lunedì 31 marzo 2014

Libri sulla Shoah, conosciamo le sorelle Rebecca e Sofia Domino

I libri sono una delle mie passioni perchè sono in grado di trascinarmi in mondi sconosciuti per farmi conoscere storie e personaggi interessanti e spesso problematici.
Dopo la mia visita ad Auschwitz che mi ha colpito profondamente, ho approfondito il tema della Shoah e ho trovato due libri che potrebbero interessarvi.
Prima però di vedere nel dettaglio le trame dei libri, cerchiamo di conoscere meglio le autrici.
Rebecca e Sofia Domino sono due sorelle, scrittrici emergenti, che hanno deciso di dedicarsi alla scrittura e di pubblicare due romanzi sul tema dell'Olocausto, pubblicati in ebook il 27 Gennaio 2014.
Rebecca Domino, autrice de La mia amica ebrea
pagine: 300
prezzo: 1,99€

Trama:
Amburgo, 1943. La vita di Josepha, quindici anni, trascorre fra le uscite con le amiche, le lezioni e i sogni, nonostante la Seconda Guerra Mondiale. Le cose cambiano quando suo padre decide di nascondere in soffitta una famiglia di ebrei. Fra loro c'è Rina, quindici anni, grandi e profondi occhi scuri.
Nella Germania nazista, giorno dopo giorno sboccia una delicata amicizia fra una ragazzina ariana, che è cresciuta con la propaganda di Hitler, e una ragazzina ebrea, che si sta nascondendo a quello che sembra essere il destino di tutta la sua gente.
Ma quando Josepha dovrà rinunciare improvvisamente alla sua casa e dovrà lottare per continuare a sperare e per cercare di proteggere Rina, l'unione fra le due ragazzine, in un Amburgo martoriata dalle bombe e dalla paura, continuerà a riempire i loro cuori di speranza.
Un romanzo che accende i riflettori su uno dei lati meno conosciuti dell'Olocausto, la voce degli "eroi silenziosi", uomini, donne e giovani che hanno aiutato gli ebrei in uno dei periodi più bui della Storia.

Sofia Domino, autrice de Quando dal cielo cadevano le stelle
pagine: 496
prezzo: 1.99€

Trama:
Lia ha tredici anni. È una ragazzina italiana piena di sogni e di allegria, con l’unica colpa di essere ebrea durante la Seconda Guerra Mondiale. Dallo scoppio delle leggi razziali la sua vita cambia, e con la sua famiglia è costretta a rifugiarsi in numerosi nascondigli, a sparire dal mondo. Da quel mondo di cui vuole fare disperatamente parte. Passano gli anni, conditi da giornate piene di vicende, di primi amori, di paure e di speranze, come quella più grande, la speranza che presto la guerra finirà. Ma nessuno ha preparato Lia alla rabbia dei nazisti. Il 16 ottobre 1943, la comunità ebraica del ghetto di Roma viene rastrellata dalla Gestapo e i nazisti le ricorderanno che una ragazzina ebrea non ha il diritto di sognare, di sperare, di amare. Di vivere. Lia sarà deportata ad Auschwitz con la sua famiglia, e da quel giorno avrà inizio il suo incubo. Terrore, lavoro, malattie, camere a gas, morti. E determinazione. Quella che Lia non vuole abbandonare. Quella determinazione che vorrà usare per gridare al mondo di non dimenticare. Quella determinazione che brillerà nei suoi occhi quando il freddo sarà troppo pungente, quando la fame sarà lancinante, quando la morte sarà troppo vicina e quando sarà deportata in altri campi di concentramento.
Quella determinazione che le farà amare la vita, e che le ricorderà che anche le ragazzine ebree hanno il diritto di sognare. Perché non esistano mai più le casacche a righe, perché nessuno sia più costretto a vivere in base a un numero tatuato su un braccio o in base a una stella cucita sulla veste.
Perché dal cielo non cadano più le stelle.

Una breve intervista

1.Quanti anni avete e dove vivete?

Rebecca e Sofia: Abbiamo ventinove anni e ventisei anni e viviamo in un paesino toscano.

2. Come è nata l'idea di scrivere un libro e perchè?

Rebecca: Sin da quando ero piccola ho sempre avuto la passione per la scrittura. Con il passare degli anni è stato naturale trasformare quella mia passione in qualcosa di più grande: non mi sono seduta a tavolino per decidere di scrivere un libro e pubblicarlo, è stata un’esigenza che ho dovuto soddisfare semplicemente perché scrivere mi piace troppo. Cerco di scrivere almeno un’ora ogni giorno, proprio perché mi fa sentire bene e seleziono accuratamente i romanzi che voglio pubblicare. Penso che scrivere sia anche un modo per parlare con la gente, far ricordare argomenti o persone cui si pensa raramente, e regalare emozioni.

Sofia: Scrivere è sempre stata la mia più grande passione. All’età di sette anni ho cominciato a scrivere e raccontare storie. Prima in un quaderno, e poi con il passare degli anni sul computer. Quest’anno ho deciso di fare il grande passo e di pubblicare un mio libro, sul tema della Shoah, e sto amando questa bellissima avventura.

3.Cosa facevate prima di dedicarvi alla scrittura?

