mercoledì 31 dicembre 2014

Buon 2015 da Google (e da me)

Anche quest'anno sta per dirci addio e come ogni fine dell'anno ci mettiamo lì a pensare e a ripensare a ciò che abbiamo fatto e a cosa faremo, a quello che è accaduto di bello e di brutto e a quello che ancora potrà accadere.
Ogni anno lasciato è pieno di ricordi, di bei momenti, di attimi più infelici, ma è comunque pieno di vita e di cambiamenti, anche se piccoli.
Per l'ultimo giorno dell'anno 2014 Google torna a farci gli auguri, proprio come ha fatto per Natale: lo fa con un doodle animato piuttosto semplice, ma che in pochi secondi riesce a farci ricordare alcune delle cose più belle che sono accadute in questo 2014.
Buon 2015 da Google
Si vede l'uccellino di Flappy Birds, il pallone simbolo dei Mondiali del Brasile 2014, si vede uno shuttle e poi l'atterraggio del lander Philae su una cometa e ancora l'Ice Bucket Challenge, il secchio d'acqua ghiacciata che ha fatto il giro del mondo.
Io posso dire che questo 2014 sia stato un anno di cambiamenti e importanti novità: un nuovo lavoro, una nuova casa, una nuova vita, un secondo cane e anche un gatto.
La speranza è che tutto questo duri il più a lungo possibile, con un fondo sempre di serenità e di salute che non deve mai mancare.
Buon 2015 a tutti voi!

martedì 30 dicembre 2014

Taryn Brumfitt, come amare il proprio corpo

Il prima e dopo di Taryn Brumfitt
La società, i giornali, la televisione, ogni cosa sembra ormai voler imprimere nella nostra mente che una donna è bella solo se indossa una taglia 42 o anche meno.
Ma non è così!
Negli ultimi anni in tanti si sono mossi per rovesciare questo pensiero perchè tante giovani donne, nella speranza di dimagrire e somigliare al loro idolo, sono cadute in malattie difficili come l'anoressia e la bulimia.
A voler rovesciare questo pensiero è anche Taryn Brumfitt, una giovane madre di tre bambini, scrittrice e fondatrice del Body Image Movement.
Il suo obiettivo è quello di far sì che ogni donna ami il proprio corpo, con i suoi difetti e le sue imperfezioni, proprio come è riuscito a farlo lei.
La sua storia parte subito dopo la gravidanza: Taryn fino ad allora faceva body building e il suo era un corpo da mostrare, quasi perfetto.
La nascita dei suoi bambini lo ha però trasformato, rendendolo più grasso, deforme, disgustoso. Aveva deciso di ricorrere ad un'addominoplastica, un intervento chirurgico che avrebbe reso il suo corpo più piacevole.
Fu allora però che guardandosi allo specchio capì che non poteva farlo: cosa avrebbe insegnato a sua figlia? come le avrebbe insegnato ad amare il suo corpo se aveva una mamma che era ricorsa ad un intervento?
Taryn ha così realizzato un documentario, dal titolo "Embrace" nel quale chiede ad ogni donna un aggettivo per definire il proprio corpo: tutte usano aggettivi negativi, come imperfetto, disgustoso, grasso, tozzo.
Ma alla fine insegna loro ad amarsi così come sono perchè ognuno di noi è bello, ogni corpo è bello. ("EveryBody is beautiful")

lunedì 29 dicembre 2014

Cina, le donne coi piedi di Loto

Come in Thailandia ci sono le donne giraffa o in Africa le donne subiscono la terribile crudeltà dell'infibulazione, in Cina tantissime donne in passato hanno dovuto sopportare una dolorosa tecnica che mirava a renderle più belle (o almeno si credeva).
Li chiamano "Loto d'oro": sono i piedi delle donne cinesi sottoposte ad una cruda tradizione orientale che li ha deformati per sempre.
Si tratta di una pratica crudele applicata sin dal 900 d.C. e abolita soltanto nei primi anni del 1900 che prevedeva la deformazione dei piedi delle bambine delle classi più agiate, di età compresa tra i 4 e i 9 anni, con lo scopo di renderli i più piccoli possibile.
Avere i piedi piccoli, sin da allora, era considerato simbolo di bellezza e di obbedienza al futuro marito, oltre che di coraggio e di docilità, ma la tecnica era piuttosto dolorosa.

La tecnica dei piedi Loto d'oro
Piedi di loto delle donne cinesi
Erano le mamme delle bambine a decidere per loro e a mettere in pratica questa tecnica. Il primo passaggio prevedeva il lavaggio dei piedi e la rimozione di pelli morte e ulcere. Poi venivano ricoperti di allume, con funzionalità di anti-emorragico e coagulante, e poi si procedeva con il piegare le 4 dita finali sotto la pianta del piede e ad unire l'alluce con il tallone, inarcando il collo del piede.
Era importante tagliare spesso le unghie per evitare infezioni, ma in molti casi le bambine vedevano amputati i loro piedi a causa di gangrena e setticemia.
Le bambine erano costrette ad indossare delle scarpette minuscole, ogni anno sempre più piccole, che consentivano di mantenere la forma inarcata del piede e che le facevano camminare con un'andatura fluttuante, proprio come il fiore di loto mosso dal vento.
Scarpe per piedi di loto
Il reportage di Jo Farrel si intitola Living History: bound feet woman in China e sta raccogliendo fondi su Kickstarter affinchè la memoria delle ultime donne cinesi con i piedi Loto d'oro non vada perduta, ma si conservi nelle generazioni future attraverso le sue foto che presto saranno mostrate in numerosi musei del mondo.

