domenica 28 luglio 2013

Pescaturismo a Taranto

fonte: elisacarriero.blogspot.it
Taranto è soprannominata "la città dei due mari" e in effetti il mare è una risorsa importante per la città jonica.
Tra le tante iniziative legate al mare e alla pesca, c'è quella della pescaturismo.
Si tratta di un'iniziativa di alcuni giovani pescatori tarantini che unisce la passione per la pesca alla cucina pugliese, ricca di tradizioni e sapori unici.
Si esce in mare a bordo di un peschereccio, il SS. Crocifisso e si raggiungono le isole Cheradi, dopo esser passati sotto il ponte Girevole, simbolo della città.
Una volta raggiunto il mare aperto, si gettano le reti e si ritorna dopo circa 2 ore per raccogliere il frutto di questa battuta di pesca.
L'iniziativa permette così di osservare da vicino l'attività della pesca e inoltre permette anche di consumare un'ottima cena a base di pesce a bordo.
Il menù prevede antipasto, primo, frittura mista, frutta e gelato.
Il costo è di 35 euro a persona (scende a 30€ a Maggio e Giugno).
L'imbarco avviene presso la Discesa Vasto, nel Borgo antico della città, e la durata è di circa 5 ore.
Per qualsiasi contatto c'è la pagina Facebook Pescaturismo o il sito dove trovate i contatti telefonici degli organizzatori.
Una visita della città di Taranto dal mare, da dove la città appare ancora più bella.

venerdì 26 luglio 2013

Malala, simbolo della lotta per il diritto all'istruzione

Qualche settimana fa una ragazzina di 16 anni ha parlato all'Onu di fronte a tantissimi leader mondiali.
Lei è Malala Yousafzai ed  è una ragazzina pakistana vittima della violenza dei talebani e la più giovane candidata al Premio Nobel per la Pace.


Lo scorso 9 Ottobre Malala era sull'autobus che l'avrebbe riportata a casa dopo una giornata di scuola.
Era insieme ad altre sue due amiche quando un commando armato talebano le ha sparato, ferendola gravemente alla testa e al collo.
Il motivo per cui i terroristi le hanno fatto del male è perchè vedono in lei un simbolo di oscenità, ma in realtà Malala oggi rappresenta un simbolo di lotta per tutte quelle donne pakistane e non solo che vogliono combattere per il loro diritto allo studio e all'istruzione e per sconfiggere l'oscurantismo criminale degli integralisti.
Oggi Malala vive a Londra e si è sottoposta a diversi interventi chirurgici: il suo sogno è quello di diventare una dottoressa, ma nel frattempo non si stanca di far sentire la sua voce per dar voce a tutte quelle ragazze che sono vittima dei poteri politici e religiosi che commettono crimini in nome del maschilismo più assoluto.


In un documentario di Lucia Goracci, intitolato "Le bambine non vanno a scuola" , si racconta la storia di Malala e delle sue compagne, miracolosamente sopravvissute all'attentato del 9 Ottobre, e si parla anche di chi non ce l'ha fatta: non solo studentesse, ma anche insegnanti e presidi.


Oggi tutte quelle donne vivono nella paura, ma nonostante questo continuano ad andare a scuola per raggiungere quell'emancipazione che si meritano e per combattere l'ignoranza e la sottomissione.
Perchè l'istruzione è vita e come ha detto la stessa Malala
"Se lasciassimo che la paura prenda il sopravvento, che aiuto potremmo dare alle future generazioni?".

giovedì 25 luglio 2013

Parodia di Blurred Lines: video e testo

Quando è uscito in radio e soprattutto sul web, Blurred Lines, il singolo di Robin Thicke, ha subito fatto parlare di sè, in particolare per l'uso della donna come oggetto nel video della canzone.
Dopo di lui anche Justin Timberlake ha seguito la stessa strada e con il brano Tunnel Vision ha mostrato donne completamente nude che danzano sulle note della canzone.
E così, per rispondere al video di Blurred Lines, un gruppo di burlesque di Seattle, i Mod Carousel, ha realizzato un video parodia in cui le donne svestite sono state sostituite da uomini oggetto delle attenzioni e delle provocazioni delle tre protagoniste femminili: Caela Bailey, Sydni Deveraux e Dalisha Phillips.
Nella descrizione al di sotto del video si legge l'intento della parodia:

"It's our opinion that most attempts to show female objectification in the media by swapping the genders serve more to ridicule the male body than to highlight the extent to which women get objectified and do everyone a disservice. We made this video specifically to show a spectrum of sexuality as well as present both women and men in a positive light, one where objectifying men is more than alright and where women can be strong and sexy without negative repercussions."