Sofia: Come ho accennato prima, la scrittura è sempre stata la mia più grande passione, ma con rammarico ammetto che durante l’adolescenza lasciai questa passione per altri interessi... Per anni ho studiato danza, poi ho vissuto a Londra, dove ho svolto vari lavori.Adesso, di tanto in tanto, organizzo anche spettacoli.

Rebecca: Ho lavorato per un po’ come insegnante di danza, ho vissuto un anno a Londra, dove ho svolto diversi lavori e ora, oltre a scrivere, organizzo spettacoli in teatro.

4. Quali sono le difficoltà che avete riscontrato in questa avventura?

Rebecca: Non ho riscontrato alcuna difficoltà durante quest’avventura. Ho scelto di autopubblicarmi perché voglio gestire i miei romanzi in toto, non solo la parte riguardante la scelta della copertina, l’impaginazione ecc, ma sono ben contenta di occuparmi in prima persona anche della promozione. Sono una persona determinata, non mi arrendo di fronte a niente e sinceramente non ho mai pensato che avrei riscontrato delle difficoltà; naturalmente tutto varia da persona a persona: consiglio l’autopubblicazione solo a chi ha forza di volontà, velocità, capacità di marketing, di tessere e gestire relazioni interpersonali (a volte anche solamente online) e soprattutto a chi crede 100% nel proprio libro e in se stesso.

Sofia: Sono contenta di dire che non ho riscontrato nessuna difficoltà. Amo occuparmi di ogni lato di un romanzo (fare gli appunti, scrivere il testo, fare le varie fasi di editing e poi promuoverlo). Durante il periodo di promozione, inoltre, mi sono imbattuta in blogger e gestori di siti molto gentili e comprensivi, con un vivo interesse per la Shoah e con la voglia di aiutare gli autori emergenti, e il loro supporto è stato molto importante. È un’esperienza che rivivrei dall’inizio.

5. Chi sono i vostri idoli o a chi vi ispirate?

Sofia: Adoro leggere e a essere sincera non prediligo nessun scrittore, cerco di spaziare perché credo che da ogni libro – bello o brutto – si possa imparare qualcosa. Ammetto, però, che ho sempre trovato interessanti i libri di Bianca Pitzorno. La Pitzorno scrive solitamente di personaggi femminili forti e coraggiosi, ambientando i suoi romanzi in diverse epoche. Naturalmente, per scrivere “Quando dal cielo cadevano le stelle”, ho letto molti libri sulla Shoah e sul nazismo, e uno dei miei preferiti è “Il diario di Anna Frank”. Sono certa che, se Anna fosse ancora qui con noi, lei sarebbe stata la mia scrittrice preferita.

Rebecca: Onestamente non ho un idolo o uno scrittore in particolare cui m’ispiro; cerco di leggere diversi autori e diversi generi. Rispetto molto Jane Austen (nonostante fra le sue opere abbia apprezzato solo “Orgoglio e pregiudizio”) per il suo stile, la sua arguzia e ironia, per come sia riuscita a scrivere dei libri che sono diventati dei capolavori della letteratura (nonostante la vita fosse molto difficile per le donne a quei tempi) e per come i suoi libri siano uno spaccato della società di allora che non è poi molto diversa dalla nostra. Per il resto ci sono degli autori contemporanei che mi piacciono più di altri, ma nessuno da cui prendo ispirazione.

6. I contatti (siti, social e altro) per contattarvi.

Sofia:
Questo è il mio sito: http://sofiadominolibri.blogspot.com/ (con novità, recensioni, segnalazioni…)
La mia pagina Goodreads:

Rebecca:
Questo è il mio blog (dove potete trovare novità, recensioni, segnalazioni, press): http://rebeccadomino.blogspot.it
Questo è la mia pagina Facebook, dove potete stare connessi sulle novità e leggere anche altri post che non inserisco sul blog:
E questa è la mia pagina su Goodreads:

In bocca al lupo ragazze!!!

venerdì 28 marzo 2014

Le Millennials, come sono le trentenni di oggi?

Siamo ben consapevoli di come la società sia cambiata negli anni e soprattutto negli ultimi anni, quando intere generazioni hanno dovuto fare i conti con una situazione complicata, fatta di crisi, di rinunce e di decisioni importanti.
Ma se focalizzassimo la nostra attenzione sui giovani di oggi, ci vien da chiedere come sono le trentenni di oggi?
Partiamo col dire che le trentenni di oggi hanno un nome tutto loro: sono state chiamate Millennials, nate prima del Duemila, del nuovo millennio e per questo caratterizzate da aspetti particolari.
Ma come sono le trentenni di oggi?
E' necessario distinguere i vari campi per capire a fondo come son fatte:
La famiglia
Le Millennials sono cresciute molto spesso in famiglie sgretolate, hanno vissuto le separazioni e i divorzi dei loro genitori, si sono rese conto di quanto sia difficile crescere un figlio in un Paese come l'Italia che non offre aiuti e sostegno alle giovani coppie.
Ed è per questo che il 63% di loro afferma che non si sposerà nei prossimi 3 anni e il 64% afferma che non farà figli nei prossimi 3 anni.
Si può dire che non ci sia posto per la famiglia, nonostante abbiano l'età per mettere al fondo dei figli.
Ma quali sono allora le loro prerogative?