lunedì 22 dicembre 2014

WhichApp, l'app di messaggistica che sfida Whatsapp

WhichApp, l'app italiana
L'Italia si avvicina sempre più al mondo digitale: da qualche tempo è arrivato WhichApp, la nuova app di messaggistica istantanea che mira a sfidare WhatsApp.
E' davvero dura visto che WhatsApp ha raggiunto i 600 milioni di utenti, nonostante le ultime novità che hanno violato in un certo senso la privacy degli utenti, con la doppia spunta blu che ci dice che il messaggio è stato letto.
WhichApp è stato creato da 7 persone con un'età media di 34 anni e ad oggi conta 30 mila utenti, il 91% di essi è italiano.
Questa nuova app di messaggistica istantanea, oltre ad essere gratuita e disponibile sia sull'Apple Store che su Play Store, tutela maggiormente gli utenti perchè prevede solo due tipologie di spunte: quella gialla il messaggio è stato inviato, quella verde che è stato recapitato.
Ma la vera novità di questa app è che è in grado di tradurre in 10 lingue i messaggi della chat in modo simultaneo, rendendo così più semplice la comunicazione tra utenti di varie nazionalità.
Insomma, una vera e propria perla che merita di essere diffusa visto che si tratta di Italiani.

mercoledì 17 dicembre 2014

Le ricerche più diffuse nel 2014

Un altro anno sta per chiudersi e la tradizione vuole che si faccia un resoconto di quelli che sono state le ricerche più fatte nel corso di questo 2014.
Ecco allora che Google, tenendo conto dei dati registrati, pubblica i trend dell'anno per tutti i Paesi del mondo.
Per l'Italia ecco quali sono state le principali ricerche:
COME FARE
Da quando Internet è entrato nella vita di tutti noi, sempre più persone ricercano consigli su come fare ogni tipo di cosa. Nella top ten c'è come fare: barbecue, ciambelle, refil, tortellini, malocchio, sugo, orecchini, politica, scoubidou, hennè.
Da questi risultati ci rendiamo conto di come gli Italiani siano tornati a fare i lavori artigianali, sia in cucina, con la preparazione dei tortellini e delle ciambelle, sia per la bellezza, come gli orecchini.

COSA SIGNIFICA
Un'altra ricerca tanto diffusa è quella con cui si ricercano i significati. Nella top ten, troviamo al primo posto selfie: il fenomeno di autofotografarsi che ha conquistato tutti, da giovani a meno giovani. Rientrano in questa classifica anche parole come virale, SMS, Inps, XOXO.

PERSONAGGI
Tra i personaggi emergenti, c'è senza dubbio Robin Williams, l'attore che ci ha lasciato prematuramente, sconvolgendo l'intera comunità mondiale. Ma anche Schumacher, Giorgio Faletti, Veronica Maya, Conchita Wurst.

RICETTE EMERGENTI
Anche le ricette sono molto ricercate su Internet. Tra le più ricercate, ci sono le chiacchiere, le castagnole, la piadina romagnola, i brownies.

martedì 16 dicembre 2014

Un doodle-dipinto astratto per Kandinskij

Per il suo 148esimo compleanno Google fa un regalo magico a Kandinskij, il celebre pittore russo della pittura astratta.
I suoi dipinti sono divenuti famosi in tutto il mondo: a molti sembreranno delle semplici astrazioni di colore e forme geometriche, ma in realtà, dietro ogni opera c'è uno studio approfondito che mira a emozionare l'osservatore.
Infatti, Kandinskij pensava che ci fosse un nesso importante tra le opere d'arte e la dimensione spirituale. Ad ogni colore il pittore ha attribuito un sentimento, un'emozione, una sensazione: per esempio, il giallo rappresenta la follia e l'irrazionalità, l'arancione esprime l'energia e il movimento, il verde è quiete, il blu è profondo come il cielo.
Il doodle per Kandinskij
Il doodle di oggi si presenta come un suo dipinto: al posto delle lettere, ci sono forme e colori: la G è un cerchio scuro, le due O sono dei semi cerchi e poi le altre lettere sono forme più spigolose, ma comunque ricche di colori.
Google non poteva fare di meglio.

lunedì 15 dicembre 2014

Sanremo 2015, chi sono i 20 Big e le canzoni

Mancano meno di due mesi all'inizio del Festival di Sanremo 2015 ed ecco che il conduttore, Carlo Conti, presenta in anteprima a L'Arena di Giletti i nomi dei 20 Big in gara al prossimo Festival.
Prima dell'ufficialità erano circolati in rete diversi nomi, alcuni scontati, ma Carlo Conti ha saputo sorprendere tutti con nomi del tutto eccezionali della musica italiana, non solo di giovanissimi, ma anche di storici cantanti che hanno fatto la musica nel nostro Paese.
I nomi dei 20 Big di Sanremo 2015
Ecco l'elenco dei 20 Big con il titolo della loro unica canzone in gara:
  1. Annalisa Scarrone con Una finestra tra le stelle
  2. Malika Ayane con Adesso e più
  3. Marco Masini con Che giorno è
  4. Chiara con Straordinario
  5. Gianluca Grignani con Sogni infranti
  6. Nek con Fatti avanti amore
  7. Nina Zilli con Sola
  8. Dear Jack con Il mondo esplode
  9. Alex Britti con Un attimo importante
  10. Biggio e Mandelli (meglio noti come I soliti idioti) con Vita d'inferno
  11. Moreno con Oggi ti parlo così
  12. Bianca Atzei con Il solo al mondo
  13. Raf con Come una favola
  14. Lara Fabian con Voce
  15. Grazia di Michele e Platinette con Io sono una finestra
  16. Il volo con Grande Amore
  17. Anna Tatangelo con Libera
  18. Nesli con Buona fortuna amore
  19. Irene Grandi con Un vento senza nome
  20. Lorenzo Fragola con Siamo uguali
Non ci saranno Albano e Romina che, però, quasi sicuramente saranno tra gli ospiti più attesi: il pubblico è ansioso di rivedere insieme i due che si sono esibiti in coppia solo in Russia. 
Per ciò che concerne le vallette, si sa poco e niente.
Dovremmo attendere le prossime settimane per sapere qualcosa di più.

domenica 14 dicembre 2014

I dieci comandamenti di Roberto Benigni su Raiuno il 15 e 16 dicembre

Dopo averci deliziato con la sua analisi sui 100 canti della Divina Commedia di Dante e i 12 articoli fondamentali della Costituzione Italiana, Roberto Benigni torna in prima serata su Raiuno con un nuovo programma di due puntate nel quale analizzerà i dieci comandamenti.


