martedì 28 aprile 2015

Helpling e Familydea, cerca il tuo addetto per le pulizie

Dopo aver parlato dell'home restaurant, ovvero di come trasformare la propria abitazione in un ristorante, adesso il web arriva in aiuto a tutti coloro che hanno bisogno di una mano nei lavori domestici (e non solo).
In particolare, è opportuno parlare di due siti: uno è Helpling e l'altro è Familydea.
Helpling, trova il tuo addetto
E' una startup internazionale che è nata a Berlino nell'aprile 2014 e che conta già 300 dipendenti. E' stata fondata da due tedeschi e un italiano e oggi si sta affermando sempre più anche nel nostro Paese, anche se non è ancora disponibile in tutte le città italiane.
Questo sito è dedicato al mondo delle pulizie: infatti, basterà inserire il proprio CAP e selezionare il servizio che desiderate al quale potrete aggiungere anche dei servizi aggiuntivi. Il passo successivo prevede l'inserimento dell'indirizzo, la data e l'ora e poi si procede con il pagamento che può avvenire tramite carta di credito o Paypal.
Il prezzo va dalle 12,90€ l'ora per un servizio singolo ai 10,90€ l'ora per un servizio ricorrente.
Oltre al sito, avete a disposizione anche un'app.

Questo, invece, è un sito interamente italiano disponibile in 10 città e in cui si può trovare di tutto: non solo personale per pulizie domestiche, ma anche l'assistente infermieristica, l'avvocato, baby sitter e persino chi è disposto a comprare per voi farmaci o far la spesa o ritirare i vostri vestiti dalla lavanderia.
Questo si presenta invece solo come sito, ma si tratta di una realtà in crescita.

lunedì 27 aprile 2015

Gnammo, diventa chef a casa tua con l'home restaurant

E' proprio vero che proprio nei momenti di crisi nascono le migliori idee.
In una società che diventa più social e in cui si condivide tutto, anche il semplice fatto di mangiare diventa un evento collettivo.
Stiamo parlando della nuova iniziativa che si sta diffondendo piano piano in tutta Italia e che prende il nome di Home Restaurant.
Gnammo, la piattaforma dell'Home Restaurant
Già il nome ci fa capire in parte di cosa parliamo: si tratta della possibilità che viene offerta a chiunque di essere chef per una sera (o magari per più volte) proprio a casa vostra.
In pratica, si organizza una cena o un pranzo, indicando le portate, il numero minimo e massimo di partecipanti e il costo a persona per mangiare.
In questo modo, avrete ospiti a casa (magari non solo amici, ma anche dei perfetti sconosciuti) e potrete far assaggiare agli altri la vostra cucina, con un ritorno economico.
Una delle piattaforme italiane più diffuse e dedicate all'argomento è Gnammo.
Gnammo offre la possibilità di organizzare pranzi, cene e qualsiasi altro evento nella propria abitazione. 
Non spaventatevi perchè non serve essere dei cuochi stellati, ma solo avere voglia di mettersi in gioco. E lo si può fare non solo come Cook, ovvero come cuochi, ma anche come Gnammers, ovvero come ospiti.
In effetti, è possibile acquistare un posto o più in uno dei tanti eventi presenti sulla piattaforma, pagare tranquillamente con Paypal o carta di credito; così come creare un evento è estremamente semplice.
Naturalmente, alla piattaforma andrà un 12% del tuo incasso e devi comunque assumerti la responsabilità della qualità dei prodotti.
Ma d'altronde, la cucina è sperimentare e allora buttiamoci a capofitto!

mercoledì 22 aprile 2015

Giornata della Terra 2015, doodle e quiz 'Che animale sei?'

Dopo il doodle di ieri dedicato al mostro di Loch Ness, oggi Google ci sorprende ancora una volta con un altro doodle animato, questa volta dedicato alla Giornata della Terra 2015.
Doodle per la Giornata della Terra 2015
Questo evento che si celebra in tutto il mondo festeggia quest'anno il suo 45esimo compleanno: si tratta di una giornata dedicata totalmente al nostro pianeta e nella quale ognuno di noi deve mostrare il suo amore verso la Terra che altro non è che la nostra casa.
Sono ben accette iniziative alimentari per spingere sempre più persone a mangiare sano e nel rispetto dell'ambiente, ma anche maratone, giornate all'aria aperta e a contatto con la natura per capirla e imparare ad amarla.
Anche la Nasa ha lanciato un hashtag #NoPlaceLikeHome: in questo modo ognuno potrà condividere sui social foto e video della bellezza del nostro pianeta e di ogni piccolo ecosistema presente sulla Terra e che merita rispetto.
Il doodle di oggi si presenta con la scritta Google, ma stavolta al posto della seconda O troviamo la nostra Terra che ruota su se stessa.
Potrete anche partecipare al quiz "Che animale sei?": basterà rispondere a poche domande per capire se sei un corallo, una seppia, un elefante o qualcos'altro ancora.