Un modo per farci aprire gli occhi e per farci capire che l'unica possibilità non è quella della donna svampita e docile e dell'uomo virile, ma ce ne sono tante altre.
Ecco il video e il testo della parodia di Blurred Lines:


BLURRED LINES
Everybody get up
Everybody get up
Hey, hey, hey
Hey, hey, hey
Hey, hey, hey

If you can't hear what I'm trying to say
If you can't read from the same page
Maybe I'm going deaf,
Maybe I'm going blind
Maybe I'm out of my mind

OK now she was close, tried to domesticate you
But you're an animal, baby it's in your nature
Just let me liberate you
Hey, hey, hey
You don't need no papers
Hey, hey, hey
That woman's not your maker

And that's why I'm gon' take a good boy
I know you want it
I know you want it
I know you want it
You're a good boy
Can't let it get past me
You're just so manly
Talk about getting blasted
I hate these blurred lines
I know you want it
I know you want it
I know you want it
But you're a good boy
The way you grab me
Must wanna get nasty
Go ahead, get at me

What do they make dreams for
When you got them jeans on
What do we need steam for
You the hottest dick in this place
I feel so lucky
Hey, hey, hey
You wanna hug me
Hey, hey, hey
What rhymes with hug me?
Hey, hey, hey

OK now she was close, tried to domesticate you
But you're an animal, baby it's in your nature
Just let me liberate you
Hey, hey, hey
You don't need no papers
Hey, hey, hey
That woman's not your maker
Hey, hey, hey

And that's why I'm gon' take a good boy
I know you want it
I know you want it
I know you want it
You're a good boy
Can't let it get past me
You're just so manly
Talk about getting blasted
I hate these blurred lines
I know you want it
I hate them lines
I know you want it
I hate them lines
I know you want it
But you're a good boy
The way you grab me
Must wanna get nasty
Go ahead, get at me

[Dalisha]
Imma go ahead and ask you
You wanna be the one I back this ass into
Yo, from Boardwalk to Park Avenue
Yea I can get w/any dick but they ain't thick as you
So hit me up when ya pass through
To get this big ol' booty and some attitude
Chew a dude up for breakfast like a cannibal
Cause imma on to the next babe radical
In a hunna milli years not dare would I
Be a nigga suga mama or that chic on the side
Nothin like ya last bitch
And yea I walk with a switch
Got my own car, hair, and apartment
So just watch me and wait for
Me to choose a man to mate
Not many boys can refuse this shhhhhh
They all be tryin to hit
And I be all like PSHHHHHHH!


Shake the vibe, get down, get up
Do it like it hurt, like it hurt
What you don't like work?


Baby can you breathe? I got this from Jamaica
It always works for me Dakota to Decatur, uh huh
No more pretending
Hey, hey, hey
Cause now you winning
Hey, hey, hey
Here's our beginning

I always wanted a good boy
I know you want it
I know you want it
I know you want it
You're a good boy
Can't let it get past me
You're just so manly
Talk about getting blasted
I hate these blurred lines
I know you want it
I know you want it
I know you want it
But you're a good boy
The way you grab me
Must wanna get nasty
Go ahead, get at me

