sabato 31 dicembre 2011

Don Verzè è morto: giustizia divina?

Ero intenta a fare delle ricerche quando il tg della mattina ha comunicato la notizia della morte di Don Verzè, il fondatore dell'ospedale San Raffaele di Milano.
Negli ultimi tempi era stato implicato nelle indagini sulle ipotesi di bancarotta fraudolenta, false fatturazioni e altri reati.
Infatti, l'ospedale si è ritrovato senza denaro, incapace di pagare i suoi dipendenti e i suoi creditori.
E come mai?
Si è scoperto che a Salvador de Bahia è stato costruito un ospedale: in teoria aperto a tutti, ma in pratica aperto solo ai più ricchi.
E ci sono state altre sorprese: don Verzè aveva una grande villa con piscina, dove si svolgevano anche feste con donne, e un aereo privato.
Forse sono finiti lì tutti i soldi?
C'è da dire che questo scandalo ha causato il suicidio del suo braccio destro, Mario Cal.
Adesso anche lo stesso prete manager se ne è andato a 91 anni per un arresto cardiaco: è stato trovato morto nel suo appartamento all'interno del complesso del San Raffaele.
Come vogliamo chiamarla: giustizia divina va bene?

Principesse Disney: Jasmine

Oggi su Raidue alle 13e50 andrà in onda il quarto cartone Disney dedicato alle principesse Disney, Aladdin.
Dopo il grande successo in prima serata de La sirenetta, Mulan e Pocahontas, adesso è il turno di Aladdin.
Per chi non lo avesse mai visto, è la storia di un ladro, Aladdin, e di una giovane e bellissima principessa, Jasmine, che sogna l'amore vero.
L'elemento importante del cartone è la lampada magica e il genio che è contenuto in essa.
Come in ogni favola, anche qui troviamo l'antagonista, Jafar che metterà in difficoltà i due giovani innamorati.
La bellezza di questo film d'animazione sta nelle canzoni e nell'atmosfera da sogno che viene ricreata: tanti sono gli elementi magici, dalla lampada al genio, dai desideri al tappeto volante.
Una storia che ci fa immergere solo per poche ore nel mondo arabo e dei sultani, tra principi e principesse.
Non posso non ricordare la scena in cui Aladdin e Jasmine volano sul tappeto volante:


La canzone è intitolata "Il mondo è mio": una scena magica dove i due volano via dalla Terra e si immergono nel cielo, a toccare le stelle e a sognare.
Non mi resta che consigliarvi di vederlo oggi pomeriggio, per sognare ancora un altro po'!
Buona visione!

venerdì 30 dicembre 2011

Intimo rosso per Capodanno

Un'attesa di 40 ore circa ci separa dal nuovo anno, il 2012, e voi avete acquistato tutto il necessario per accoglierlo nel modo migliore?
Non parlo di cibi, bevande e tutto ciò che è commestibile (io personalmente non ne posso più di questi lunghi pranzi e lunghe cene), ma parlo dell'intimo.
La tradizione vuole che l'ultimo dell'anno tutti, uomini e donne, indossino almeno un qualcosa di rosso sotto i vestiti (diciamo che va bene anche un trucco con un pizzico di rosso).
Sono pochi gli uomini che rispettano questa tradizione: noi donne, invece, ci facciamo prendere e ogni anno acquistiamo un nuovo capo sul rosso o bordeaux.
Solitamente puntiamo su qualcosa davvero molto carino per far cadere tra le nostre braccia il nostro moroso, ma diciamo che va bene tutto, purchè sia rosso.
Ma quando nasce questa tradizione?
Bisogna ritornare indietro di un bel po' di anni, ai tempi di Ottaviano Augusto quando per il Capodanno romano donne e uomini indossavano qualcosa di rosso
Ma perchè proprio il rosso?
Il rosso è un colore simbolo del fuoco, dell'energia, dell'amore, del successo, della forza e della fertilità.
Quale colore migliore per scacciare l'anno passato e iniziare con entusiasmo e allegria quello nuovo?
Buon anno a tutti!

giovedì 29 dicembre 2011

Emotivi anonimi: per non lasciarsi sopraffare dalle emozioni

Una bellissima canzone di Lucio Battisti diceva "... tu chiamale se vuoi emozioni...".
Ma non sempre è così facile dare un nome a ciò che sentiamo dentro: spesso confondiamo la gelosia con l'invidia, la rabbia col dolore, l'amore con l'affetto.
Le emozioni sono l'essenza dell'uomo: senza di esse si muore o si impazzisce.
C'è, però, chi è eccessivamente emotivo, iperemotivo ed ha molte difficoltà a gestire le proprie emozioni, non riuscendo così a vivere con serenità la propria vita.
Quante volte vi sarà capitato di riscontrare questo problema in voi stessi o negli altri?
Episodi come stringere una mano esageratamente sudata o arrossire in volto davanti a un complimento o a un semplice sguardo o la difficoltà di esprimere il proprio pensiero perchè le parole sembrano impazzire in testa?
Questo problema è stato ultimamente affrontato in una pellicola cinematografica francese, Emotivi anonimi: il film racconta la storia di una giovane cioccolataia, Angelique, che frequenta proprio un gruppo simile a quello degli Alcolisti anonimi proprio perchè non riesce a sostenere una conversazione con gli altri o ritiene troppo disturbante (tant'è che sviene) essere ammirata.
Un giorno incontra Jean-Renè, proprietario di una fabbrica di cioccolato, con problemi di iperemotività: lui è spaventato dal suono del telefono, dalle donne tant'è che non riesce nemmeno a toccarle o a invitarle a cena senza portarsi dietro la valigetta con 3/4 camicie come cambio.
Ma grazie alla passione per il cioccolato i due riusciranno a superare tutti questi problemi e a vivere a pieno il loro amore.
E' bene essere emotivi e sensibili per conoscere a fondo se stessi e gli altri, ma, come in ogni cosa, il troppo stroppia.

martedì 27 dicembre 2011

Principesse Disney: Mulan e Pocahontas

Dopo l'enorme successo di ieri de La Sirenetta, che ha tenuto sintonizzati su Raiuno 4 milioni e mezzo di telespettatori, oggi si replica.
Questa sera sarà il turno di altre due bellissime principesse, dai tratti somatici diversi dalle classiche principesse della Disney.
Su Raitre alle 21 andrà in onda Mulan e a seguire ci sarà Pocahontas.
Mulan è la storia di una giovane cinese che, per proteggere il padre da una morte certa in guerra, si traveste da uomo e viene arruolata nell'esercito.
Un cartone ispirato a un'antica fiaba cinese e che ci fa entrare nelle tradizioni e nelle usanze del popolo cinese.
Un cartone diverso da tutti gli altri perchè Mulan non è tanto una principessa, ma una donna forte e determinata che con la sua intelligenza riuscirà a farsi strada.
Bellissima è la scena in cui la giovane protagonista canta Riflesso per sottolineare il suo desiderio di essere diversa da come gli altri vorrebbero.