martedì 21 aprile 2015

Mostro di Loch Ness, doodle e versione subacquea di Street View

Come potete ben vedere dalla vostra homepage di Google, oggi il motore di ricerca più famoso ed usato al mondo ci regala un doodle animato.
E' difficile capirlo a prima vista, ma una volta passataci su la freccia del mouse si legge: "81° anniversario della più famosa fotografia del mostro di Loch Ness".
Doodle per il Mostro di Loch Ness
Ebbene sì, proprio 81 anni fa sul Daily Mail, fu pubblicata la famosa fotografia di questo mostro a cui è stato dato anche un nome, Nessie, e che pare vivere nell'omonimo lago di Loch Ness, in Scozia.
E' stata proprio questa foto, scattata dal chirurgo Robert Kenneth Wilson, a rendere questo mostro uno dei più famosi e misteriosi al mondo.
In realtà, è stato successivamente dimostrato che si trattava di un fake (come si direbbe oggi): infatti, pare che ad un sottomarino giocattolo sia stata attaccata una sagoma a forma di testa di serpente.
Ancora oggi, però, questa leggenda nata almeno 1500 anni fa continua a far discutere sull'esistenza di un mostro marino che si aggira nelle acque del lago.
Anche Google per l'occasione si diverte a giocare con questa foto, pubblicando un doodle animato in cui si vedono tre alieni che pedalando fanno muovere un sottomarino da cui spunta una testa di serpente, usata per spiare il mondo terreno.
Inoltre, ci invita ad immergerci nel lago di Loch Ness con la versione subacquea di Street View: magari anche noi potremmo trovare il mostro. 

mercoledì 15 aprile 2015

Pizza o Happy Meal? Ecco lo spot partenopeo pro pizza

Pizza o Happy Meal?
Gli spot pubblicitari, negli ultimi anni, sono in grado di far discutere e sollevare anche questioni non sempre così facili da risolvere.
L'ultimo spot che ha fatto inorridire molti Italiani è stato quello realizzato da McDonald's: in questo video si vede una famiglia composta da moglie, marito e figlio che sono seduti ad un tavolo in pizzeria. Il cameriere chiede cosa vogliono ordinare, ma nessuno risponde. E quando chiede al bambino questi gli risponde un Happy Meal, ovvero uno dei prodotti McDonald's che contiene al suo interno un panino, un contorno, un dessert e una bevanda, oltre ad un simpatico regalo.


Naturalmente, ciò ha fatto indignare tutti i pizzaioli del mondo e non solo perchè è davvero impossibile comparare due prodotti così diversi col fine di screditare la pizza, simbolo della tradizione culinaria italiana.
E così, dopo tutte queste chiacchiere, arriva la risposta di un food-blogger partenopeo Egidio Cerrone, che ha realizzato uno spot simile, ma sicuramente più divertente.


In questo spot si vede un bimbo in fila ad un McDonald's con una faccia quasi disgustata che, arrivato alle ordinazioni, dice: "Papà, ma ch'amma fa cu' sta schifezza? Io voglje ‘a pizza!"!
E dopo si vede la goduria nell'assaggiare una bella pizza a portafoglio con un prezzo indicativo di un euro, al massimo un euro e cinquanta.
Voi cosa preferite?

martedì 14 aprile 2015

Rompicapo 'Quando è nata Cheryl?', ecco la soluzione

Ci sono dei rompicapo che davvero ci fanno saltare i nervi: uno di questi è stato proposto alle ultime Olimpiadi di Matematica a Singapore a studenti del liceo che non sono stati molto contenti di provare a risolverlo.
In effetti, il rompicapo è piuttosto complesso e difficile da risolvere.
Se volete cimentarvi anche voi ecco il testo.
Soluzione "Qunado è nata Cheryl?"
"Cheryl vuole far indovinare la data del suo compleanno a due nuovi amici, Albert e Bernard. Ma lo fa fornendo 10 date possibili: 15, 16 e 19 maggio; 17 e 18 giugno; 14 e 16 luglio; 14, 15 e 17 di agosto. Poi dice ad Albert qual è il mese giusto, ma non il giorno. A Bernard dice il giorno ma non il mese.