Everybody get up
Everybody get up
Hey, hey, hey
Hey, hey, hey
Hey, hey, hey

Il Royal Baby si chiama George Alexander Louis

L'attesa è finita: il Royal Baby ha finalmente un nome, anzi non uno, ma tre.
Possono sembrare tanti, ma sono meno del normale.
Il Royal Baby si chiama George Alexander Louis.
L'annuncio è arrivato nella serata di ieri e nonostante i 3 nomi, il principe di Cambridge sarà noto al mondo come il principe George.
Ma perchè questi 3 nomi?
Il nome George è stato il nome di 6 sovrani britannici, ma soprattutto è stato il nome del padre della regina Elisabetta II.
Alexander, invece, deriva da Alexandra, il secondo nome della Regina e Louis è il secondo nome del padre, di William.
Anche la scelta del nome avvicina la coppia sempre più alla normalità.
Nel frattempo, i due si ritagliano un po' di privacy, lontano dai riflettori, in modo da rendersi conto di come la loro vita dal 22 Luglio sia cambiata.

mercoledì 24 luglio 2013

La notte della Taranta il 27 Luglio a Taranto

Un grande appuntamento vedrà protagonista la città di Taranto il prossimo 27 Luglio: la notte della Taranta.
La manifestazione salentina che sta conquistando tutti, non solo l'Italia, ma il mondo intero (qualche settimana fa ha registrato il sold out a New York) sbarca nella città jonica, che in questi ultimi tempi è stata troppo spesso distrutta e denigrata dai giornali e dalla cronaca legata allo stabilimento Ilva.
Proprio sulla linea anche della campagna nazionale "Questa è Taranto" che ha portato un'altra faccia di Taranto in giro per l'Italia, l'evento dedicato alla musica, protagonista assoluta del Salento, arriva anche nella città dei due mari.
L'evento si svolgerà presso la Rotonda del Lungomare con ingresso libero: ad aprire il concerto sarà il Gruppo di Ricerca Popolare, originario di Ginosa, in provincia di Taranto.
A seguire ci sarà il grande concerto dell'Orchestra Popolare "La notte della Taranta" diretta da Goran Bregovic, con la partecipazione della Goran Bregovic Wedding and Funeral Band.
Il famoso concertone finale si terrà il 24 Agosto a Melpignano.

Royal baby: William e Kate lasciano l'ospedale

La nascita del Royal Baby è senza dubbio la notizia dell'anno ed è per questo che ogni piccolo evento della coppia reale William e Kate diventa una notizia su cui scrivere e lasciare un commento.



Ieri, intorno alle 19 di Londra, William e Kate hanno lasciato l'ospedale St. Mary's Hospital dove è nato il loro primo figlio, terzo erede al trono.
Il nome non è ancora stato scelto e ce ne vorrà ancora di tempo: basti pensare che Diana impiegò una settimana prima di scegliere il nome del suo primogenito.
La coppia si è presentata ai giornalisti e al mondo intero sorridente e felice: lei indossava un carino abito celeste con pois bianchi, lui una camicia dello stesso colore.
Probabilmente per sottolineare il sesso maschile del bimbo che è apparso avvolto in una copertina, mezzo addormentato.
William ha detto che il piccolo somiglia a Kate, per fortuna!
Successivamente la coppia si è diretta a Kensington Palace dove hanno ricevuto le visite dei nonni materni e paterni.
Un momento di gioia che aspetta solo di completarsi con il nome del bimbo.

martedì 23 luglio 2013

E' nato il Royal Baby: il principe di Cambridge

It's a boy!!!
E' questo che ha gridato il mondo intero alla notizia della nascita del royal baby, che avrà il titolo di Sua Altezza Reale, principe di Cambridge.
Dopo giorni di attesa e un lungo travaglio, il primogenito della coppia reale William e Kate è venuto al mondo.
Il bimbo è nato alle ore 16e24 (le 17e24 in Italia) ma la notizia è stata ufficializzata 4 ore dopo, alle 21e30 italiana.
Al parto ha assistito William che ha dato la notizia alla regina Elisabetta e al resto della famiglia.
Sin da questa mattina la principessa Kate Middleton era stata ricoverata al Mary's Hospital, la stessa clinica privata in cui la defunta Lady Diana aveva dato alla luce i suoi due figli,William e Henry.
Il figlio di William e Kate è attualmente il terzo in linea di successione, dopo il principe  Carlo e il padre William.
Riguardo al nome, bisognerà ancora aspettare un po' di tempo: in pole position c'è George, come il padre della regina Elisabetta, o anche Edward e Charles.
Alcuni parlano anche di David, come Beckham amico della coppia.
Dovremo attendere per sapere che nome avrà il royal baby.