Pocahontas, invece, è ambientato nel Nuovo Mondo e racconta proprio la storia d'amore che nascerà tra un colonizzatore, John Smith, e una nativa americana.
Una storia d'amore travagliata perchè la giovane Pocahontas era stata promessa in sposa ad un giovane della tribù, ma il suo cuore le dice un'altra cosa, il suo cuore la porterà ad innamorarsi di John.
E così sarà un confronto tra due popoli diversi con diverse tradizioni.
Il destino di Pocahontas della Disney sarà quello di restare nella sua terra natale, anche se, nella realtà, Pocahontas si trasferì a Londra con il suo amato.
Anche di questo cartone animato, tante sono le scene belle perchè la protagonista è in continuo contatto con la natura e cerca risposte in essa. 
Indimenticabile il brano Dopo il fiume cosa c'è.

Non ci resta che continuare a sognare questa sera con queste due bellissime principesse Disney.
Buona visione!

lunedì 26 dicembre 2011

Taranto: pubblicità con lato B femminile distrae gli automobilisti

E' ormai chiaro quanto sia appassionata di spot pubblicitari e tutto ciò che concerne il marketing.
Stavolta, però, l'ispirazione per un post mi viene offerta da un cartellone pubblicitario sito nella mia città, Taranto.
Il cartellone in questione avrà fatto sicuramente la felicità degli uomini che ogni giorno ci passano davanti, ma io l'ho osservato con gli occhi di una donna.
La pubblicità è di un centro medico estetico che si occupa di botulino, cellulite, estetica, dermatologia e tanto altro.
Il messaggio centrale è "Realizza il tuo sogno" e accanto un perfetto lato B di donna.
La questione è: perchè si continua ad usare il corpo femminile per dimostrazioni del genere?
Perchè per fare pubblicità si punta sempre sul nudo?
Perchè c'è questa ossessione della bellezza e della perfezione?
Chi ha questo sogno e, soprattutto, chi di questi tempi spenderebbe ciò che ha per avere un bel panorama anche da dietro?
A me questa pubblicità non piace.
E aggiungo che è stata messa in un incrocio molto pericoloso, dove spesso avvengono incidenti.
Questo manifesto non farà altro che aumentare la distrazione dei conducenti.

Principesse Disney: la Sirenetta

Questa sera Raiuno manderà in onda il primo cartone Disney dedicato alle principesse Disney dal Mondo.
Il primo cartoon ad andare in onda è La Sirenetta: la protagonista assoluta è Ariel, una sirenetta con una voce ammaliante e con il desiderio di vivere sulla Terra.
La giovane si innamorerà di un giovane marinaio visto su di una nave, un giorno per caso, e allora, pur di raggiungerlo, stringerà un patto diabolico con la perfida strega del mare, Ursula: in cambio della sua voce, Ariel otterrà un bel paio di gambe.
Una storia bellissima, ambientata negli abissi, tra creature marine e coralli; una storia che per la prima volta ci fa vedere la Terra dal mare, da chi vive in fondo al mare.
Forse la fiaba che più ho amato nella mia infanzia e di cui conosco tutte le canzoni: un po' rispecchia il mio essere solare, sorridente, determinata e disposta a perder tutto per amore.
La Sirenetta apre la programmazione della Rai dedicata alle più belle principesse della Disney: domani su Raitre sarà il turno di Mulan e Pocahontas, due principesse con tratti somatici differenti dalle altre principesse: una è cinese, l'altra è un'Indiana d'America.
Il 31 Dicembre alle 13e30 circa Raidue manderà in onda Aladdin, altra favola orientale con la bellissima Jasmine.
La programmazione si concluderà lunedì 2 Gennaio alle 21e10 su Raiuno con la romanticissima favola de La Bella e la Bestia.
Non ci resta che sognare con queste bellissime fiabe per tutti, per grandi e piccoli!

venerdì 23 dicembre 2011

Google ci augura Buon Natale

Mancano poco più di 24 ore al Natale e Google si trasforma e ci augura un buon Natale con un doodle musicale.
Chi ha visitato la home page di Google avrà notato che il solito logo si è trasformato ed è così che appare

In apparenza sembra che niente sia cambiato, invece no.
Sotto ogni lettera che compongono la parola Google c' è un pulsantino dello stesso colore, ognuno dei quali si illumina e, se cliccate sopra, rilascia una nota.
Dopo aver cliccato su ognuno di essi, vedrete che le lettere si trasformeranno: la G in un fiocco di neve, la O in Babbo Natale, la O gialla in una campanella, la G in un pupazzo di neve, la L in una candela e la E in un pacco regalo.
Tutti simboli tipici del periodo natalizio.
Ma non è tutto.
Con questa trasformazione, lo sfondo diverrà nero e partirà la musichetta di Jingle Bells, e le stelline e le luci in alto si illumineranno di volta in volta.
Un augurio speciale da parte di Google che ogni volta riesce a stupirci con le sue idee particolari.