La religione ci racconta che i dieci comandamenti furono consegnate da Dio a Mosè sul Monte Sinai sulle cosiddette tavole della legge, ma Benigni si soffermerà su queste 10 leggi partendo dal loro senso religioso ed estendendo il loro significato ai vari campi del sapere.
In molti affermano che quasi sicuramente toccherà temi come la politica, parlando magari del suo concittadino Matteo Renzi, e come la Mafia Capitale che in questi giorni ha travolto Roma.
Sta di fatto che si tratterà di uno spettacolo di cultura che ci insegnerà qualcosa di importante: per ora le prove e il Palastudio di Cinecittà sono blindati.
Non ci resta che aspettare l'appuntamento del 15 e 16 dicembre su Raiuno alle 21e15 e arricchirci di valori che (forse) abbiamo perso.

lunedì 1 dicembre 2014

AIDS, il servizio de Le Iene sul bugchasing

Oggi 1° dicembre 2014 si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale contro l'AIDS: lo scopo è quello di sensibilizzare sempre più le persone verso questa malattia che dal 1981 ha fatto registrare 25 milioni di vittime.
In occasione di questa Giornata di sensibilizzazione, anche il programma tv Le Iene ha realizzato un servizio sul virus HIV, presentando però un aspetto piuttosto inquietante e incredibile, il bugchasing.
Il bugchasing è un vero e proprio scambio del virus: da un lato c'è chi è positivo al virus e dall'altro c'è chi è negativo e desidera contrarre l'AIDS.
Perchè?
Solo per il piacere di fare del sesso libero, senza precauzioni, perchè sono stanchi di aver paura e di proteggersi.
La scelta di contrarre il virus è voluta sia da uomini che da donne, non solo omosessuali ma anche eterosessuali: queste persone sono disposte a contrarre una malattia che cambierà per sempre la loro vita e sicuramente non in meglio.
Chi è ammalato di AIDS sa a quali terapie va incontro, sa quanto soffre e quanto sia difficile vivere perchè basta anche un semplice raffreddore per morire; inoltre, oggi la società ha ancora paura di chi è malato di AIDS, forse a causa di uno spot andato in onda negli anni Ottanta e che spiegava in modo superficiale ed errato come avviene il contagio.


Purtroppo ancora oggi non è stato scoperto il vaccino per combattere questa malattia che si modifica continuamente.
E allora prima di desiderare una cosa così, pensateci bene perchè l'HIV non libera il sesso, ma lo condizionerà per sempre.

venerdì 28 novembre 2014

Oggi è il Black Friday: via agli acquisti di Natale

Oggi è il Black Friday.
Vi starete chiedendo cosa sia: beh, semplice, la sua traduzione è Venerdì nero ed è proprio il giorno successivo al Giorno del Ringraziamento in America, una festa molto sentita dagli Americani.
Acquisti per Natale nel Black Friday
In questa giornata tutti i più importanti negozi del mondo mettono in atto degli sconti incredibili su prodotti di ogni genere: ogni anno tanta gente decide di dormire per strada per mettersi in fila fuori dai negozi e riuscire a prendere le occasioni della giornata.
Da qualche tempo questa tendenza si è diffusa anche in Italia, grazie soprattutto al commercio online e sui siti come Amazon e Apple che offrono degli sconti incredibili.
In realtà, si tratta di una vera e propria manovra commerciale per monitorare i consumi e capire quali siano le tendenze di mercato tant'è che molti analisti finanziari e di borsa tengono d'occhio questa giornata.
E voi cosa aspettate?
Ecco dei siti dove fare acquisti per Natale, ancora per poche ore.

mercoledì 26 novembre 2014

Bosco Verticale, l'era dei grattacieli fioriti

Bosco Verticale a Milano
In questi giorni a Milano sono stati inaugurati due grattacieli importanti e innovativi, facenti parti del complesso nominato Bosco verticale.
I due grattacieli sono stati riconosciuti sin da subito i migliori grattacieli del mondo, scelti tra ben 800 grattacieli sparsi nei diversi Paesi.
Il motivo?
Si tratta di grattacieli che ospitano nei loro balconi e sulle loro terrazze alberi e piante di ogni tipo: il primo grattacielo è alto 111 metri con 24 piani, mentre il secondo è alto 78 metri e ospita 17 piani.
I due grattacieli, ideati dall'architetto Stefano Boeri, ospitano 20 mila piante e 700 alberi, la maggior parte dei quali è posta sulle terrazze.
Lo scopo è quello di ridurre l'inquinamento attraverso proprio la presenza di queste piante che catturano le polveri sottili, rilasciando ossigeno nell'ambiente circostante.
Un vero e proprio paradiso che, come ci si può immaginare, ha un costo elevato: ben 7000 euro circa al metro quadrato per appartamenti che arrivano a costare anche 1 milione di euro.
Eppure, secondo recenti dati, il 60% degli appartamenti è stato venduto.
Bosco Verticale - gli interni
Naturalmente c'è anche chi si oppone a questa continua cementificazione di Milano che si prepara ad ospitare nei prossimi mesi l'Expo 2015 che porterà nella città lombarda milioni di turisti da tutto il mondo.
Voi che ne pensate?

lunedì 24 novembre 2014

Le ballerine del Moulin Rouge nel doodle per Toulouse-Lautrec

Oggi Google sceglie di dedicare il suo scarabocchio, meglio noto come doodle, ad uno dei pittori francesi più famosi del post-Impressionismo: Henri de Toulouse-Lautrec, morto nel 1901.
E' uno dei più celebri pittori che si è soliti studiare a scuola nella storia dell'arte e che divenne famoso soprattutto per le sue opere dedicate al Moulin Rouge, alle sue ballerine e a tutto il mondo che girava intorno a Montmartre e ai bordelli parigini.
A differenza degli impressionisti, Toulouse-Lautrec iniziò a staccare i soggetti dall'ambiente circostante, a segnarli profondamente portando proprio i personaggi in primo piano, usando soprattutto come colori il blu, il verde, il rosa e il viola.
Il doodle per Toulouse-Lautrec
Ed è proprio così che lo immagina Google: per onorare il giorno del 150esimo anniversario della sua nascita, il doodle di oggi raffigura il pittore mentre disegna un abbozzo di una G che ricorda proprio quella di Google. Dietro questa immagine ci sono le ballerine di can can che ballano su uno sfondo giallo.

venerdì 14 novembre 2014

Spot Natale 2014, i video più emozionanti: quale preferite?

