Più e più volte si è parlato delle slot machines e dell'aumento vertiginoso dei suoi giocatori in Italia.
Oggi il gioco è diventato la terza impresa italiana e l'Italia è al terzo posto per volume di gioco, dopo il Giappone e il Regno Unito, ma risulta prima per spesa pro capite (1450€ a testa l'anno).
Basti pensare che lo Stato incassa 8 miliardi l'anno con una tassazione dell'8%.
In questo gioco che distrugge il cervello e che ci toglie i soldi e i risparmi dalle mani nel giro di pochi minuti, ci guadagnano tutti, tranne i giocatori stessi.
Nel servizio di ieri di Nadia Toffa, nel corso del programma de Le Iene, è stato rivelato come sia possibile vincere facile alle slot machines, un modo sconosciuto ai giocatori, ma ben noto e molto usato dai gestori.
Ogni gestore è in possesso di una chiave per aprire le slot machines a monete; una volta aperta basterà premere un piccolo bottoncino rosso ed ecco che sarà possibile verificare la contabilità della macchina, grazie ai dati forniti dal monopolio di Stato.
Poniamo che ogni ciclo di una slot valga 28000 euro, ovvero raggiunto un incasso di tale cifra riparte da zero.
La percentuale di vincita durante ogni ciclo è del 75%.
Questo vuol dire che ogni 28000 euro raccolti, la macchina deve restituire il 75% in vincita, pari a 21000 euro.
Cosa fanno i gestori?
Grazie ad un rapido calcolo, essi possono capire quanto ancora la macchina debba restituire in vincita: se la cifra si aggira intorno ai 600/700 euro, vuol dire che la slot è pronta per pagare.
Ma naturalmente a vincere questi soldi facili facili non sono mica le persone che ci buttano gli stipendi, le pensioni, i risparmi: a vincere sono solo ed esclusivamente i gestori delle slot che all'occasione spegneranno la macchina pronta per pagare e lasceranno accese quelle che non pagheranno mai.
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