La storia sporca di New York

Solo qualche giorno fa vi ho parlato della storia sporca di Parigi: una storia fatta di sporcizia, sangue, malattie e cumuli di corpi gettati per strada.
Un'altra storia sporca è quella di New York.
La metropoli americana è la meta più desiderata da tutti, con i suoi grattacieli, le sue luci scintillanti e le strade larghissime.
Quella città in cui, come cantava Alicia Keys " there's nothing you can't do", dove tutto è possibile, non è stata sempre così.
Nel XIX secolo New York era solo l'estremità sud di Manhattan ed era lì che tutti gli immigrati, soprattutto Irlandesi e Italiani, arrivavano per sfuggire alla povertà, alla guerra e alle persecuzioni religiose.
Erano così tanti che la popolazione cresceva in modo esponenziale e veniva sistemata in un quartiere malfamato tra l'odierna Chinatown e Little Italy, un quartiere di case popolari sporche e con affitti altissimi, con le strade piene di rifiuti, escrementi animali e fango.
Col passare del tempo le abitazioni divennero sempre più sovraffollate: all'interno dello stesso appartamento vivevano 12 persone, senza bagni e ben presto le case si trasformarono in luoghi di lavoro.
Questo fu il terreno fertile per lo sviluppo e la diffusione di molte epidemie come il colera e il tifo.
La cosa più disgustosa è che in questo periodo di malattie ci fu chi vendette animali ammalati: molti macellai usarono la carne dei maiali putrefatti per fare le salsicce.
Per nascondere l'odore malsano e uccidere i batteri e i funghi veniva usato il borace, mentre per dare il colore rosso alla carne si aggiungeva il colore naturale per vestiti e stoffe.
Tutto altamente nocivo.
Solo grazie ad un fotografo, Jacob Riis, la situazione cambiò: Riis riuscì ad attirare l'attenzione del pubblico e dei potenti con le sue fotografie (raccolte nel libro Come vive l'altra metà) dei sobborghi di New York, dando così un volto umano alla miseria.
Da quel momento in poi, la città di New York conobbe un'invenzione dopo l'altra: dalla lampadina elettrica di Edison alla corrente alternata di Tesla, dalle auto elettriche della Detroit Electric al modello T di Ford.
Tutto questo e molto altro ha portato alla nascita di una grande metropoli che oggi incanta tutti con le sue luci e la sua atmosfera.

mercoledì 21 dicembre 2011

Amsterdam: i coffee shop diventano club privati

Tanti sono coloro che festeggiano l'ultimo dell'anno in un'altra città.
E le idee di viaggi sono tantissime.
Se anche voi volete partire, oltre alle solite mete, c'è quest'anno una destinazione particolare che prevede di registrare il 15% in più di visitatori: sto parlando di Amsterdam.
E sapete perchè?
Perchè allo scoccare della mezzanotte del 31 Dicembre 2011 entrerà in vigore una nuova legge che vieterà a qualsiasi turista di entrare in un coffee shop per provare l'effetto delle sostanze stupefacenti liberamente vendute in tutto il Paese.
Infatti, il 23% dei turisti che visitano ogni anno Amsterdam lo fanno solo per visitare uno dei 220 coffee shop presenti nella città olandese.
Dal 1° Gennaio 2012 , però, le cose cambieranno: infatti, tutti i coffee shop diventeranno club privati e per entrare bisognerà essere muniti di una tessera che riceverà solo chi dimostra di vivere legalmente in Olanda.
Insomma, tutti i turisti potranno dire addio a tutta la libertà che finora ha concesso questo Paese.
E naturalmente si teme che, con questa nuova legge, il numero dei turisti calerà fortemente: già Maastricht ha preso quest'iniziativa e ha perso il 16% dei suoi turisti.
Come andrà a finire?
A mio parere, non può che essere un bene, anche se chi cerca lo sballo riesce a trovarlo dovunque.

N.B: ulteriori modifiche arrivano da diversi siti: pare che il tutto sia stato posticipato al 2013.

lunedì 19 dicembre 2011

Trucco per Capodanno 2011/2012

Dopo la semplice e carina acconciatura di Capodanno, Clio Zammateo finalmente pubblica il video del trucco per Capodanno 2011/2012.
Vi ricordo che l'anno scorso il trucco proposto da Clio era ispirato ad una cyber girl, con tanto di Swarovski e tonalità sul grigio e l'argento.
Quest'anno è molto più semplice e anche più colorato e sempre un pochino aggressive, caratteristica tipica dei trucchi realizzati dalla giovane bellunese.
Il trucco è banale: basterà usare 3 colori, uno chiaro, uno intermedio e uno scuro della stessa gamma.
Nel video che troverete sotto, Clio utilizza il lilla, il viola e un viola più scuro, distribuendoli sui tre livelli delle palpebre e sfumandoli alla fine.
Nella parte inferiore dell'occhio, invece, è d'obbligo la matita nera, interna ed esterna, ed un ombretto opaco nero da sfumare.
Concludete il tutto con il mascara e un lipgloss neutro.

Buon Natale e Buon Anno a tutti!



La Littizzetto legge la letterina a Babbo Natale

Per l'ultima puntata di Che tempo che fa prima di Natale, Luciana Littizzetto ha letto la sua letterina a Babbo Natale.
La comica torinese si rivolge a lui soprannominandolo "colui che vive in un Paese lontano, tra muschi, licheni e capanne dove Filippa Lagerback mastica le chewing gum".
Gli chiede di essere paziente perchè anche lui, come molti Italiani, andrà più tardi in pensione e che, per questo, non deve lamentarsi, altrimenti la Fornero scoppia a piangere.
Inoltre, gli consiglia di non scendere giù dal camino quest'anno perchè ci troverà la bella suppostona di Monti.
E così Lucianina procede la sua lettura, tra richieste e consigli: per quanto riguarda le prime, chiede un paio di labbra nuove per la Santanchè che le ha consumate a furia di... parlare, un paio di paraorecchie per il ministro Giarda, chiede il fidanzato di Tiziano Ferro che sembra sia davvero dotato, viste le canzoni struggenti del cantante italiano.
Per quanto riguarda i consigli, invece, la comica torinese dice a Babbo Natale che può prendersi la Gelmini la quale costruirà un tunnel per raggiungerlo, può prendersi persino Berlusconi, un usato sicuro, e, infine, anche Pippa Middleton che non serve a nulla, ma se la mette come ultima renna, quando viaggia almeno vede un bel lato B.
Unica Luciana!
Per il resto vi consiglio di vedere il video.