Natale è molto vicino e allora in tv iniziano a passare tante pubblicità relative a questa festa tanto attesa e che rende più o meno tutti buoni.
Ma in Gran Bretagna sanno fare di meglio del nostro "A Natale puoi...": nel paese britannico molti marchi sono in grado di realizzare degli spot emozionanti e che possono essere paragonati a dei mini-film, in grado di suscitare forti emozioni in pochi minuti e spesso senza usare le parole.
Spot Natale 2014 emozionanti
Quelli di quest'anno che stanno spopolando nel web sono due, quello della Sainsbury, una catena di supermercati britannici, e quello della John Lewis.

SPOT NATALE 2014 JOHN LEWIS


Protagonisti di questo spot sono un bambino e un pinguino. E' Natale e i due si divertono a guardare i cartoni animati, a fare una passeggiata nel parco, a scivolare sulla neve; ma all'improvviso al piccolo pinguino tutto questo non basta più. E così il finale è a sorpresa e lo slogan è "Regala a qualcuno il Natale che sta sognando".

SPOT NATALE 2014 SAINSBURY



Un altro spot molto carino è quello realizzato da Sainsbury, una catena di supermercati britannici.
Qui lo scenario è differente: ci troviamo nella guerra del 1914 ed è la Vigilia di Natale. Entrambe le fazioni opposte iniziano a cantare il famoso canto natalizio "Silent night": sarà proprio la musica ad unire i due eserciti opposti con un finale che vi farà sicuramente emozionare. Lo slogan è "Natale è condivisione".

Quale preferite?
Lasciate un commento in basso.

giovedì 13 novembre 2014

Le Iene, il servizio sul Brasile e il crack

Il programma tv Le Iene è famoso per i suoi servizi insoliti e difficili da trovare nella tv di oggi.
Nell'ultima puntata del programma è andato in onda un servizio dal titolo Crackolandia: con questo termine si è voluto indicare un Paese in cui il crack, una delle droghe più pericolose al mondo, ha subito un aumento notevole delle vendite, pari all'80%.
Una vittima brasiliana del crack
Proprio a Rio de Janeiro ci sono 20 mila uomini e donne (e anche molti giovani) dipendenti dal crack.
Il crack si ottiene con alcuni processi chimici dalla cocaina e lo si fuma attraverso delle pipe. In realtà, esso si presenta come una pietra, la pietra della morte, che col calore si trasforma in fumo.
Sebbene i suoi effetti da sballo (o La onda come la chiamano i brasiliani) durino solo 5 minuti, sono gli effetti sulla salute ad essere più devastanti: i denti cadono, la pelle diviene secca, gli occhi diventano gialli e si vive in uno stato catatonico di assoluta dipendenza da questa droga.
Il crack è molto diffuso anche perchè lo si vende a circa un euro a pietra: a farne le spese sono anche molte donne in gravidanza e molti bambini.
Proprio le donne usano il loro corpo per procurarsi i soldi utili ad acquistare il crack: hanno rapporti non protetti, finiscono per contrarre la sifilide e l'Aids e danno alla luce bambini che nascono già tossicodipendenti o morti.
Per combattere questa piaga c'è la UPP, l'unita di Polizia Pacificatrice, e anche la Polizia Militare che giorno e notte si muove nelle favelas per sequestrare chili e chili di droga di ogni tipo.
Un servizio che ci ha fatto capire qual è il vero Brasile: non solo quello delle spiagge, del Carnevale, del sole e della samba, ma anche quello della povertà, della droga e della disperazione.

domenica 9 novembre 2014

Un doodle-video per i 25 anni della caduta del Muro di Berlino

Forse Google non poteva fare di meglio: oggi, 9 Novembre 2014, si celebra il 25esimo anniversario dalla caduta del Muro di Berlino, avvenuta il 9 Novembre del 1989.
Quel giorno è rimasto nella memoria di tutti come il giorno in cui finalmente la capitale della Germania smise di essere divisa in due parti e separata da questo muro, costruito nel lontano 1961 e con una lunghezza di 155 chilometri.
Il doodle-video per i 25 anni della caduta del Muro di Berlino
Oggi, perciò Google regala un doodle speciale a questo anniversario, trasformando il suo solito logo in un doodle-video che attraverso immagini e filmati fa rivivere quel momento e mostra alcuni pezzi di muro conservati in tantissime importanti città del mondo.
Il video si conclude con il logo Google, ma al posto di una delle due O c'è il simbolo della pace.

venerdì 7 novembre 2014

Expo 2015, lo spot con la voce di Antonio Albanese

In questi giorni sta passando in tv uno spot davvero carino: sin dall'inizio avevo capito benissimo che facesse riferimento all'Expo 2015 che si svolgerà a Milano dal 1° Maggio al 31 Ottobre in quanto protagonista dello spot è proprio il cibo.

Lo spot per Expo 2015
In effetti questo evento è completamente dedicato all'alimentazione: nel video il cibo viene visto in tutte le sue sfaccettature e a raccontarlo è Antonio Albanese che ci mette la sua voce.
Le immagini fanno il resto e inducono a soffermarci sull'importanza del cibo oggi, invitandoci a sprecare di meno e a far sì che tutti abbiano da mangiare.


"Il cibo è fame, il cibo è dolce e amaro, il cibo è ricco e povero, il cibo è scoperta, è viaggio, il cibo è colore, il cibo è gioia, il cibo è terra e mare, il cibo è scambio, il cibo è denaro, il cibo è spreco, il cibo è acqua, il cibo è Nord e Sud, il cibo è Est e Ovest, il cibo è fast e slow, il cibo è casa e strada, il cibo è gioco e lavoro, il cibo è festa, il cibo è moda, il cibo è presente e futuro, il cibo è mio, il cibo è tuo, il cibo è di tutti perchè il cibo è vita."