La professione
E' proprio il lavoro il perno centrale della loro esistenza, insieme anche alla realizzazione di se stesse e all'indipendenza.
Molte di loro sono disposte a trasferirsi in un'altra città italiana o all'estero pur di lavorare pur di costruire il proprio futuro e guadagnare.
Le Millennials non pensano al futuro, non lo pianificano, ma costruiscono il presente, rimanendo con i piedi per terra.

La religione e la politica
Il 61,2% di esse dichiara di essere cattolica, ma per il 91% la politica non ha importanza e non se ne occupano minimamente.
Sono però molto attente all'ambiente e molte si dedicano ad attività di volontariato.


La scelta di spostarsi per trovare un lavoro porta queste donne a non mettere le radici nel posto in cui si trovano e perciò continuano ad avere una situazione sentimentale precaria, rimandando di continuo la decisione di dar vita ad una famiglia e a dei figli fino a rinunciarci del tutto.
Per queste ragioni, la generazione delle trentenni di oggi viene anche chiamata la generazione della rinuncia, della precarietà e delle incognite sul futuro.
E' importante, perciò, che i governi sostengano queste donne in modo tale da cancellare la credenza diffusa che il lavoro, la realizzazione di se stessi e il sogno di diventare madri siano inconciliabili: in realtà, sono situazioni naturali che dobbiamo recuperare per dare un futuro al nostro Paese.

giovedì 27 marzo 2014

Il mistero del volo MH 370 della Malaysia Airlines

Sono le 1e21 di sabato 8 Marzo 2014 quando il volo MH 370 della Malaysia Airlines scompare nel nulla.
Da allora le autorità e le forze militari di molti Paesi del mondo stanno battendo la zona alla ricerca del velivolo che ospitava a bordo 239 passeggeri.
Il volo MH 370 è partito da Kuala Lumpur con destinazione Pechino, ma non è mai arrivato nella capitale cinese.
Solo dopo un'ora dal decollo il pilota, Zaharie Ahmad Shah, ha mandato un messaggio a terra dicendo: "Tutto bene. Buonanotte".Poi il nulla.
L'aereo è scomparso dai radar, come se fosse stato risucchiato da un buco nero.
In realtà, però, alcuni satelliti militari inglesi hanno rilevato dei piccoli segnali dall'aereo anche dopo l'ultimo segnale fino all'incirca le 8e11 dello stesso giorno, ora in cui l'aereo si sarebbe inabissato, a circa 2500 km da Perth, in Australia.
Secondo anche altri segnali ricevuti, pare che l'aereo sia arrivato alla città di Kota Bahru per poi virare ad ovest e tornare indietro. Aveva carburante per altre 7 ore, ma evidentemente non le è bastato per raggiungere la destinazione.
In queste ore sono stati avvistati più di 200 oggetti nell'Oceano Indiano che avvalorano la tesi dell'inabissamento del velivolo che ha portato il viceministro degli Esteri a comunicare con un freddo sms ai parenti delle vittime che "tutti coloro che viaggiavano sul velivolo MH 370 sono morti".
Una tragedia nella tragedia che tiene alta l'attenzione su come possa accadere nel 2014 che si perdano le tracce di un aereo in volo e soprattutto in molti si chiedono il perchè di questa tragedia: c'è chi parla di lite tra i piloti, chi di vendetta politica, chi ancora di terrorismo.
L'ultima ipotesi è principalmente scattata a causa dei due passeggeri con false identità: si trattava, invece, di due giovani iraniani che avevano rubato i passaporti e i biglietti di un italiano e un austriaco per emigrare in Europa.
Si spera di fare chiarezza, nei prossimi giorni, su questo terribile incidente che ha portato alla memoria la strage di Ustica e anche le vicende raccontate nella serie tv Lost.

martedì 25 marzo 2014

Hong Kong, gli uomini vivono in gabbia

Solo qualche mese fa la cronaca ci riportò la morte di alcuni operai cinesi all'interno del capannone dove lavoravano e dove dormivano in loculi ricavati col cartongesso.
Quella notizia ci sconvolse per la sua drammaticità e in molti ci siamo chiesti come degli uomini possano scegliere di dormire in spazi così ristretti.
E' importante sapere che ad Hong Kong dormire in loculi, o peggio, in gabbie è la normalità.
Hong Kong rappresenta una regione amministrativa speciale della Repubblica popolare cinese che ospita 7 milioni di persone in un'area di poco più di 1000 km quadrati.
Per questo motivo gli affitti sono molto cari: un appartamento di una camera costa circa 1500 euro al mese e i lavoratori con un basso salario, gli anziani e le persone con gravi problemi non possono permettersi un posto del genere.
Ed è per questo che scelgono di vivere e dormire in delle vere e proprie gabbie, come degli animali.
Le gabbie hanno una lunghezza di 180 cm e una larghezza di 90 cm e sono disposte su tre livelli: il posto migliore è quello inferiore che risulta più ampio e permette di dormire sdraiati, altrimenti la soluzione è quella di dormire rannicchiati.
Il costo è molto più basso, intorno ai 140 euro all'anno e, per alcuni, la cifra si abbassa anche ai 90 euro annui.
I loculi sono sistemati in appartamenti all'interno di grandi condomini con muri fatiscenti e imbrattati: gli ambienti sono bui, sporchi, umidi, privi di cucina tant'è che il cibo più consumato è il takeaway.
Il fenomeno è in crescita: basti pensare che, nel 2007, 53 mila persone vivevano in queste gabbie, oggi sono circa 177 mila e molte gabbie sono illegali, per questo il numero esatto non è noto.
D'altronde, chi sceglie di vivere in gabbia afferma che è molto meglio lì che per strada come senzatetto.