domenica 18 dicembre 2011

Le parole più ricercate su Google nel 2011

Mancano davvero pochi giorni alla fine di questo 2011 (anno dispari e quindi da me poco amato) e iniziano ad essere pubblicate le classifiche più strambe che ci fanno rivivere un po' quelli che sono stati i momenti più importanti di questo anno di passaggio.
E così anche Google pubblica, attraverso la sua ricerca Google Zeitgest, quelle che sono le parole, i personaggi, le ricette più ricercate e cliccate.
A noi interessa sapere cosa gli Italiani abbiano cercato in prevalenza, in questo anno, sul motore di ricerca più famoso del pianeta:
  • le parole emergenti nel 2011, ovvero quelle che hanno registrato un boom di crescita rispetto al 2010: Simoncelli, Danza Kuduro iPhone 5, Groupon e Referendum;
  • le parole più ricercate in assoluto: Lol, Tamarro, Nemesi, Blog e Default;
  • ho sognato... : donne incinte, perdersi, scarafaggi, incidente stradale e serpenti;
  • ho paura di... : sbagliare, vivere, amare, morire e guidare;
  • come fare... : uno screenshot, soldi, backup, braccialetti e addominali;
  • cibi e ricette più ricercate: cheesecake, pasta di zucchero, risotto con asparagi, macarons e cupcakes;
  • news più ricercate: Melania Rea, Lamberto Sposini, Grande Fratello, Salvatore Parolisi e Facebook;
  • musica più ricercata: Benvenuto, Arriverà, Danza Kuduro, Tranne te e Someone like you;
  • film più ricercati: Fast & Furious 5, Il grinta, Final Destination 5, Transformers 3, Dylan Dog.

sabato 17 dicembre 2011

La storia sporca di Parigi

Premetto che non sono una grande appassionata di storia e anche a scuola, se potevo, evitavo di studiarla.
Ma l'altra sera, per caso, ho sintonizzato il mio televisore sul canale History di Sky e ho assistito ad un programma davvero unico e favoloso.
Il titolo è La storia sporca di... ed è condotto da Dan Snow.
Sono previste 3 puntate per 3 grandi città del mondo: Parigi, New York e Londra.
La prima che ho visto è stata quella dedicata a Parigi.
Proprio l'altra sera ho ammirato la bellezza della capitale francese attraverso il film di Allen, Midnight in Paris.
Parigi è la città dell'amour, una città affascinante, bella e sofisticata, ma non è stata sempre così.
Dan Snow ricostruisce tutti i passaggi che hanno portato Parigi a divenire quello che è oggi, passaggi non così piacevoli e puliti.
Infatti, nel XVIII secolo, Parigi era un groviglio di strade strette, affollate e puzzolenti, tali da farla considerare come la città più sporca d'Europa.
Dovunque c'era un odore disgustoso per via delle numerose concerie che utilizzavano la calce e gli escrementi e le urine di cani e uccelli per rendere le pelli molto lisce e che riversavano tutti i rifiuti della lavorazione nella Senna la quale era considerata una vera e propria fogna: pare che contenesse più di 300 tonnellate di escrementi.
Ma la sporcizia non apparteneva solo ai poveri: anche tra gli aristocratici e nel palazzo di Versailles, residenza di Luigi XVI, era diffusa l'abitudine di fare i propri bisogni dove capitava perchè le toilettes non esistevano e le donne, per non far vedere la sporcizia, orlavano i loro abiti lunghissimi di marrone.
Alle volte venivano usati i vasi da notte che, una volta pieni, venivano svuotati dalle finestre: ecco perchè nella Parigi del XVIII secolo si andava in giro con gli ombrelli.
L'odore insopportabile che caratterizzava quella Parigi proveniva anche dai cadaveri in decomposizione: pare che, in quel periodo, morissero ogni anno 20mila parigini a causa del vaiolo, della tubercolosi e della sifilide e perciò i cimiteri non avevano più spazio per seppellire i morti.
E così molti di loro furono gettati nella Senna.
La situazione peggiorò ancor più quando fu introdotta la ghigliottina che condannò a morte ben 2794 persone, lasciando in Place de la Concorde cumuli di teste, corpi, sangue, mosche.
Solo con il generale Napoleone Bonaparte nel 1809 la situazione iniziò a cambiare: Napoleone fece costruire 56 fontane, 5 ponti e 8 nuovi mercati di fiori per riempire la città di acqua pulita e fresca e di nuovi profumi.
Grazie a lui venne diffuso il vaccino contro il vaiolo che uccideva all'incirca 10mila persone ogni anno.
Il suo lavoro fu successivamente completato dal nipote Napoleone III che allargò le fogne parigine, portò acqua corrente e pulita in tutte le abitazioni e, grazie ad Haussmann, creò la città splendida che vediamo oggi, una città ricca di boulevard e di parchi e dove regna l'ordine.
Un modello che sarà poi ripreso da Londra e New York.

venerdì 16 dicembre 2011

Farlo tutti i giorni fa bene alla salute

Solo qualche giorno fa avevo suggerito a tutti coloro che ancora non avevano scelto il regalo di Natale per il proprio partner di fargli trovare sotto l'albero un bigliettino d'auguri con un invito a passare una notte insieme.
Oggi, invece, riporto i risultati di uno studio condotto dall'Università di Nottingham che affermano che fare l'amore tutti i giorni non fa altro che portare a notevoli benefici, sia per lui che per lei.
Per l'uomo, si riducono i rischi di tumore, i problemi legati agli organi genitali e anche i rischi di infarto perchè una buona attività a letto è un ottimo allenamento per il cuore.
Per la donna, invece, gli effetti si notano soprattutto in una notevole dose di ottimismo, di buon umore e un senso di benessere.
Certo, farlo 365 giorni all'anno è veramente un'impresa.
Per ora limitatevi ad aumentare la dose tanto solo bene vi fa.
Pensate ai giapponesi che lo fanno solo 17 volte l'anno: saranno praticamente tristissimi, depressi e con mille problemi!

Gli innamorati dello spot di Idylle di Guerlain

In questo periodo tanti sono gli spot realizzati davvero bene: tanta attenzione e cura viene data alla scelta della musica, delle parole, delle sensazioni, del panorama.
E tutto ciò avviene perchè questo è il periodo in cui la gente spende di più ( o dovrebbe spendere di più).
Uno spot che negli ultimi giorni mi provoca piacere nel vederlo è quello del profumo Idylle di Guerlain.
Uno spot dedicato all'amore e agli innamorati.
Non posso fare a meno di pensare a quello realizzato da Baci Perugina per la Festa di San Valentino 2011.
Ma torniamo allo spot del profumo.
Protagonisti sono due giovani con il loro amore: le voci fuori campo dicono: 
" Ho pensato a te sempre... E' come se fossi qui vicino... come se non ci fossimo mai lasciati... sento la tua presenza. Gli innamorati hanno occhi solo l'uno per l'altra."

