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martedì 25 marzo 2014

Hong Kong, gli uomini vivono in gabbia

Solo qualche mese fa la cronaca ci riportò la morte di alcuni operai cinesi all'interno del capannone dove lavoravano e dove dormivano in loculi ricavati col cartongesso.
Quella notizia ci sconvolse per la sua drammaticità e in molti ci siamo chiesti come degli uomini possano scegliere di dormire in spazi così ristretti.
E' importante sapere che ad Hong Kong dormire in loculi, o peggio, in gabbie è la normalità.
Hong Kong rappresenta una regione amministrativa speciale della Repubblica popolare cinese che ospita 7 milioni di persone in un'area di poco più di 1000 km quadrati.
Per questo motivo gli affitti sono molto cari: un appartamento di una camera costa circa 1500 euro al mese e i lavoratori con un basso salario, gli anziani e le persone con gravi problemi non possono permettersi un posto del genere.
Ed è per questo che scelgono di vivere e dormire in delle vere e proprie gabbie, come degli animali.
Le gabbie hanno una lunghezza di 180 cm e una larghezza di 90 cm e sono disposte su tre livelli: il posto migliore è quello inferiore che risulta più ampio e permette di dormire sdraiati, altrimenti la soluzione è quella di dormire rannicchiati.
Il costo è molto più basso, intorno ai 140 euro all'anno e, per alcuni, la cifra si abbassa anche ai 90 euro annui.
I loculi sono sistemati in appartamenti all'interno di grandi condomini con muri fatiscenti e imbrattati: gli ambienti sono bui, sporchi, umidi, privi di cucina tant'è che il cibo più consumato è il takeaway.
Il fenomeno è in crescita: basti pensare che, nel 2007, 53 mila persone vivevano in queste gabbie, oggi sono circa 177 mila e molte gabbie sono illegali, per questo il numero esatto non è noto.
D'altronde, chi sceglie di vivere in gabbia afferma che è molto meglio lì che per strada come senzatetto.

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