lunedì 24 marzo 2014

2048, cos'è e come si gioca al gioco del momento

Ricordate l'enorme successo ottenuto da giochi come Angry Birds, Candy Crush e Ruzzle?
Adesso dovrete aggiungere a questa lista di videogiochi tormentoni un altro nome, o meglio un numero: 2048.
Griglia del videogioco 2048
Si tratta di un videogioco numerico e matematico nel quale il giocatore dovrà raggiungere proprio il numero 2048 all'interno di una casella.
Il gioco è stato realizzato da Gabriele Cirulli, una giovane italiano di 19 anni che vive a Gorizia, appassionato di musica elettronica e che dopo il diploma informatico ha scelto di lavorare da casa e non proseguire gli studi universitari.
E' completamente gratuito ed open source, nel senso che chiunque può prenderlo, modificarlo e migliorarlo.
Per giocare cliccate su questo link http://gabrielecirulli.github.io/2048/.
Lo stesso Cirulli ha riferito di non voler guadagnarci qualcosa da questa idea, ma si affida solo alle donazioni degli utenti.
Nel giro di 12 giorni 2048 ha raggiunto già 7 milioni di giocatori, con 75 milioni di partite giocate in tutto il mondo e solo l'1% di partite vinte.
Questo dimostra quanto sia complicata la sua risoluzione: finora i più accaniti sono
  • gli americani con 4 milioni di partite
  • i cinesi con 3 milioni di partite
  • i brasiliani e i francesi con un milione di partite
  • i russi con 900 mila partite
  • noi Italiani siamo fermi a 140 mila partite, ma il numero sembra destinato a salire.
Griglia di partenza del videogioco 2048
La schermata di partenza si presenta come una griglia con 16 caselle e due numeri 2 di partenza.
Utilizzando semplicemente i tasti direzionali della vostra tastiera, dovrete far scivolare le caselle sulla griglia in modo tale da sommare i numeri simili: in questo modo si libererà una casella, ma ricordate che ad ogni mossa comparirà un nuovo numero.
La vittoria si avrà quando all'interno di una casella si raggiungerà il numero 2048; se invece riempirete la griglia di numeri, vedrete comparire la scritta Game Over.
Siete pronti a giocare?
Ecco il link per farlo http://gabrielecirulli.github.io/2048/ e buona fortuna!
Se volete potete scrivere sotto nei commenti il vostro record!
Il mio è 256.

sabato 22 marzo 2014

The Voice of Italy, suor Cristina conquista Whoopi Goldberg

Suor Cristina Scuccia
Nel corso della seconda puntata di The Voice of Italy c'è stata una vera e propria sorpresa per i coach del programma: sul palco del talent show è salita una suora, Suor Cristina Scuccia, che ha incantato non solo i coach, ma soprattutto il pubblico in studio e a casa.
La sua esibizione su Youtube ha ottenuto nel giro di pochi giorni quasi 11 milioni di visualizzazioni.
Suor Cristina si è esibita con il brano No One di Alicia Keys: ciò che ha colpito maggiormente è stata non solo la sua voce, ma anche la sua grinta e la sua sicurezza su un palco davanti a tanta gente.
E in effetti, non hanno esitato a premere il bottone i coach: il primo è stato J-Ax che si è anche molto emozionato, concedendosi qualche lacrima di gioia, e la concorrente ha apprezzato il suo atteggiamento, scegliendo proprio di entrare nel suo team.


Chi è Suor Cristina?
Suor Cristina Scuccia ha 25 anni, è siciliana ma vive a Milano ed è una suora Orsolina della Sacra Famiglia. Sin da piccola sogna di essere una cantante, nel 2008 le suore Orsoline organizzano un music-hall in cui si ritrova per caso. Non credente, ma in ribellione con la Chiesa trova poi l'Amore per eccellenza.
Le ultime notizie parlano anche di un'eliminazione ricevuta sia ad Amici che ad X-Factor, ma per fortuna con The Voice suor Cristina è riuscita a far sentire la sua voce e a donare il suo talento agli altri.
In molti hanno apprezzato il suo talento: tra i tanti Vip, come Claudia Koll e Franco Simone che l'hanno aiutata a migliorare il suo talento, c'è addirittura Whoopi Goldberg, protagonista nel film Sister Act in cui una cantante di Las Vegas trasformava radicalmente un coro di una Chiesa vicina al fallimento.
Il tweet di Whoopi Goldberg
L'attrice di colore ha scritto un tweet per suor Cristina in cui scrive: "For when you want a taste of sister act", ovvero "Quando volete un assaggio di Sister Act".