A quel punto Albert dice: "Io non so quando è il compleanno di Cheryl, ma so per certo che nemmeno Bernard lo sa". 
Bernard risponde: "All'inizio non sapevo quando fosse il compleanno, ma ora lo so"
Albert: "Allora anche io so quando è il compleanno".


Ci siete riusciti?
Per i più impazienti ecco la soluzione.
Soluzione 'Quando è nata Cheryl?'
1. Albert conosce solo il mese e non è in grado di dare una soluzione. Questo perché ogni mese ha più di un giorno possibile. 

Ma la seconda parte dell'affermazione di Albert è più interessante: "So che nemmeno Bernard sa la soluzione".

Questo ci permette di capire che ad Albert è stato detto "luglio" o "agosto". Questa è l'unica spiegazione del fatto che Albert sia sicuro che Bernard non ha una risposta.

Infatti, l'unico modo in cui Bernard potrebbe saperlo è se Cheryl gli avesse detto "18" o "19". In quel caso lui avrebbe la soluzione, essendo quelle due date le uniche con quel giorno.

Quindi: Albert è sicuro che Cheryl non abbia detto a Bernard "18" o "19", perché sa che a lui è stato detto "luglio" o "agosto"

Rimangono quindi a disposizione: 15, 16 e 19 maggio; 17 e 18 giugno; 14 e 16 luglio; 14, 15 e 17 di agosto.

2. Bernard ha dedotto dal ragionamento precedente che il mese è luglio o agosto e ci comunica che lui a questo punto sa la data del compleanno.

Vuol dire che a lui è stato detto che il giorno è "15", "16" o "17". Se infatti fosse stato "14" avrebbe ancora il dubbio che fosse 14 luglio o 14 agosto.

Rimangono quindi a disposizione: 15, 16 e 19 maggio; 17 e 18 giugno; 14 e 16 luglio; 14, 15 e 17 di agosto.

3. A quel punto Albert ci comunica che anche lui sa il giorno del compleanno.

L'unico modo in cui questo è possibile è se la data corretta è 16 luglio. Se infatti lui sapesse che il compleanno è ad agosto, avrebbe ancora dubbi sulla soluzione corretta.

Rimangono quindi a disposizione: 15, 16 e 19 maggio; 17 e 18 giugno; 14 e 16 luglio; 14, 15 e 17 di agosto.

QUINDI L'UNICA SOLUZIONE POSSIBILE È: 16 LUGLIO 

venerdì 3 aprile 2015

Le Iene, salviamo gli ulivi del Salento

In questi anni si sta parlando sempre più degli ulivi del Salento e del batterio killer xylella che ha colpito parte di essi, trasformandoli in veri e propri scheletri.
Salviamo gli ulivi del Salento
Così ieri a Le Iene Nadia Toffa è andata sul posto per cercare di capirne di più su questa situazione: si è trovata di fronte ad agricoltori disperati. Alcuni hanno davvero perso tutto, soprattutto coloro che si ritrovano nella zona indicata come focolaio e che è quella in cui si registra un più alto numero di ulivi ammalati. Ma i più disperati sono quelli che si trovano nella zona di eradicazione, ovvero quella in cui nei prossimi giorni e mesi si procederà allo sradicamento degli ulivi, anche di quelli che non presentano la malattia.
Sì perchè su 13250 ulivi analizzati solo 234 presentano la malattia.
Ma un altro dubbio è che non è detto che sia il batterio xylella, colpevole di aver già distrutto gli agrumeti del Brasile e i vigneti della California, a causare la morte degli ulivi salentini: gli agricoltori parlano della presenza di funghi che potrebbero benissimo attaccare anche altre tipologie di colture.
Dato che per la cura di questi ulivi l'Europa non ha stanziato nemmeno un euro (per l'abbattimento sono stati stanziati 13 miliardi di euro), gli agricoltori hanno cercato e trovato soluzioni da soli, ricorrendo a vecchie tradizioni e abitudini degli avi: hanno spruzzato una miscela di calce e solfato di rame sugli ulivi malati. Il risultato è stato chiaro: nel giro di 3-4 mesi gli ulivi si sono ripresi.
Ma naturalmente per andare avanti nella ricerca servono investimenti e analisi: lo scopo del servizio è quello di diffondere quanto più il video per trovare qualcuno che sappia come curarli.
Se interessati potete contattare lecce@copagri.it.
Una precisazione da fare è che la qualità delle olive non viene intaccata e l'olio prodotto in Salento resta uno dei più buoni in circolazione.
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