lunedì 22 luglio 2013

Quant'è dura essere un under 30

Sin da piccoli abbiamo sognato una vita da favola, o quantomeno normale: una vita fatta di studio, lavoro, soddisfazioni e una famiglia da creare e a cui dedicare tutto il resto della vita.
Ma, dati i tempi, i sogni non esistono più e la realtà è quella che è.
Per gli under 30, in particolare, la situazione è difficile: trovare un lavoro è quasi come fare un terno al Lotto e senza lavoro come si può prendere casa, avere dei figli e metter su famiglia?
Tempo fa proprio i giovani italiani al di sotto dei 30 anni erano stati considerati choosy, ovvero troppo schizzinosi, ma da una ricerca realizzata dall'Ipsos risulta che proprio loro sono disposti a tutto pur di trovare un lavoro, accettando anche paghe ridicole e professioni poco gratificanti, spesso lontane dalle proprie aspettative e dai propri studi.
E addirittura da qualche tempo a questa parte i laureati hanno deciso di "cancellare" la laurea dal proprio curriculum: lo fanno soprattutto per annunci di lavoro di medio e basso profilo come il commesso, l'agentedi commercio o il cameriere.
Il motivo?
Semplice, il datore di lavoro non investe su chi ha un titolo perchè appena troverà un posto più in linea con gli studi, potrebbe mollare l'incarico o chiedere uno stipendio più alto.
E allora via la laurea: questo avviene soprattutto per le donne con una laurea in Lettere, Sociologia, Comunicazione o Scienze Politiche.
Se vi chiedono cosa avete fatto in tutti questi anni, rispondete "lavori occasionali".
D'altronde, il mercato del lavoro oggi chiede solo quello.
Se ci spostiamo invece in Inghilterra e nel nord Europa la moda è un'altra: grande successo stanno riscuotendo le professioni part-time e a tempo determinato.
Con questo non si intende il nostro precariato, ma professionisti (avvocati, professori, commercialisti) che decidono di intraprendere più di una carriera: un lavoro per pagare le bollette e l'altro per piacere, diciamo un lavoro più divertente e creativo.
In questo modo, i professionisti part-time hanno dei curricula molto diversificati che non fanno altro che arricchirli e valorizzarli.

sabato 20 luglio 2013

Saving face, i volti delle donne sfigurate con l'acido

Donne pakistane sfigurate con l'acido
Saving face, volti da salvare.
Sono i volti di tutte le donne che ogni anno vengono aggredite e sfigurate con l'acido, donne schiave e vittime di una mentalità che toglie loro ogni dignità e ogni diritto di scelta e parola, donne sottomesse ai loro uomini.
Ogni anno in Pakistan sono circa 100 le donne vittime di questa tortura, ma il numero non è preciso in quanto non tutte denunciano la violenza subita.
La nostra faccia è la nostra identità: cancellarla, sfregiarla, scioglierla e bruciarla è l'atto supremo dell'odio e oltre a questi dolori e a questa sofferenza c'è anche la vergogna e l'emarginazione.
Nel documentario Saving face, vincitore del premio Oscar 2012 come miglior documentario, viene raccontata la storia di tutte queste donne pakistane.
Negli ospedali pubblici pakistani esiste un reparto dove vengono curate gratuitamente e oggi tutte loro possono sperare in una seconda vita grazie all'aiuto del chirurgo plastico Jawad.
Jawad vive a Londra ed ha raggiunto la fama grazie al primo intervento facciale ad una bellissima modella inglese, Katie Piper, sfigurata con l'acido per le strade di Londra.
Grazie all'intervento e a una particolare maschera oggi Katie ha di nuovo una faccia.