Delle parole romanticissime: a tutto questo fanno da sfondo i due giovani che si cercano con lo sguardo, mentre il mondo e la gente corre.
E riusciranno a trovarsi e ad unirsi in un bacio lungo e passionale.
La colonna sonora è firmata da Pierre Van Dormael e si intitola Undercover.

giovedì 15 dicembre 2011

L'evoluzione della bellezza femminile

La bellezza femminile è stata da sempre fonte di ispirazione per tantissimi poeti, pittori, scultori e artisti di ogni tipo.
Non essendo una donna con misure 90-60-90, mi sono chiesta da quando l'ideale di donna perfetta e bella agli occhi dell'altro è quello della donna snella e alta.
Me lo chiedo perchè ogni volta che mi reco in un negozio è davvero tanto difficile trovare qualcosa che mi stia bene addosso, senza mostrare troppo i miei punti di debolezza.
E allora sono partita da molto lontano per analizzare come si sia evoluta il modello di bellezza femminile.
Il primo esempio di donna e di femminilità è dato dalla Venere di Willendorf.
Questa piccola statuetta appartiene al Paleolitico e per molti rappresenta l'ideale di bellezza degli uomini primitivi: una donna formosa con il seno, i fianchi e il ventre pronunciati, proprio per sottolineare la sua fertilità e la sua importanza per la sopravvivenza della specie.
Un altro esempio di bellezza femminile viene dalla Venere di Milo: esempio di bellezza greca, risale al 130 a.C ed essa è considerata da molti la migliore rappresentazione della bellezza di una donna, una bellezza ottenuta, però, tramite delle misure precise.
Diciamo una bellezza studiata, calcolata e forse, per questo, difficile da ritrovare nella realtà.
Già dall'analisi di questi 2 esempi si può notare come la donna sia sempre raffigurata con forme pronunciate e morbide, una donna accogliente, sensuale, che ispira un senso di maternità, di calore, di protezione.
E così sarà anche nelle rappresentazioni del Medioevo, del Rinascimento e dei secoli a venire: anche la stessa Venere del Botticelli presenta questi lineamenti morbidi e così pure tutte le Veneri dipinte dal Vecellio, da Rubens, da Velasquez fino ad arrivare all'esagerazione di Botero.

Come possiamo notare, sono tutte donne piene, donne in cui c'è tanto da scoprire e c'è l'imbarazzo della scelta.
Eppure oggi basta assistere alle sfilate di moda o ad alcuni programmi TV in cui lo stereotipo di donna mostrata è un altro: una donna spesso troppo magra e con poche caratteristiche tipicamente femminili.
Dopo la morte di Isabelle Caro, la modella morta a soli 28 anni a causa dell'anoressia, il mondo della moda si è mosso, cercando di abolire la taglia 38 dalle sfilate, ma purtroppo, a distanza di un anno dalla morte della modella francese niente è cambiato.
E' solo di qualche giorno fa la notizia di H&M che ha fotografato dei manichini e, dopo aver sostituito nella foto al capo del manichino il viso di una modella , ha presentato la linea di intimo, diffondendo così l'immagine di un corpo di donna assolutamente artificiale.
E allora quali sono le misure giuste per una bellezza perfetta?
Mah, forse non ci sono delle misure che definiscono una donna bella o brutta.
Come si dice: non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace!

Ryanair troppo volgare e le hostess si ribellano

La compagnia aerea low cost, Ryanair, non smette di far parlare di sè, anzi usa questa tecnica proprio per farsi pubblicità.
Basti pensare alla pubblicità dedicata al nostro ex Presidente del Consiglio, il quale era ad un passo dalle dimissioni.
E così, basta collegarsi al sito della compagnia irlandese per scoprire la nova trovata:


Come potete ben notare nell'immagine sopra, per pubblicizzare le sue tariffe vantaggiose a soli 9,99 €, Ryanair utilizza la figura di una bella donna, rigorosamente in intimo rosso e con tanto di cappello di Babbo Natale per restare in tema con il periodo natalizio.
Lo slogan accanto alla figura chiarisce ogni dubbio.
La pubblicità è stata considerata fuori luogo, anzi per molti incoraggia alla discriminazione e alle molestie nei confronti del personale.
E così proprio una hostess, Ghada, ha raccolto finora con una petizione ben 8mila firme con lo scopo di difendere il suo lavoro e i suoi colleghi perchè, come afferma la stessa, ama fare la hostess e la sua priorità è la sicurezza dei passeggeri.
In questo modo non si fa altro che svalorizzare il ruolo della hostess e quello che è il suo lavoro.
D'altronde, le prime polemiche erano già sorte con l'uscita del calendario Ryanair 2012 che mostra altre donne hostess in atteggiamenti poco consoni al loro lavoro.

martedì 13 dicembre 2011

Natale: idea regalo unica per il partner

Tempo fa, in vista dell'arrivo del Natale, avevo postato articoli relativi a cosa regalare alla mammacosa regalare al proprio ragazzo o ragazza.
Come al solito, si finisce sempre col regalare idiozie o cose che non sono poi così utili.
C'è da dire, inoltre, che tutta questa corsa agli acquisti (per chi può permetterselo, naturalmente!!!) crea uno stress notevole: solo il pensiero del traffico, dei posti auto introvabili, delle code alle casse, della ricerca della taglia giusta o del colore giusto ci fa venire un'agitazione impressionante.
E allora, io vi dico: sedetevi e state calmi!
Se a 10 giorni da Natale ancora non avete trovato il regalo giusto per la vostra dolce metà, sapete cosa potete regalargli/le?
Il 77% degli intervistati per il Bupa Stress Survey ha risposto che il regalo migliore che si possa fare e ricevere è una notte a letto col proprio partner.
Cosa c'è di più divertente, rilassante, piacevole ed economico di uno scambio di coccole, carezze, baci e tanto altro ancora?
Tante volte è stato detto che lo scambio di amore e affetto con il proprio partner sia la cura migliore per lo stress quotidiano e da lavoro.
In effetti, è buona norma evitare di accumulare troppo stress perchè tutto questo potrebbe portare a problemi all'interno della coppia che, talvolta, diventano ingestibili e insormontabili.
Non credete che sia una buona idea da far trovare sotto l'albero?
Magari fategli trovare solo un bigliettino che lasci capire le vostre intenzioni.
Sicuramente lo apprezzerà!!!