venerdì 21 marzo 2014

Il doodle per Ayrton Senna, a 54 anni dalla sua nascita

Dopo il doodle fiorito di primavera di ieri, oggi Google torna a rendere speciale la sua homepage dedicando il doodle di oggi ad un grande nome e campione della Formula Uno, Ayrton Senna.
Il doodle per Ayrton Senna
Oggi si celebra il 54esimo anniversario della nascita di Senna, nato proprio il 21 Marzo 1960 a San Paolo.
Ancora oggi Senna è considerato uno dei piloti più forti di Formula Uno, con numerose pole position e numerose vittorie, dietro a Schumacher e Prost.
Purtroppo però la sua vita si interruppe proprio sulla pista di Formula Uno: il 1° Maggio 1994, esattamente 20 anni fa, Ayrton Senna rimase vittima di un gravissimo incidente durante il Gran premio di San Marino alla curva del Tamburello.


In onore di questo campione, oggi Google ha realizzato un doodle straordinario nel quale viene raffigurato il volto del campione di profilo, la scritta Google è leggermente inclinata, quasi a simulare lo stile della Formula Uno e poi ci sono i colori giallo e verde, tipici del Brasile, la sua nazione d'origine.
Altri elementi che riconducono ad Ayrton Senna sono la classica bandiera a scacchi che viene sventolata alla fine del Gran Premio e la monoposto in piena velocità.

giovedì 20 marzo 2014

Un doodle fiorito per l'equinozio di primavera

Oggi, 20 Marzo, cade l'equinozio di primavera, a differenza di quanto ci hanno insegnato sin da bambini secondo cui la Primavera inizia ufficialmente il 21 Marzo.
In questa giornata, si dice che le ore di Sole siano esattamente uguali a quelle di buio, ma in realtà c'è una lieve differenza.
Ciò che, invece, è vero è che in questa data il Sole sorge esattamente a Est e tramonta esattamente a Ovest e a mezzogiorno si trova esattamente allo zenit.
E per ricordare questa giornata Google ci regala un doodle animato pieno di fiori e di vita, elementi tipici di questa stagione in cui tutto rinasce dopo le temperature fredde dell'inverno.
Il doodle di primavera
Come si vede nell'immagine, il classico logo di Google si trasforma, mantenendo sempre le lettere, ma trasformandole in girasoli, rami pieni di foglie e fiori e in un giardiniere che innaffia il suo capo, vedendo spuntare fiori e foglie colorate.
Un inno alla primavera, alla stagione in cui tutta la natura si risveglia dopo il lungo letargo invernale.

martedì 18 marzo 2014

Chi è Frida Kahlo

Il 2014 può essere considerato l'anno dell'arte: in diverse città del nostro Paese si svolgeranno diverse mostre di grandi nomi della pittura mondiale.
Dal 20 Marzo fino al 31 Agosto a Roma, alle Scuderie del Quirinale, si terrà la mostra dedicata a Frida Kahlo, la pittrice messicana facente parte della corrente del Surrealismo, ma dalla quale più volte lei stessa si è distaccata affermando:
"Pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni".
La sua vita è stata caratterizzata da drammi e problemi fisici: sin da piccola è affetta da spina bifida, con piede e gamba destra deformi e per questo i suoi amici le danno il soprannome di "gamba di legno".
Crescendo Frida acquista quella bellezza esotica che piace agli uomini, ma un altro dramma la colpisce fortemente: mentre è sull'autobus per tornare da scuola, rimane vittima di un incidente tra l'autobus su cui viaggiava e un tram. Oltre ad essere scaraventata contro un muro e ad essersi rotta la colonna vertebrale in 3 parti, Frida viene attraversata da un corrimano che le entra da un fianco e le esce dalla vagina.
Passò molto tempo a letto e fu in questo momento che nacque la sua arte, fatta soprattutto di autoritratti: grazie ad uno specchio montato sul soffitto e a tutto il necessario per dipingere, Frida comincia a rappresentare se stessa, nella maggior parte dei casi raffigura il suo corpo dilaniato dalle vicende tragiche della sua vita.
Ma successivamente, grazie forse all'amore per Diego Rivera, illustre pittore di quell'epoca, Frida comincia a rappresentare il suo popolo, il suo mondo, fatto di natura, colori, flora e fauna. Così nei suoi lavori compaiono i fiori, i pappagalli, la natura, i frutti esotici, le scene di vita quotidiana e i colori accesi del Messico.
Nonostante il successo delle sue opere, la sua vita privata fu sempre altalenante: più volte divorziò dal marito che la tradiva e anche quando provò ad avere un figlio, ebbe un aborto spontaneo perchè il suo corpo non era in grado di portare in grembo un bambino.


