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In Malawi tantissime sono le donne che muoiono di Aids e, di conseguenza, tantissimi sono gli orfani, un milione all'incirca.
Su 13 milioni di persone, 1 milione e mezzo sono malate di Aids.
Una situazione difficile che viene resa meno grave grazie all'aiuto di volontari e orfanotrofi che ospitano bimbi e persino neonati.
Tra questi, c'è Project Malawi che con il suo contributo cerca di arginare la diffusione della malattia.
La prima cosa che salta all'occhio è la mancanza, in questo Paese, di strutture adeguate , come ospedali e ambulatori, che possano guarire o quantomeno occuparsi di questa gente malata.
Ma come mai questo virus è così diffuso in questo popolo?
In Malawi la cultura sessuale inizia molto presto: a 12 anni moltissime ragazzine hanno la prima mestruazione e da allora sono libere di scegliere di avere rapporti con qualsiasi uomo, senza usare precauzioni.
In molti villaggi del Paese, inoltre, c'è un'usanza antica che viene ancora praticata oggi: il marito sterile, per salvare il suo onore, cerca una iena.
Naturalmente, non è dell'animale che parliamo, ma di un uomo in grado di procreare: il marito paga la iena per entrare di notte nel letto della moglie e fecondarla.
Queste tradizioni e l'ignoranza dal punto di vista sessuale non fanno altro che favorire la diffusione rapida dell'Aids: tanti sono i casi di donne che si sono beccate il virus dalla iena contagiata e che, di conseguenza, l'hanno trasmessa ai loro figli.
E' proprio il caso di dire: l'ignoranza è la causa di tutti i mali.
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