Whatsapp, come disattivare la doppia spunta blu

Solo ieri Whatsapp ha rilasciato il nuovo aggiornamento che prevede una terza possibilità per i messaggi, ovvero la doppia spunta blu.
Come disattivare la doppia spunta blu di Whatsapp
Da ieri, infatti, oltre alla singola spunta grigia che indicava il messaggio inviato e alla doppia spunta grigia per il messaggio consegnato, gli utenti di Whatsapp avranno la doppia spunta di colore blu: questo ulteriore segno sta ad indicare che il messaggio è stato letto dal nostro destinatario.
Si è scatenato perciò una vera e propria protesta tra gli utenti che vedono violata la loro privacy con questo tipo di notifica.
E c'è già chi sperimenta alcuni modi per disattivare la doppia spunta blu. Vediamo quali sono:
  • quando vi arriva un messaggio su Whatsapp, attivate la modalità aereo, entrate nell'app, leggete il messaggio e una volta finito, riattivate la connessione dati. In questo modo il vostro mittente non saprà che avrete letto il suo messaggio;
  • per i possessori di iPhone c'è un altro trucchetto: andate in Impostazioni, Whatsapp e su Notifiche, qui spuntate l'opzione Vedi in Blocco Schermo. Così facendo avrete modo di vedere i messaggi in anteprima senza far sapere a chi ve li ha mandati che li avete letti.

lunedì 3 novembre 2014

Horror House McHamey Manor, la più atroce e reale

In America, a San Diego, c'è una delle più terribili e spaventose attrazioni horror del mondo: è la Horror House McHamey Manor.
Ad oggi non si sa precisamente quale sia la sua ubicazione; ciò che è certo è che è considerata, da chi ha avuto la fortuna (o sfortuna) di parteciparvi, la più atroce e reale casa dell'orrore.
Già dal suo sito vi potrete fare un'idea di cosa si tratta e comunque non è un'esperienza per tutti.
Horror House McKamey Manor
Innanzitutto, possono partecipare solo i giovani con un'età superiore ai 21 anni e non basta solo acquistare il biglietto: si entra nella Horror House solo su prenotazione e se si viene scelti dalla proprietà.
Prima di entrare è necessario firmare una liberatoria con la quale si lascia la piena libertà agli attori di far ciò che vogliono su di voi, anche strapparmi e distruggervi i vestiti (è consigliato non indossare capi di valore).
Inoltre, è vietato l'ingresso a chi ha problemi di cuore e di salute in generale, alle persone claustrofobiche e facilmente impressionabili.
Horror House McKamey Manor
Ma perchè tutte queste raccomandazioni?
Beh, perchè lì dentro può davvero accadere di tutto.
Innanzitutto, si entra in due per volta e ci sono due percorsi di durata differente, quello da 4 ore e quello da 7 ore (che mai nessuno è riuscito a completare).
Dentro la Horror House subirete le peggiori torture sia fisiche che psicologiche: potrete essere bendati, rinchiusi in una bara o in una cella frigorifera, potrete essere ricoperti di sangue, vomito, escrementi e animali di ogni tipo, oltre ad essere continuamente spaventati da rumori assordanti e da attori in costumi che li rendono reali.
Guardate il video per farvi un'idea:


Che ve ne pare?
Fate presto perchè finora ci sono 20 mila persone in lista d'attesa che attendono come voi di essere contattate.

Eutanasia, Brittany Maynard si è suicidata

Negli ultimi giorni i notiziari di tutto il mondo aveva riportato a galla il tema dell'eutanasia: tutto questo perchè una giovane americana, Brittany Maynard, aveva postato un video nel quale spiegava le ragioni per cui aveva scelto la dolce morte per dire addio a questa vita e per porre fine alle sofferenze.
Brittany aveva scoperto solo ad Aprile di avere un tumore maligno al cervello che le lasciava solo sei mesi di vita.
Nonostante si fosse sottoposta a diverse operazioni e cure, niente era cambiato; e così la giovane 29enne ha scelto di rivolgersi ad un'associazione a favore dell'eutanasia che le hanno fornito i farmaci per andarsene con dignità.


Il 30 ottobre sembrava che Brittany ci avesse ripensato, ma invece il primo Novembre ha salutato tutti e se ne è andata via per sempre, con serenità.

martedì 28 ottobre 2014

Doodle per Jonas Salk e il suo vaccino contro la poliomelite


Oggi Google torna a deliziarci con un doodle particolare, statico, ma importante. 
Il doodle di oggi è dedicato a Jonas Salk: il suo nome è collegato al vaccino contro la poliomelite.
Doodle per Jonas Salk
Fu lui a realizzarlo per la prima volta e questo lo rese un uomo importante in tutta la storia statunitense (verso la fine della sua vita si dedicò alla realizzazione di un vaccino contro l'AIDS).

Fino al 1955 la poliomelite era considerata il male peggiore: solo nel 1952 ci furono all'incirca 58 mila casi, morirono più di 3 mila persone e 21 mila restarono paralizzati in modo lieve o totale.
Era una malattia che colpiva maggiormente i bambini, rendendoli invalidi per tutta la vita.
Ed  è per questo che il doodle di oggi raffigura il dottor Jonas Salk attorniato da bambini felici e sorridenti e uno di loro tiene tra le mani un cartello su cui c'è scritto "Thank you, Dr Salk!".

giovedì 23 ottobre 2014

Elena Ceste è morta, il corpo ritrovato è il suo

Elena Ceste è morta: arriva questa mattina la conferma dall'analisi del Dna sul corpo ritrovato nel fiume Tanaro, a pochi km di distanza dall'abitazione della donna.
Il confronto del Dna dello scheletro con quello di Elena Ceste ha dato esito positivo: si tratta del suo corpo.
Una prima conferma era già venuta dall'arcata dentale che corrispondeva con quella della donna la quale avrebbe compiuto 38 anni il 25 ottobre.
Adesso si aspetta l'autopsia per capire quali possano essere le cause della morte:
  • una prima ipotesi è quella della morte accidentale: la donna può essere caduta tra i rovi e aver trovato la morte senza poter chiedere aiuto;
  • la seconda ipotesi è quella del suicidio: stando alle parole del marito, la donna gli avrebbe rivelato di essere agitata per un ricatto da parte di alcuni uomini, probabilmente in stretta correlazione con i possibili video a luci rosse che la vedevano protagonista;
  • la terza e ultima ipotesi è quella dell'omicidio.
La stranezza legata a questa conferma è che più volte nel corso di questi 9 mesi quel canale è stato controllato, ma mai niente è stato ritrovato.
La risposta arriverà nei prossimi giorni.