domenica 11 dicembre 2011

Le donne blogger e i commenti irritanti

Proprio qualche giorno fa questo mio blog ha festeggiato un anno.
Un anno di soddisfazioni, piaceri e riconoscimenti, ma un anno anche fatto di tanti commenti e reazioni dei lettori non così piacevoli.
Dovete sapere che, così come nella realtà, anche nel mondo virtuale dei blog ci sono i soggetti che ti infastidiscono e creano confusione e disturbo con messaggi provocanti e spesso irritanti.
E nel mondo del web hanno anche un nome: sono i troll.
Sono i classici rompi, quelli che ti fanno perdere la pazienza e che ti portano all'esasperazione.
Diciamo che possono essere paragonati ai classici tipi che per strada suonano in continuazione il clacson prima che il semaforo diventi verde o quelli che parlano, riparlano e straparlano solo per contraddirti o quelli che magari ti passano davanti nella fila come se fosse normale.
Ma per noi donne blogger è anche peggiore la situazione perchè l'uomo, se già nella vita reale tende ad essere dominante (anche se siamo alla pari), figuratevi un po' come diventa sul web dove può dire e fare ciò che vuole, da dietro un pc.
Le provocazioni sono sempre le stesse: ci danno delle furbe o delle brutte o delle incapaci o delle bugiarde o delle femministe.
E si finisce sempre lì, con battute squallide, di basso rango, battute sentite e strasentite che ormai ci scivolano addosso immediatamente.
Vi confesso che all'inizio ci rimanevo male, però poi ho capito che è normale trovare persone che la pensano in modo diverso dal mio: in fondo il mondo è bello perchè vario.
E a quelli che, invece, mi offendono? 
Accetto anche quelli, ma c'è una differenza: se a chi che mi commenta educatamente rispondo con estremo piacere, a coloro che usano la bocca per tirar fuori parole volgari li ignoro, proprio come si fa con i bambini maleducati e dispettosi.
Le critiche servono a crescere e le loro critiche non fanno altro che rendermi più forte e preparata ad affrontare qualsiasi ostacolo che mi si ponga davanti.
Forse loro sono i miei fan più veri, quelli che leggono ogni riga dei miei post e che si indignano per ogni mia parola.
Grazie!

Acconciatura per Capodanno 2011/2012

Ancora 20 giorni e anche questo 2011 lo metteremo in archivio.
E, come sempre, ricorderemo tutti gli eventi tristi e felici che hanno caratterizzato quest'anno, cosa è cambiato e cosa no e ci chiediamo: cosa vogliamo per il prossimo anno?
Ma, per evitare di pensare a tutte queste cose, l'ultimo giorno dell'anno in molti scelgono di trascorrerlo all'insegna del divertimento, dell'allegria e della spensieratezza.
C'è chi lo festeggia in casa insieme ai parenti, chi al ristorante con balli e canti fino a tarda ora, chi in un'altra città o nelle piazze.
Tutti, insomma, festeggiano l'inizio del nuovo anno , con la speranza che sia migliore del precedente.
Se volete apparire belle e ordinate anche l'ultimo giorno dell'anno, Clio Zammateo propone un'acconciatura non troppo complicata e molto carina.
L'anno scorso realizzò un trucco da cyber lolita, con tanto di Swarovski e tonalità sul grigio.
Quest'anno il trucco era stato realizzato dalla brava truccatrice di Belluno, ma, a suo parere, non era ben visibile e così dobbiamo attendere un altro po'.
Nel frattempo, però, possiamo goderci quest'acconciatura e, se proprio non riuscite ad aspettare, c'è sempre il trucco del 2010.

venerdì 9 dicembre 2011

The Artist: il ritorno del cinema muto

Nel 2011 andare al cinema è diventato sempre più raro perchè oggi è molto più facile di ieri reperire e scaricare film grazie al web e a tutte le tecnologie che gli stanno attorno.
Ma il cinema ha sempre la sua magia.
Negli ultimi anni, per tentare di incrementare il numero di spettatori, è saltata fuori la novità del 3D, ovvero di un film che, grazie all'aiuto di speciali occhialini, ti possa far vivere in modo quasi diretto e tangibile il film.
Una delle pellicole in 3D più belle che ho visto in questi ultimi anni è senz'altro Avatar: ricordo che all'uscita dal cinema, mi sembrava di aver vissuto in un sogno per quasi 3 ore.
Una meraviglia!
Eppure questa settimana esce in tutte le sale italiane un film particolare: The artist.
Diretto da Michel Hazanavicius, il film promette di sorprendere tutti con la sua unicità.
Quale sarebbe?
E' un film muto.
Un film in cui tutta la storia, le emozioni, le sensazioni vengono trasmesse solo dalle espressioni e dai movimenti degli attori, Jean Dujardin e Berenice Bejo.
Un film che, oltre ad essere muto, è interamente in bianco e nero e narra la storia della storia d'amore tra il divo del cinema muto, Georges Valentin, e una giovane comparsa, futura star del cinema parlato, Peppy Miller.
Un film che per tutti i suoi 100 minuti ci farà tornare agli anni '20, a quando la bellezza di un film era legata alla bravura nella recitazione degli attori e alle emozioni che loro stessi riuscivano a trasmettere, semplicemente con i loro occhi e i loro gesti, senza ricorrere a troppi effetti speciali.

giovedì 8 dicembre 2011

Pubblicità inglese a favore della chirurgia estetica giovanile

Un messaggio per tutte le ragazzine: "Vuoi ricorrere alla chirurgia plastica? Oggi costa meno ed è più semplice."
Siamo in Gran Bretagna e ad alzare la voce è sempre l'Advertising Standards Authority.
Questa volta sotto inchiesta è una pubblicità posta su molte fermate dei mezzi pubblici a Londra.
Come si vede nell'immagine a lato, al centro della pubblicità c'è una giovanissima con un seno fuori misura.
Il titolo Cosmetic ci fa capire che è di chirurgia estetica che si parla, in particolare di day hospital, realizzata dalla Spire Healthcare.
La pubblicità in questione dà l'idea che un intervento di chirurgia estetica al seno sia qualcosa da niente: niente rischi, più accessibile di quanto pensi e poi si può ottenere di più (in riferimento alle misure naturalmente!!!) pagando meno.
Come è giusto che sia, anche questa pubblicità è stata censurata, come quella con Dakota Fanning e lo spot troppo horror.
Insomma, pare che per farsi notare bisogna trasgredire.


lunedì 5 dicembre 2011

Semplicemente io compie un anno!