La sua vita finì nel 1954, a soli 47 anni, a causa di una polmonite bronchiale e prima di morire scrisse:
"Spero che l'uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai più".
A lei il cinema ha dedicato anche un film, Frida, in cui il ruolo di Frida Kahlo è interpretato dall'attrice messicana Salma Hayek.

lunedì 17 marzo 2014

Uomini e tradimento: ecco come riconoscere l'uomo giusto

Quando si inizia una storia d'amore, c'è sempre la paura che l'altro o l'altra possano tradirci.
Il tradimento è uno di quei comportamenti che meno accetteremmo se accadesse all'interno della nostra storia perchè pensare che il nostro partner sia stato con un'altra/o non ci dà pace.
Così uno psicologo inglese, Martyn Stewart, ha condotto una ricerca su 500 uomini per capire quante tipologie di uomo esistono e quali sono quelli più propensi al tradimento.
Partiamo col dire che tutti gli uomini potrebbero essere infedeli, ma non è detto che tutti lo saranno: ci sono quelli che riescono a resistere e quelli che, al contrario, si lasciano andare.
Certo è che nel corso della vita gli uomini cambiano e non accade per le capacità di una donna, ma dal tempo, dalle esperienze e dalla maturità.
E diverse sono anche le reazioni emotive al tradimento: c'è chi se ne frega, chi prova dispiacere, chi crede di aver fatto la cosa giusta.
Ma quanti tipi di uomini esistono?
Lo psicologo ha individuato ben 27 tipologie di uomini, suddivise in 5 categorie.
Ecco quali sono:
TRADITORI CERTI: rientra in questa categoria
  • il metrosessuale, colui che è altamente narcisista ed è troppo preso da sè;
  • il "prima faccio poi penso", colui che pensa di poter risolvere tutto con un mi dispiace;
  • il camaleonte, il maestro del travestimento.
PROBABILITA' ALTA:
  • l'opportunista, incapace di lasciarsi scappare la possibilità di un tradimento;
  • lo sprezzante, colui che disprezza e odia le donne;
  • il peter pan, colui che non ha voglia di diventare adulto;
  • è stato uno stupido errore;
  • il manipolatore, colui che sfrutta chi gli sta intorno.
PROBABILITA' MEDIA (50%):
  • il razionalizzatore, che ricorre sempre alla logica;
  • lo charmeur, egocentrico e che sa di piacere alle donne;
  • lo schiavo d'amore, ovvero l'inguaribile romantico;
  • il fronte e retro, ipercritico;
  • il moderno, desidera essere il modello di tutte le qualità dell'uomo;
  • il visionario, colui che vede al di là delle cose;
  • il permeabile, facilmente influenzabile;
  • un passo avanti, un pianificatore specializzato;
  • l'enigma, colui che non ha ancora capito chi sia.
PROBABILMENTE FEDELI:
  • l'estimatore, rispetto le donne e soprattutto sua madre;
  • il sicuro di sè, molto influente;
  • l'uomo di famiglia, colui che mette prima di tutto la famiglia;
  • lo zerbino, totalmente controllato dalle donne;
  • il pensatore, molto cerebrale e relega in secondo piano il tradimento;
  • il miglior amico;
  • il tormentato, soggetto a cambiamenti di umore;
  • la mente femminile, il più empatico e meno incline al tradimento.
FEDELI PER FORZA, MA...: 
  • mister prudenza, sta alla larga dai guai;
  • coscienza sporca, vive terrorizzato dai sensi di colpa.
E il vostro uomo a quale tipologia si avvicina?

sabato 15 marzo 2014

In Turchia si trova la Porta dell'Inferno

Viaggiare è così affascinante perchè ci porta a scoprire mondi lontani ricchi di segreti e di tradizioni a noi sconosciute.
Se andiamo in Turchia, terra in cui le leggende si uniscono alla realtà, troveremo una città portata alla luce solo per il 40% e che nasconde un ingresso speciale e sacro, la porta degli Inferi.
Nel Marzo 2013 un team di archeologi italiani, attratto dalle acque termali presenti nella zona circostante, hanno iniziato a scavare, seguendo anche alcuni passi di testi antichi che parlavano di questo luogo, e hanno rinvenuto la porta degli Inferi, anche chiamata Plutonium.
La città di Pamukkale
Ci troviamo nella città di Pamukkale, patrimonio dell'Unesco, che rappresenta la vecchia Hierapolis, la città sacra della Frigia fondata nel 190 a.C. e annessa a Roma nel 133 a.C.
In questa città sacra venivano svolti dei veri e propri rituali sacri: qui i sacerdoti bevevano l'acqua delle sorgenti per entrare in uno stato di trance; poi si spostavano verso il Botros, il pozzo sacro degli antichi, che si trova proprio in linea con la faglia del Meandro, e qui facevano le loro offerte agli dei degli Inferi.
Il castello di cotone
La città di Pamukkale si presenta come un vero e proprio castello di cotone che copre un'area di 2700 metri di lunghezza e 160 d'altezza: il riferimento al cotone è dovuto al fatto che le rocce e la pietra calcarea, formate dall'acqua calda che fuoriesce dal sottosuolo, hanno il colore delle piantagioni del cotone.
Ma ritornano al Plutonium: sulla porta c'è un'iscrizione che conferma la sua destinazione, ad Ade e Persefone. Lui è il dio degli Inferi, fratello di Zeus, lei è la più famosa Proserpina, rapita da Ade e trascinata negli Inferi, diventando la sposa di Ade.
Il plutonium, la porta degli Inferi
Accanto alla porta ci sono due animali simbolo del mondo dei morti: da un lato il serpente, simbolo del mondo sotterraneo, e il cane a 3 teste, Cerbero, le cui teste rappresentano la distruzione del passato, del presente e del futuro.
L'accesso alla porta degli Inferi era concesso solo ai sacerdoti, agli animali da sacrificare che morivano all'istante a causa dei gas mefitici e agli eunuchi di Cibele, antica dea della fertilità.
Oggi la porta è ancora murata, proprio per la sua pericolosità, ma il team di archeologi conta di aprirla nella primavera del prossimo anno, sperando di scoprire il mistero che si cela dietro quella porta così dannata.