Sweetie, la bimba virtuale contro la pedofilia

La pedofilia è considerata uno dei mali del secolo, forse il peggiore visto che ha come vittime i bambini, di ogni età, sesso e nazionalità.
Oggi, con l'avvento di Internet e la possibilità di comunicare con chiunque in modo più facile, la pedofilia ha messo le sue radici anche online: sono tantissimi i pedofili in rete che guardano foto e video di bambini e bambine e conversano con loro, arrivando anche a fare del sesso via web.
Per combattere la pedofilia l'associazione Terre des Hommes ha realizzato una bambina virtuale: si chiama Sweetie, ha 10 anni ed è filippina.
Sweetie, la bambina virtuale
I tratti del suo volto sono stati ottenuti tenendo presente quelli di migliaia di bambini e bambine che ogni giorno vengono ricercati su Internet dai pedofili: questi bambini si collegano da casa, dagli Internet cafè o dai covi della schiavitù dove vengono tenuti rinchiusi per questo scopo.
Nelle poche ore trascorse dalla creazione del suo account alla sua cancellazione, Sweetie è stata contattata da migliaia di uomini che le hanno spesso chiesto di spogliarsi.
D'altronde i numeri parlano chiaro: sono 750 mila gli adulti che ogni 24 ore si siedono di fronte al pc e cercano bambini e bambine per il sesso.
Sweetie è riuscita nel suo intento: ne ha portato uno in tribunale a Brisbane, in Australia, il quale è stato condannato a 2 anni di reclusione per aver indotto un minore a compiere atti sessuali.


Le Iene, Gasparri bullo con una fan di Fedez

Dopo la triste vicenda di Napoli in cui un ragazzo di 24 anni ha lacerato l'intestino di un ragazzino di 14 anni con l'aria compressa, arriva un'altra notizia di bullismo: il fatto strano è che il bullo è Gasparri, attuale vice presidente del Senato.
Il tutto si è verificato su Twitter: Gasparri aveva soprannominato il cantante Fedez con l'hashtag #cosodipinto e a difesa del cantante si era schierata una ragazzina di 13 anni che aveva scritto


Da qui la risposta estremamente offensiva di Gasparri


Proprio lui che fino a qualche giorno fa si era schierato contro il bullismo e a favore della tutela dei minori.
E così ieri Nadia Toffa ha incontrato la ragazzina che ha rivelato di esser stata, proprio negli anni passati, vittima di bullismo a scuola e insultata con soprannomi come balena e Peppa Pig.
Nel corso del servizio è stato intervistato anche Giuliano Ferrara che ha rivelato di esser stato deriso anche lui in passato, ma ha consigliato a tutti gli adolescenti che subiscono questa violenza verbale di fregarsene e di continuare a credere in ciò che si è  e si sa fare: i bulli sono forti con chi si lascia sopraffare dai loro insulti, ma perdono la loro potenza di fronte ad uno che si lascia scivolare addosso le loro parole e continua dritto per la sua strada.

mercoledì 22 ottobre 2014

Home di Naughty Boy, testo e video, il mondo visto con gli occhi di un cane

Home di Naughty Boy
Oggi realizzare un videoclip per una canzone è diventato quasi un'arte: negli ultimi anni sono stati tantissimi i video che hanno saputo emozionare, colpire e anche far discutere.
D'altronde, si cerca di attirare l'attenzione sulla propria canzone anche con le immagini e con il video, per l'appunto.
Stavolta, però, il processo è stato contrario: ho apprezzato questo brano, Home di Naught Boy, dal suo ascolto in radio e solo dopo mi sono innamorata del video che mi ha fatto emozionare sul finale.
Mi sono emozionata perchè amo gli animali e i cani in modo particolare e l'originalità di questo video sta nel farci vedere il mondo con gli occhi di un cane.
Non si tratta, però, di un cane qualsiasi, ma di uno che si è perso, ha perso il suo padrone e che fugge da un stand fotografico e attraversa un'intera città per ritrovarlo tra i senzatetto.
Di seguito il video e il testo di Home:


HOME
Red door ends the driveway on the street where we met 
I take the thousand memories on the road we meet 
So we never forget 
It's been a good year, would be a long day 
Before we lay our heads down to rest 
And if those tears come rolling down, I'll pull you close to me 
So you will back there again 

Won't be a long time, time 
Won't be a long time 
Won't be a long time 
Till we get back home 
Till we get back home 
Till we get back home 
Till we get back home 
Till we get back home 
Till we get back home 

We've had good times, it's been real love 
And I know it's hard to move on! 
But the place you're send in the things we're left 
It's when we're together, we're home 

Won't be a long time, time 
Won't be a long time 
Won't be a long time 
Till we get back home 
Till we get back home 
Till we get back home 
Till we get back home 
Till we get back home 
Till we get back home

giovedì 16 ottobre 2014

Virus Ebola a Le Iene: l'Italia è pronta?

Vittima Ebola
Nel corso della puntata di ieri de Le Iene c'è stato il servizio di Nadia Toffa sul virus Ebola di cui tanto si sta parlando in questi mesi.
Sappiamo tutti che si tratta di un virus molto pericoloso per l'uomo, che causa una febbre emorragica, ovvero il sanguinamento degli organi interni, e porta in breve tempo alla morte (guarda la foto della prima vittima).
Il virus è stato scoperto nel 1976 in Congo e qui provocò nel corso di quella prima epidemia 280 morti; successivamente si è diffusa in altri Paesi, come il Sudan e il Gabon, ma l'epidemia che stiamo affrontando oggi ha origine dalla Guinea, dalla Sierra Leone e dalla Liberia, nazioni in cui la gente si muove di più e non vive in piccoli villaggi.
Sta di fatto che il numero di casi di contagio e di morti è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi mesi:
Grafico casi di contagio e morti per virus Ebola
Il virus ha origine da un pipistrello della frutta che vive nelle foreste africane e che è portatore del virus, ma come è riuscito il virus a passare dall'animale all'uomo?
Secondo il prof. Massimo Galli ci sono tre modi perchè questo avvenga:
  • mangiare il pipistrello o macellarlo: è uno degli alimenti delle popolazioni africane e il contagio può essere avvenuto semplicemente attraverso il contatto con il sangue dell'animale macellato;
  • mangiare la frutta che presenta gli escrementi del pipistrello;
  • mangiare animali infettati, come le antilopi, i gorilla o gli scimpanzè.
Quella che stiamo vivendo ha, però, avuto origine da una trasmissione umana che dall'Africa si è poi diffusa in tutto il mondo: negli Stati Uniti con Thomas Duncan, in Spagna con l'infermiera e ora anche in Germania con il funzionario dell'Onu.
E l'Italia è pronta? 
Dovrebbe esserlo, secondo quanto ha riferito la Lorenzin in merito all'aumento del numero dei medici negli aeroporti di Fiumicino e Malpensa, ma, si sa, è meglio non dare nulla per certo.

