempo o vettore di cultura in uno strumento medico-sanitario.
Hanno pubblicato un volume di 610 pagine dal titolo Curarsi con i libri, rimedi letterari per ogni malanno che, grazie al passaparola, è diventato un bestseller internazionale.
Le autrici e la copertina del libro
Il libro in questione non è un semplice manuale, ma un libro che parla di altri libri in un mosaico di collegamenti.
Ci sono al suo interno ben 39 liste dei 10 migliori libri per tutte le occasioni: per esempio, troverete i migliori 10 libri per gli adolescenti e per i 70enni, per far ridere o per curare la xenofobia, per curare l'ansia, il panico, le crisi di astinenza, il sonnambulismo, le emorroidi e addirittura la flatulenza.
Il libro apre così ad un nuovo modo di curare i diversi mali che colpiscono gli uomini di oggi: è stata chiamata biblioterapia e ha come scopo proprio quello di curare tramite la lettura.
Niente di nuovo, se si pensa che i libri hanno sempre avuto la capacità di curare l'anima e rasserenare lo spirito, far emergere riflessioni e nuovi punti di vista.
Provare non costa nulla: chissà che magari un libro possa davvero risolvere i nostri problemi.

sabato 4 gennaio 2014

Elettrodomestici: come e perchè riciclarli

L'elettrodomestico è uno dei regali più accreditati da fare alla mamma per Natale o per il suo compleanno; regalandolo, si è quasi certi che farà piacere perchè un elettrodomestico in più in casa fa sempre bene e anche se viene usato di rado, è buono tenerlo a portata di mano.
Eppure, dopo il desiderio e il piacere di averlo e usarlo, pare che gli Italiani abbiano difficoltà a rottamarlo.
Preferiscono tenerlo in cantina o in soffitta, magari pieno di polvere, pur di riciclarlo.
Molto spesso non si sa dove gettarlo perchè in Italia la raccolta differenziata è ancora un tabù, mentre negli altri Paesi il riciclo degli elettrodomestici è molto praticato e produce un grosso vantaggio per la società.
Ma quali sono gli elettrodomestici maggiormente dimenticati?
Partiamo col dire che in ogni famiglia ci sono in media 8 elettrodomestici, tra grandi e piccoli, che non si usano più.
Ecco la classifica con i valori in percentuale:
  1. i videoregistratori con il 43%
  2. le tv a tubo catodico con il 38%
  3. i condizionatori e le friggitrici con il 32%
  4. i macinacaffè con il 31%
  5. le asciugatrici con il 21%
  6. il tostapane con il 20%
  7. i boiler elettrici con il 16%
Il fatto di non riciclarli ci fa perdere una grossa occasione perchè ogni elettrodomestico è una miniera di materiali: per esempio, da un frigorifero si ottengono 28 chili di ferro, 6 chili di plastica e oltre 3 chili tra rame e alluminio.
Inoltre, con il riciclo si è registrato un consumo energetico pari al consumo annuale di una città con 60 mila abitanti.
Ma perchè gli Italiani non riciclano gli elettrodomestici?
Principalmente perchè sono disinteressati, nel senso che non si pongono il problema del riciclo; poi ci sono quelli che preferiscono averne uno in più, anche se vecchio, piuttosto che uno in meno, e infine quelli che non credono nel corretto smaltimento o che non sanno dove portarli.
Per questo è bene sapere che in Italia esistono quasi 3400 isole ecologiche che raccolgono questo tipo di rifiuti e che servono il 94% della popolazione.
Se volete liberarvi di un elettrodomestico, ora sapete a chi rivolgervi.

giovedì 2 gennaio 2014

Semprepronte, arrivano le scatole trasloco

Anno nuovo, vita nuova.
Non è solo un modo di dire, ma una verità: in tanti con l'arrivo del nuovo anno decidono di cambiare vita e magari anche casa.
Su Semprepronte, il mio sito e-commerce di riferimento per tutti i prodotti per l'imballaggio, ci sono tantissimi prodotti e per il trasloco in particolare l'azienda presenta le scatole trasloco.
Come sempre, l'azienda non si rivolge solo ai privati che solitamente effettuano piccoli ordini, ma anche alle aziende: le scatole trasloco possono per esempio risultare utili anche nel caso di cambio di sede o ufficio per i quali è necessario il trasloco di alcuni prodotti specifici.
Ricordo che mio padre ha utilizzato questa scatole trasloco quando la sua azienda ha cambiato sede: nelle scatole ci andò tutto quanto era necessario trasferire e a destinazione ogni cosa arrivò in perfetto stato.
Su Semprepronte sono disponibili dei veri e propri kit trasloco, di varie dimensioni:
  • Scatole per Trasloco - Kit Semprepronte Piccolo: esso comprende
    n. 10 pezzi scatole imballo americane Rif. 6 cm 40x30x30;
    n. 10 pezzi scatole imballo americane Rif. 9 cm 59x39x40;
    n. 1 rotolo di nastro adesivo da pacchi.
Kit Semprepronte piccolo
  • Scatole per Trasloco - Kit Semprepronte Medio: esso comprende
    n. 15 pezzi scatole imballo americane Rif. 6 cm. 40x30x30 h
    n. 15 pezzi scatole imballo americane Rif. 9 cm. 59x39x40 h;
    n. 1 distributore di nastro adesivo;
    n. 1 rotolo di Airball piccolo cm. h 50x7,5 metri;
    n. 2 rotoli di nastro adesivo da pacchi.
Kit Semprepronte Medio
  • Scatole per Trasloco - Kit Semprepronte Maxi: esso comprende
    n. 30 pezzi scatole imballo americane Rif. 6 cm. 40x30x30 h ;
    n. 30 pezzi scatole imballo americane Rif. 9 cm. 59x39x40 h;
    n. 2 pezzi Bauletto per capi appesi Rif. 56 cm. 56x56x105 h con supporto incluso;
    n. 1 distributore di nastro adesivo;
    n. 1 rotolo di Airball piccolo cm. h 50x7,5 metri;
    n. 4 rotoli di nastro adesivo da pacchi.
Kit Semprepronte Maxi
Come potete ben vedere, ogni kit presenta al suo interno non solo le scatole per imballare i vostri abiti, utensili, effetti personali, ma anche i rotoli di nastro adesivo per chiudere nel modo migliore i pacchi e nel caso dei kit medio e maxi anche il rotolo di Airball, l'ammortizzatore a bolle d'aria più economico e diffuso nel mondo, conosciuto anche come PluriBall.
Per conoscere i diversi tipi di scatole da trasloco visita il sito http://www.semprepronte.it/prodotti/kit-trasloco.aspx.
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