mercoledì 12 marzo 2014

The Voice of Italy 2, si parte stasera con tante novità

Riparte questa sera The Voice of Italy, il talent show di Raidue dedicato alla musica e ai cantanti in modo particolare.
Quella che partirà questa sera è la seconda edizione: la prima registrò buoni ascolti e vide la vittoria di Elhaida Dani del team di Cocciante la quale però è un po' scomparsa.
L'edizione di quest'anno vede tante novità, non solo nel format, ma anche nei vocal coach.
I 4 vocal coach
I VOCAL COACH
Partiamo proprio da questi ultimi: rispetto all'anno scorso ad abbandonare il programma è stato proprio il maestro Riccardo Cocciante che ha ribadito la sua volontà di non ripetersi nelle esperienze vissute. Al suo posto è stato scelto il rapper J-Ax. Restano confermati Raffaella Carrà, Noemi e Piero Pelù.

IL FORMAT
Il programma prevede 14 puntate divise in 5 di Blind Audition, 2 di Battle, 2 di Knockout e 5 di Live Show.
Si parte con le Blind Audition: in questa fase i cantanti si esibiranno sul palco del talent show, mentre i vocal coach li ascolteranno di spalle e, se interessati, premeranno il pulsante per inserirlo nella propria squadra.
La fase successiva è quella della Battle in cui due cantanti si sfideranno sul ring con la stessa canzone e solo uno di loro andrà avanti; per chi perde c'è però una possibilità: se uno dei coach preme il pulsante Steal, "ruberà" il talento per inserirlo nella propria squadra.
La fase del Knockout è simile a quella precedente, ma stavolta i cantanti si sfideranno con due brani diversi: solo uno proseguirà il suo cammino.
La fase finale è quella del Live Show in cui i 20 cantanti si esibiranno dal vivo e in ogni puntata verrà eliminato un cantante per ogni squadra.

martedì 11 marzo 2014

Unloved, adotta un cane

Negli ultimi anni il numero di animali domestici, soprattutto di cani, è cresciuto notevolmente nelle famiglie italiane: sempre più persone, sia single che coppie che famiglie con bambini, scelgono di prendere un cane.
Alcuni li acquistano perchè cercano cani di razza, ma tante volte si spinge la gente ad adottare i meticci o randagi, non solo perchè più sfortunati e bisognosi di cure, ma anche perchè considerati più intelligenti.
E così arriva uno spot che spinge ad adottare un cane randagio facendo leva non sulle loro pessime condizioni di vita nei canili, ma sugli effetti positivi che la loro presenza produce sugli uomini.


Lo spot è stato realizzato da The Mayhew Animal Home, una delle organizzazioni a favore degli animali più attive a Londra.
Si raccontano tre storie: quella di un arbitro, minacciato da due calciatori, quello di una giovane donna promoter che cerca invano di attirare l'attenzione dei passanti per strada e quello di un buttafuori di una discoteca, minacciato da giovani che vorrebbero entrare e divertirsi.
Dopo intere giornate e situazioni difficili i tre protagonisti ritornano alle loro case e lì ad aspettarli ci sono i loro cani meticci, pronti a ricevere le coccole e le carezze e a donare il loro amore incondizionato.

domenica 9 marzo 2014

Corsi prematrimoniali brevi

Se anche voi siete sul punto di sposarvi in chiesa, sappiate che prima di fare il grande passo dovete assolutamente frequentare il corso prematrimoniale che, a dire dei membri della Chiesa, prepara a questo evento così importante.
Se decidete di frequentare il corso nella chiesa dove avete preso tutti i sacramenti o quella più vicina alla vostra abitazione, sappiate che vi aspetteranno almeno 10 incontri (quasi due mesi), completamente gratuiti, in cui insieme ad altre coppie parlerete con il parroco di argomenti più disparati che vanno dall'importanza del dialogo alla fede fino alla certezza di essere pronti ad affrontare una vita insieme, finchè morte non vi separi.
Alla fine del suddetto corso vi verrà rilasciato un certificato.
Alcuni dati sui matrimoni in Italia
Ma, proprio per la società di oggi sempre più veloce e sempre troppo impegnata, arrivano in alcune città italiane dei corsi veloci o formule sprint, come le si vuol chiamare: si tratta di corsi prematrimoniali veloci della durata di 3 giorni che includono vitto e alloggio, pranzo della domenica e, in alcuni casi, la visita dei dintorni. 
Naturalmente, la possibilità di avere tutto e subito vi costerà qualcosa e in questo caso è opportuno capire se volete spendere anche questi soldi, oltre a quelli che dovrete sostenere per pranzo, abito e bomboniere.