Katie Piper: prima e dopo
E questo successo ha dato forza al dottore Jawad che è ritornato in Pakistan, nel suo paese di origine, e ha restituito una dignità a tante donne, tra cui Zakia.
Zakia, 39 anni, era stata sfigurata dal marito dal quale voleva divorziare: lui l'ha aspettata fuori dal tribunale e le ha cancellato il viso.
L'acido è facilmente reperibile nel Pakistan centrale perchè viene usato nelle coltivazioni di cotone e l'atto di cancellare il volto della propria donna è un messaggio per dire "O mia o di nessun altro".
Ma per fortuna Zakia, grazie anche al sostegno dell'Acid Survivors Foundation e alla difesa gratuita di un'avvocatessa, riesce ad ottenere non solo la condanna a 2 ergastoli per il marito, ma anche a riavere un volto: un intervento chirurgico che ha sostituito ai suoi tessuti bruciati un tessuto artificiale e una maschera parziale che le ha ridonato un aspetto normale e il sorriso.

Zakia: prima e dopo l'intervento
Grazie a queste donne e alla parlamentare Marvi Meron in Pakistan è stata approvata all'unanimità una legge che punisce con l'ergastolo coloro che attaccano una donna con l'acido.
Si spera che una legge basti a cambiare la mentalità arretrata di una popolazione che vive ancora nella povertà e nell'ignoranza e che vede le donne all'ultimo gradino della scala sociale.

giovedì 18 luglio 2013

Il Sudafrica dopo Mandela

In questi mesi le notizie che arrivano dal Sudafrica sulle condizioni di Nelson Mandela non sono confortanti: il primo Presidente a essere eletto dopo la fine dell'apartheid e il premio Nobel per la Pace 1993 è ancora ricoverato in ospedale e pare che le sue condizioni di salute stiano migliorando.
Ma, andando oltre alla figura di Mandela, in molti si chiedono: cosa accadrà dopo?


Attualmente, il Sudafrica è governato dall'African National Congress, un partito che è al potere da 20 anni e che viene visto troppo debole, non all'altezza della situazione.
Una delle tante figure pronte a prendere in mano le redini del Paese è Mamphela Ramphele, 65 anni, leader del partito Agang che vuol dire "costruire".
Mamphela è una donna piccola ed elegante, con tante lauree nel curriculum e una vita difficile: infatti prima della fine dell'apartheid, Mamphela è stata per tanto tempo perseguitata, imprigionata e confinata dal regime razzista sudafricano.
Nata in una famiglia povera, oggi Mamphela è una benestante, ma non ha dimenticato le sue origini.
Riguardo al Sudafrica di oggi, Mamphela si dice preoccupata: la criminalità non diminuisce, l'insicurezza cresce, l'economia ristagna.
La classe politica è divenuta un'oligarchia, la nazione ha troppe Bmw e troppe baracche, troppo lusso e troppa fame, troppi ricchi e troppi disoccupati e in una situazione così è davvero difficile andare avanti e crescere.
Eppure, chi va in Sudafrica vede un Paese potente e bello, una società aperta con una delle Costituzioni più avanzate della Terra, un insieme di genti che convivono in pace e che rappresenta una foto del futuro del nostro pianeta quando sarà definitivamente globalizzato.
E allora: come sarà il  Sudafrica dopo Mandela?