mercoledì 15 ottobre 2014

Halloween, trucco da Calavera (Sugar Skull)

Trucco Calavera (Sugar Skull)
Siete pronti per Halloween?
Manca davvero poco e soprattutto le ragazze iniziano a ricercare qualche trucco o abito da indossare per la notte di Halloween.
Se siete stufe dei soliti trucchi da fantasma, zombie, sposa cadavere o vampira, quest'anno c'è un nuovo trucco che potete provare e che sicuramente vi metterà al centro dell'attenzione: si tratta del trucco Calavera o meglio Sugar Skull.
La calavera è il termine spagnolo che indica il teschio ed è uno dei regali più diffusi in Messico nel giorno di Halloween: si tratta di forme di teschio realizzati con lo zucchero, aromatizzati con vaniglia, e con delle linee di tintura vegetale, solitamente di colore blu, verde, giallo o rosso. Sulla fronte c'è scritto il nome della persona e solitamente vengono conservati per un po' di giorni per poi essere mangiati.
Di seguito ecco come realizzare il trucco:


Se volete provare il trucco da zombie di The Walking Dead cliccate qui.

martedì 14 ottobre 2014

Il doodle per Hannah Arendt, chi è?

Oggi Google torna a trasformarsi per rendere omaggio ad Hannah Arendt nel giorno del suo 108° anniversario della nascita.

Hannah Arendt nel doodle di oggi

Ma chi è  Hannah Arendt?

E' stata una scrittrice, storica e filosofa tedesca che, a causa delle sue origini ebraiche, perse la cittadinanza tedesca nel 1937 per ottenere nel 1951 quella statunitense.
Il suo nome è famoso soprattutto per due opere importanti da lei scritte e che hanno come fulcro il totalitarismo: uno è La banalità del male e l'altro è Le origini del totalitarismo.
Nel primo la Arendt parla di come spesso le persone banali siano quelle capaci di far del male agli altri: nel suo scritto afferma che proprio l'assenza di radici, di memoria e il non ritornare sulle proprie azioni trasforma un uomo qualsiasi in un distruttore, proprio come è accaduto con Hitler e il nazismo.
Nel secondo la Arendt mette a confronto due regimi, il nazismo e lo stalinismo, per stabilire le connessioni con l'antisemitismo e si sofferma maggiormente su temi come l'uso del terrore da parte di questi regimi totalitari e la riduzione dell'uomo ad una macchina per dominarlo totalmente.
Una donna che, attraverso le sue opere, ha saputo scattare una fotografia di quel periodo così tragico della nostra storia e che nel doodle di oggi ci appare sorridente e soddisfatta, mentre ancora una volta è intenta a scrivere con la sua penna, attorniata di libri e fogli bianchi.

mercoledì 8 ottobre 2014

Ebola, l'immagine della prima vittima zombie

Gli effetti del virus Ebola
Nelle ultime settimane è scoppiato il caso Ebola che sta allarmando davvero tutto il pianeta.
L'Ebola è un virus molto pericoloso che presenta diversa sintomi, come vomito, diarrea ed emorragie sia interne che esterne.
Dopo la notizia del primo caso di vittima di Ebola negli Stati Uniti, adesso il virus è arrivato anche in Europa, precisamente in Spagna dove tre persone sono risultate infette.
Ma tutto è partito dalla Liberia: qui ci sono state diverse vittime e solo negli ultimi giorni è stata diffusa la prima immagine di una delle vittime che (pare) si sia risvegliata, nonostante fosse data per morta.
Si parla così di zombie e cose del genere, ma naturalmente tutto è da vedere.
Il governo liberiano ha persino accusato gli Stati Uniti di aver diffuso questa forma più evoluta del virus per testarla come arma biologica per le guerre future, ma che il controllo del contagio sia sfuggito ai medici.
Certo è che la vittima americana, Thomas Eric Duncan, liberiano, nel suo viaggio di ritorno dalla Liberia a Dallas, in Texas, è entrato in contatto con un numero imprecisato di persone; inoltre, bisogna aggiungere che nonostante si sia presentato in ospedale perchè non stava bene, i dottori lo hanno rimandato a casa, non riconoscendo i sintomi del virus.
Quello che si sa  è che il virus Ebola potrebbe contagiare in soli 2 mesi 5 milioni di persone in tutto il mondo.
E allora, aldilà della minaccia zombie, è opportuno prestare la massima attenzione.

lunedì 6 ottobre 2014

Il doodle con il Moai per Thor Heyerdahl

Dopo giorni di digiuno, Google torna a stupirci con i suoi doodle originali: quello di oggi 5 ottobre 2014 è dedicato a Thor Heyerdahl.
Thor Heyerdahl è stato principalmente un antropologo ed esploratore norvegese e nella data di oggi si festeggia il 100esimo anniversario della sua nascita.
La sua fama è legata non solo alle numerose scoperte che ha fatto riguardo alle popolazioni del passato, soprattutto quelle amerinde, ma anche al suo coraggio di intraprendere lunghi viaggi per mare a bordo di imbarcazioni rudimentali, fatti principalmente di papiro o giunco, un po' come quelle usate dagli antichi Egizi.
Tra le sue tante scoperte c'è quella legata all'isola di Pasqua: qui Heyerdahl studiò le celebri statue presenti sull'isola, i Moai, e scoprì che essi erano più grandi di quanto si credesse fino ad allora: parte del loro busto era sepolto sotto la terra e pare che avessero anche un copricapo in pietra rossa.
Il doodle dedicato a Heyerdahl
E proprio in merito a questa spedizione Google oggi ha dedicato il suo doodle a quest'uomo: nel doodle di oggi si vedono infatti indigeni su un'imbarcazione di fortuna di quelle usate da Heyerdahl mentre solcano il mare.
Al posto della L del logo c'è proprio il Moai, prima solo la testa e poi viene mostrato tutto il suo corpo sepolto sotto terra.