sabato 8 marzo 2014

Festa della Donna: l'omaggio di Google

Come ogni anno, anche per quest'anno Google si diverte a creare un doodle speciale per celebrare la Giornata Internazionale della Donna.
Lo fa con un doodle che si presenta a prima vista in movimento: al centro la scritta Google, con i suoi classici colori, e sotto tanti simboli della donna.
Cliccando sul tasto Play che sostituisce la seconda 0, parte un filmato in cui protagoniste sono le donne di tutto il mondo: dall'Africa all'Asia, dall'Australia all'America, passando anche per l'Europa.
Piccole e grandi, giovani e meno giovani, tutte pronunciano nella loro lingua Buona Giornata Internazionale della Donna.
Tra le tante donne presenti, c'è Malala, giovane attivista pakistana candidata al premio Nobel per la Pace, Mary ‘magnifica’ Kom, la campionessa indiana di boxe, la cantante e attrice di Bollywood Asha Bhosle e Dora l’esploratrice, protagonista di una famosa serie tv per bambini.
Per l'Italia ci sono invece due giovani operatrici del 118 che lavorano sulle ambulanze.
Si spera che la donna non venga ricordata e apprezzata solo in questa giornata, ma ogni giorno della vita.

mercoledì 5 marzo 2014

Il doodle per Tiepolo celebra la vera grande bellezza

Dopo la prima tv di Mediaset de La grande bellezza, recentemente premiata con l'Oscar per il miglior film straniero, oggi Google ci regala un'altra vera grande bellezza, questa volta del mondo dell'arte: in occasione del 318esimo anniversario della nascita di Giambattista Tiepolo, Google ci regala un doodle artistico.
Il doodle dedicato a Giambattista Tiepolo
Il doodle si presenta con le stesse caratteristiche dell'operare di Tiepolo che arricchì la Repubblica di Venezia con le sue opere e divenne uno dei pittori più famosi del Settecento.
Guardandolo bene, è un affresco che prende spunto da una delle sue opere più importanti, Apollo e i quattro continenti, un immenso dipinto situato nella residenza di Würzburg, in Baviera.
Lo si può considerare un omaggio alla bellezza artistica dell'Italia, quell'Italia dei secoli precedenti ricca di scienziati, pittori, letterati e meta di tutti gli altri studiosi europei che vedevano nell'Italia una tappa fondamentale per il loro percorso artistico.

lunedì 3 marzo 2014

Oscar 2014, tutti i vincitori

Si è conclusa da qualche ora l'86esima edizione degli Academy Awards, meglio conosciuti come premi Oscar.
C'era tanta attesa e attenzione da parte di noi Italiani in quanto nella cinquina del miglior film straniero c'era l'ultimo film di Paolo Sorrentino, La grande bellezza.
Partiamo subito col dire che le aspettative non hanno deluso: La grande bellezza ha vinto il suo Oscar, riportandolo in Italia dopo 15 anni quando a vincerlo fu Roberto Benigni con La vita è bella.
Pare proprio che la bellezza porti bene ai film italiani.


Per quanto riguarda gli altri premi, a trionfare sono stati Gravity, il film spaziale con Sandra Bullock e George Clooney, e 12 anni schiavo, il film che narra la storia di un uomo di colore che da violinista affermato finisce per diventare schiavo e restare in quella condizione per 12 anni.
Delusione invece per American Hustle e The Wolf of Wall Street che avevano ottenuto rispettivamente 10 e 5 nomination.
Ecco nel dettaglio tutti i premi:
  • Miglior Film: 12 anni schiavo
  • Miglior Attore: Matthew McConaughey - Dallas Buyer’s Club
  • Miglior Attrice: Cate Blanchett - Blue Jasmine
  • Miglior Attore non Protagonista: Jared Leto Dallas - Buyer’s Club
  • Miglior Attrice non Protagonista: Lupita Nyong’o - 12 anni schiavo
  • Miglior Regista: Alfonso Cuarón - Gravity
  • Migliore Sceneggiatura: Spike Jonze - Her
  • Migliore Sceneggiatura non originale: John Ridley - 12 anni schiavo
  • Migliore Canzone Originale: Let It Go - Frozen (di Robert Lopez e Kristen Anderson-Lopez)
  • Migliore Colonna Sonora: Steven Price - Gravity
  • Migliori Scenografie: Catherine Martin, Beverley Dunn - The Great Gatsby
  • Miglior Montaggio: Alfonso Cuarón, Mark Sanger - Gravity
  • Migliore Fotografia: Emmanuel Lubezki - Gravity
  • Miglior Montaggio Sonoro: Glen Freemantle - Gravity
  • Miglior Sonoro: Skip Lievsay, Niv Adiri, Christopher Benstead, Chris Munro - Gravity
  • Miglior Film Straniero: La grande bellezza
  • Miglior Documentario: 20 Feet From Stardom
  • Miglior Corto Documentario: The Lady in Number 6: Music Saved My Life
  • Miglior Cortometraggio: Helium
  • Migliori Effetti Speciali: Tim Webber, Chris Lawrence, Dave Shirk, Neil Corbould - Gravity
  • Miglior Film d’Animazione: Frozen
  • Miglior Corto d’Animazione: Mr. Hublot
  • Miglior Trucco e Parrucco: Dallas Buyers Club
  • Migliori Costumi: Catherine Martin - The Great Gatsby
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