Chi l'avrebbe mai detto?
Io sicuramente no.
Oggi, 6 Dicembre, il mio primo blog compie un anno!
In questo primo anno di vita tante sono state le modifiche, le notizie postate, le immagini, i commenti.
Tutto fatto sempre con l'obiettivo di scrivere e raccontare tutto ciò che destava la mia curiosità: viaggi, cinema, amore, musica, attualità, pubblicità.
In questo primo anno di vita, Semplicemente io ha visto crescere sempre più la sua fama.
Vediamo quali sono i numeri:

  • ha ottenuto quasi 130mila visualizzazioni, da ogni angolo del nostro pianeta;
  • ha postato 350 notizie
  • raccolto più di 100 commenti.
Tutto questo lo ha fatto con estrema delicatezza e semplicità, raccontando, spiegando e qualche volta anche criticando le storie che la società presentava.
Un blog colorato, ordinato e spesso visto troppo semplice, ma è così che è nato ed è così che vuol rimanere perchè ogni lettore non sia distratto dal contorno, ma si concentri principalmente sui contenuti.
Un blog che ha visto nascere una propria fan page (alla quale spero aderiate tutti il più presto possibile!!!) e che ha ottenuto primati da non sottovalutare.
Una grande soddisfazione per me che ho intrapreso quest'avventura con una tale leggerezza, considerandolo un gioco, e che ora mi fa essere orgogliosa di ciò che ho creato, a tal punto da aver spinto altre persone come me a lanciarsi in una cosa del genere.
Naturalmente, per tutti questi risultati e per tutte queste soddisfazioni non posso che dire GRAZIE a chi mi ha letto in passato, continua a leggermi nel presente e continuerà (lo spero!!!) a leggermi nel futuro.
Sono le cose più semplici a renderti davvero felice!
Grazie!!!!

domenica 4 dicembre 2011

Niente intimità per i giapponesi: solo 17 volte l'anno

A Tokyo, tra i tanti problemi del Paese, ce n'è uno che non va sottovalutato: pare che sempre più siano le coppie giapponesi che decidono di sposarsi, di andare a vivere sotto lo stesso tetto e, ascoltate bene, di avere due stanze da letto: una per lei e una per lui.
Il 34,6% delle coppie sposate giapponesi ha rapporti una volta al mese (e spesso ancora più raramente) e il 26% delle donne sposate dichiara di non essere andata a letto col marito durante l'anno.
Non è uno scherzo.
La situazione è proprio questa in un Paese, come il Giappone, che rischia di vedere diminuire drasticamente la sua popolazione nei prossimi anni.
Viene naturale chiedersi: come mai accade questo?
La risposta a questa domanda non è una sola:
  • la prima causa va sicuramente ricercata nei duri ritmi del lavoro che portano ad un vero e proprio sfinimento;
  • le abitazioni minuscole e con le pareti finissime dove è impossibile avere una certa intimità;
  • la nascita del primo e unico figlio che toglie ogni desiderio.
Insomma, una volta che l'uomo e la donna si trasformano in marito e moglie, finisce tutta la magia e scompare del tutto il desiderio.
Perlomeno tra i due.
Sì perchè se l'amore non si consuma tra le pareti di casa, sempre più sono gli uomini e le donne che cercano di soddisfare i loro desideri all'esterno: gli uomini si recano nei love hotels o si fanno consegnare le pizze da ragazze provocanti o, addirittura, ricevono il permesso dalle mogli per frequentare night club dove vivere appieno le proprie fantasie; per le donne, invece, è stata creata una clinica in cui per 200€ le casalinghe giapponesi sfogliano un catalogo, scelgono l'uomo che vogliono e ci escono per una passeggiata, una cena al ristorante e... per tutto il resto (se viene!!!) con l'obiettivo di risvegliare i propri sensi e cercare di risvegliare anche quelli del proprio marito.
Da non credere!!!

Da Yes, we can a Change is: il nuovo slogan di Obama per il 2012

Vi ricordate nel 2008 lo slogan vincente del futuro Presidente degli Stati Uniti d'America?
Un incitamento, una semplice frase che racchiudeva che in quel momento tutto era possibile.
C'era voglia di cambiamento, di novità, c'era entusiasmo e proprio sull'onda di quell'entusiasmo che tantissimi giovani, anziani, famiglie, di tutte le religioni e etnie scelsero di votare per quell'uomo che, in quel momento, rappresentava la novità: Barack Obama, il primo Presidente americano nero.
Ora, a distanza di 3 anni, Obama si prepara per un'altra sfida: nel 2012, infatti, si ricandiderà alle elezioni.
Ogni Presidente sa che un'elezione per un secondo mandato non è altro che un referendum su di lui e sul suo operato.
Molti dell'opposizione hanno accusato il Presidente di non aver mantenuto tutte le sue promesse.
E così Obama inizia a preparare il terreno con un nuovo slogan, Change is, ovvero Il cambiamento è.
Con questo slogan il Presidente americano vuole sottolineare tutte le sue conquiste: la riforma sanitaria che ha esteso l'assistenza a tantissime persone, il salvataggio dell'industria automobilistica, cantieri aperti per la ristrutturazione degli edifici pubblici.
Change is è un messaggio concreto, forte col quale Obama vuole dire agli Americani che quei cambiamenti promessi e tanto desiderati ci sono stati.
Basterà a convincerli a rivotarlo?
L'appuntamento è per il 6 Novembre 2012.

La formula del condominio perfetto

Quando si parla di condominio, è inevitabile parlare delle liti condominiali che affliggono o hanno afflitto ciascuno di noi.
Vivere in un condominio è davvero difficile perchè si ha a che fare con persone con diverse personalità e abitudini e, si sa, non si può mica andare d'accordo con tutti.
E così da Reggio Emilia arriva la formula per un condominio perfetto, un esperimento che mira a migliorare la vivibilità all'interno di quartieri e città.
La formula matematica considera ben 4 parametri:

PESO SOCIALE +
TIPOLOGIA DELLE FAMIGLIE + 
DISTRIBUZIONE ETNICA +
CONDIZIONI AMBIENTALI =
CONDOMINIO IDEALE

Il peso sociale misura eventuali malattie psichiatriche e disagi sociali del singolo individuo, attribuendogli un punteggio preciso.
Nel caso di condomini in cui la situazione è migliore della media si inseriscono nuovi casi sociali.
La tipologia delle famiglie va a guardare alla composizione familiare: ci possono essere anziani soli, giovani coppie, nuclei monoparentali, famiglie con figli. 
All'interno del condominio ideale, più la tipologia è varia, meglio è.
Si cerca comunque di osservare la società e di ricreare un microcosmo all'interno del condominio che rispecchi la società stessa.
Lo stesso vale per la distribuzione etnica: quanto più diverse sono tra loro le etnie in un condominio, meglio è.
Infine vi sono le condizioni ambientali, ovvero l'accessibilità e le barriere architettoniche, che vengono prese in considerazione al termine di tutto per confermare o negare l'equazione precedente.
Secondo voi, può davvero una formula risolvere il problema della convivenza nei condomini?
A mio parere, quello che deve rompere l'equilibrio ci sta sempre.
E' una variabile incontrollabile!!!

sabato 3 dicembre 2011

Checco Zalone: un Fiorello in versione volgare

Ieri è andata in onda la prima puntata dello show di Checco Zalone, dal titolo Resto umile World Show.
Ha registrato ben 6 milioni di spettatori.
Il comico barese, lanciato da Zelig, ieri si è cimentato in uno spettacolo tutto suo: tra canzoni e imitazioni, tra ospitate e balletti Checco Zalone ha saputo mandare avanti un programma di quasi 3 ore.
Questo show è stato un modo per lui di mostrarsi non solo per la sua vena canora e la sua capacità di far ridere con canzoni che spesso cadono nella volgarità, ma anche per le sue imitazioni.
Basti pensare alla scenetta in cui Checco Zalone spiega come nasce una canzone dei Modà


o a quelle in cui imita Tiziano Ferro, Jovanotti, Carmen Consoli.
La novità di questo show è stata quella di vedere il comico barese cimentarsi in imitazioni originali e perfette: ha imitato il Governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, Antonio Cassano alle prese con il figlio, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e anche Roberto Saviano.
Ma è l'imitazione dello zio di Avetrana, Michele Misseri, che ha destato più scalpore: in realtà, il comico ha spiegato che l'obiettivo era quello di prendere in giro la Tv del dolore, quella che utilizza il dolore della gente e il pianto per fare il picco di ascolti.
Aldilà di tutto ciò, però, lo spettacolo è stato piacevole, ma troppe somiglianze ci sono con lo show di Fiorello del lunedì, che domani si conclude con la 4° puntata.
Come al solito, nella tv c'è scarsità di idee e ognuno copia l'altro.
Con tutto il rispetto e l'ammirazione che provo per Checco Zalone, dico che il comico barese non potrà mai raggiungere l'eccezionalità di Fiorello.
Può essere considerato solo un Fiorello in versione volgare perchè in effetti nello show di ieri sera tanta (e forse troppa) era la volgarità e, secondo me, per far ridere non si dovrebbe ricorrere ad essa.
La comicità è un'altra cosa!

giovedì 1 dicembre 2011

Talent e reality: e dopo cosa c'è?

Gli ultimi 10 anni di tv sono stati all'insegna dei reality e dei talent.
Basti pensare al Grande Fratello, il re dei reality che quest'anno ha raggiunto la 12esima edizione e solo ora registra qualche calo di ascolti.
Tra i talent, invece, troviamo Amici, partito con il nome di Saranno Famosi nel lontano 2002, che continua a restare in piedi, forse grazie alla madrina, Maria De Filippi, o forse grazie alla sua capacità di rinnovarsi ogni anno.
E ad Amici sulle reti Mediaset, la Rai ha risposto con il suo X-Factor: mandato in onda per 4 edizioni su Raidue, il talent non ha mai soddisfatto il pubblico, nonostante le migliori capacità canore dei concorrenti e i numerosi ospiti del mondo della musica internazionale.
E così quest'anno si ètrasferito su Sky.
Ma, riflettendoci un po' su: in tutti questi anni di talent e reality (dobbiamo ricordarci anche de L'isola dei Famosi, la Fattoria, la Talpa) quanti veramente hanno ottenuto il successo sperato?
E soprattutto di che successo si tratta?
Per quanto riguarda il Grande Fratello, solo i primi concorrenti sono stati più fortunati: basti ricordare Pietro Tarricone, Luca Argentero, Floriana, ma per il resto tutti sono scomparsi o sono tornati alla loro vita di sempre.
E lo stesso vale per i talent: X- Factor ha lanciato solo artisti come Giusy Ferreri e Noemi, mentre Amici cantanti come Alessandra Amoroso e Emma Marrone.
E tutti gli altri?
Sono finiti nel dimenticatoio.
Si sa, la tv ti usa e ti spreme fino alla fine per prendersi ogni cosa di te, per fare uscire ogni tuo lato e metterti a nudo di fronte a milioni di spettatori.
Ma quando poi non ne ricava altro, è pronta a metterti da parte e a sostituirti.
Ah per caso avete notato che chi partecipa a questi programmi ha sempre una storia tremendamente triste e disperata alle spalle?
Chissà perchè.
Ad un provino una volta mi fu chiesto in che rapporti fossi con la mia famiglia.
E c'è da dire che era un provino di canto.
Mah!

mercoledì 30 novembre 2011

Goya: Saturno che divora i suoi figli

Durante la mia visita al Museo del Prado a Madrid, ho avuto modo di vedere molte opere della collezione di Goya.
Il pittore, famoso soprattutto per la Maya Desnuda e la Maya Vestida, si è dedicato molto anche alla rappresentazione della guerra e delle sue conseguenze sulle persone.
Tra le tante sue opere, c'è per esempio il 3 Maggio 1808 che mostra il dolore che solo la guerra sa portare.
Ma vi è un altro dipinto nel museo spagnolo che appartiene al periodo più triste e buio di Goya e che fu addirittura rappresentato sulle pareti della sua abitazione.
Il titolo è Saturno che divora i suoi figli.
Apparentemente, l'opera raffigura un tema mitologico: quello del dio Saturno il quale, essendo a conoscenza che uno dei suoi figli lo avrebbe spodestato, li mangiò appena nati.
In realtà, ci sono diverse interpretazioni del significato del dipinto: quella più accreditata è quella che riconosce   il re Ferdinando VII nella figura del dio mentre divora l'intero popolo spagnolo, ripristinando l'assolutismo.
In molti ci vedono anche una rappresentazione della condizione umana odierna, una condizione in cui gli uomini vengono "mangiati" dalla guerra, dalla superficialità, dal conformismo, dall'incapacità di essere se stessi e di combattere contro qualcosa di più grande di loro stessi.
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