Report, la pizza napoletana è cancerogena, ecco perchè

Pizza napoletana
Nella puntata del 5 ottobre 2014 di Report si è parlato di uno dei prodotti italiani più famosi e copiati nel mondo, la pizza napoletana.
La pizza è amata davvero da tutti e solo in Italia sono ben 2 milioni le pizze sfornate ogni giorno; eppure questo prodotto così buono nasconde dei segreti.
Nel corso del servizio di Report sono stati elencati i principali problemi:
  • il fumo nero: molto spesso, durante la cottura della pizza, nel forno a legna si vede un fumo nero. Quello è il fumo della combustione che contiene elementi molto dannosi per la salute. Il consiglio è quello di accendere il forno e di aspettare che quel fumo svanisca prima di procedere con la cottura delle pizze;
  • le croste nere: quante volte vi è capitato di ricevere una pizza più che bruciata? Beh, se sotto la pizza ci sono delle crosticine nere, sappiate che ciò non fa bene alla salute. Quelli sono residui di precedenti cotture che andrebbero rimossi prima di cuocere altre pizze. Il problema è che nella maggior parte delle pizzerie la pulizia del forno a legna avviene una volta al giorno, in altri molto più raramente. In quelle croste, da analisi di laboratorio, sono stati rinvenuti idrocarburi, come il benzo(a)pirene, quasi come se stessimo in coda in autostrada e respirassimo i fumi dell'autovettura che ci sta davanti;
  • le scatole per la pizza: ne esistono di tre tipi, ma solo quella in pura cellulosa di colore bianco è la migliore per gli alimenti. In circolazione ritroviamo soprattutto le scatole riciclate che contengono al loro interno inchiostri e altri materiali, derivanti dal riciclo di prodotti già usati, e che con i 90° della pizza appena sfornata non fanno sicuramente bene al nostro organismo;
  • infine, per una pizza più facile da digerire optate per quella con più ore di lievitazione, dalle 24 alle 48 ore: solo così potrete andare a letto senza sentirvi troppo pesanti.

domenica 28 settembre 2014

Italy in a day, una foto dell'Italia di oggi

Italy in a day
Il 26 ottobre 2013 tutti gli Italiani sono stati invitati a partecipare ad un film collettivo dal titolo Italy in a day.
Ognuno di loro ha filmato quello che stava vivendo in quella giornata, alcuni hanno anche risposto a domande riguardanti la cosa più importante, ciò che amano e ciò di cui hanno paura; il risultato è stato un numero irragionevole di video (più di 44 mila) che hanno permesso di dar vita ad un progetto, diretto da Gabriele Salvatores.
Il regista italiano si è ispirato ad un progetto simile, Life in a day, diretto da Ridley Scott e che ha riguardato gli Stati Uniti d'America.
Il 27 settembre 2014 la Rai ha mandato in onda questo meraviglioso documentario: un mix di emozioni, paure, sorrisi, sogni e riflessioni su ciò che l'Italia è adesso; immagini spettacolari arrivano anche dallo spazio, da Luca Parmitano che dalla Stazione Spaziale mostra il nostro magnifico pianeta.
Ognuno dei protagonisti di questo docu-film ha voluto condividere le proprie emozioni e riflessioni con gli altri: questo mix di situazioni è riuscito a far ridere, sorridere, ma anche piangere e riflettere.
 
 
Come ha detto uno dei tanti giovani protagonisti, Italy in a day è un vero e proprio spaccato sull'Italia del 2013 e quando fra 10, 20 o 50 anni i nostri figli e nipoti lo rivedranno, sicuramente diranno che eravamo arretrati, che usavamo ancora lo spazzolino per lavarci i denti e altro ancora.
Ma eravamo noi, pronti a combattere, ad affrontare una situazione difficile come quella odierna, ma, nonostante tutto, desiderosi di restare nel nostro Paese e di aiutarlo a rinascere.

giovedì 25 settembre 2014

Le Iene, intervista a Sasà, il guru di Mykonos

Il programma di Italia Uno, Le Iene, è sempre in grado di stupirci presentandoci servizi su situazioni a noi sconosciute, come quella presentata ieri da Enrico Lucci che è volato in Grecia, precisamente a Mykonos, per farci conoscere Sasà.
Enrico Lucci e Sasà a Mykonos
In quest'isola greca, ricca di bellezze naturali e anche storiche, molti giovani italiani vanno in vacanza perchè c'è un posto, il Tropicana Club, dove regna la più totale libertà: si va lì per bere, magari anche drogarsi, ma soprattutto per far l'amore in spiaggia con la prima/il primo che ci è passato davanti e passeggiare nudi.
E' impressionante con quanta facilità e leggerezza questi ragazzi si lasciano andare davanti agli occhi di tutti; così come inconcepibile è l'idea che questi giovani hanno di Sasà, soprannominato l'artista con l'elefante.
Questo soprannome deriva dal fatto che Sasà, il guru di Mykonos, si muove sull'isola indossando semplicemente uno slip con una lunga proboscide davanti adibita a contenitore.
Alle telecamere de Le Iene Sasà ha rivelato di essere un ex poliziotto, cacciato dall'arma per aver picchiato un omosessuale, e di essere anche un credente che spesso va a fare pellegrinaggio a Medjugorje e a Lourdes.
In realtà, Sasà (o Salvatore, come lo si vuol chiamare) fa la parte del guru e del latin lover semplicemente per lavoro perchè quest'attività gli frutta 200 mila euro al giorno.

Se vuoi vedere il video, clicca qui
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