martedì 16 luglio 2013

Turismo 2.0: tutti vogliono le 5 S

In un periodo in cui tutti parlano di crisi e problemi di ogni tipo, c'è chi dice che il nostro è un pianeta in viaggio e la figura del turista è molto appetibile, l'oggetto del desiderio di uomini di marketing, tour operator, sociologi e antropologi.
Alla fine del 2012 più di un miliardo di persone ha varcato i propri confini internazionali e pare che nel 2030 il numero dei viaggiatori raggiungerà i 2 miliardi.
fonte: elisacarriero.blogspot.it
Insomma, il turismo è un vero e proprio business, in continua crescita ed evoluzione; sì perchè se prima si parlava solo di 3 S del turismo, cioè sabbia, sole e sale (sea, mare in inglese), oggi a questa concezione di turismo tradizionale e principalmente balneare bisogna aggiungere altre 2 S: sex e shopping.
Con il primo si intende non solo il turismo sessuale, ma anche il viaggio per rafforzare le relazioni e per dare sfogo al romanticismo; mentre, con il secondo, si intende l'ultima frontiera del viaggio in cui gli acquisti sono ragione della trasferta, un viaggio tra le vie della moda e negli outlet.
Cinque elementi in cui l'Europa e il Mar Mediterraneo sono protagonisti: in effetti, ogni 3 turisti internazionali uno viene nel Mediterraneo e ben il 50% viene in Europa.
Se pensiamo all'Italia, è chiaro che qui da noi le 5 S ci sono tutte; il problema è che abbiamo smesso di ascoltare la domanda e siamo rimasti fermi a 10/20 anni fa, faticando così di entrare in sintonia con la nuova generazione di turisti.
Ma chi sono questi turisti 2.0?
Diciamo che sono 3 le aree principali:
  1. gli asiatici: i cinesi, primi fra tutti, hanno scoperto il viaggio recentemente e sono quelli che arrivano a spendere di più in viaggio (in media 1139 dollari a viaggio). Fondamentale  per loro è lo shopping;
  2. i gay: una grande nicchia per la quale tutte e 5 le S sono fondamentali. L'Italia, rispetto alla Spagna e ad altri Paesi omo-friendly è un po' indietro;
  3. gli ultra 70enni: programmano soprattutto viaggi di piacere e noi con i nostri borghi, i nostro prodotti enogastronomici e gli impianti benessere dovremmo essere un punto di riferimento per questa categoria.
Se guardiamo invece a noi come turisti, gli Italiani sono più attenti al budget e la vacanza italiana è diventata molto più personalizzata: calano le presenze alle Maldive e in India, mentre crescono le presenze negli Stati Uniti, in Birmania e in Sudafrica.
Naturalmente, parlare delle 5 S del turismo è sempre limitativo: c'è infatti chi parla di 3 L (landscape, leisure, learning), chi di 3 R (relazioni, racconti e ricordi) per un viaggio come esperienza e chi di 4 E (equipement, encadrement, evenement, environnement, cioè accoglienza, qualità dei servizi, eventi e ambiente).
A ognuno il suo.

lunedì 15 luglio 2013

L'autoritratto di Rembrandt nel doodle di oggi

Il doodle di oggi è dedicato ad un grande nome della pittura europea, olandese per la precisione: Rembrandt.
Google celebra il suo 407° anniversario della nascita: il pittore nacque il 15 Luglio 1606 a Leida e la sua pittura è sempre stata caratterizzata da ritratti, autoritratti, paesaggi e storie tratte dalla Bibbia.
Sebbene raggiunse una certa fama durante la sua vita  che lo rese uno dei grandi profeti della civiltà, Rembrandt morì in condizioni di assoluta povertà.
Oltre ad essere pittore, fu anche un incisore e pare avesse un difetto alla vista che gli impediva di percepire la profondità delle cose.


Il doodle che oggi Google ci presenta è statico, quasi monocromatico: la scritta Google appare come incisa in un materiale e la "g" è sostituita dalla figura del pittore Rembrandt, così come ci appare nel dipinto Autoritratto del 1659, 10 anni prima della sua morte.
In effetti, il Rembrandt dipinto è un uomo vecchio, pieno di rughe, con il suo classico cappello.

domenica 14 luglio 2013

Royal baby e la successione della famiglia reale

C'è grande attesa per la nascita del Royal Baby che, già da molti, è considerata la notizia dell'anno.
In questi giorni, oltre alle scommesse sul sesso e il nome del primogenito di William e Kate, tantissimi sono i giornalisti piazzati dinanzi al St. Mary's Hospital, in attesa delle prime notizie sul nascituro.
Ma dalle ultime indiscrezioni pare che Kate si trovi nella casa di campagna dei genitori nel Berkshire, forse per ricevere gli ultimi consigli dalla mamma.
Mentre il mondo aspetta di sapere come si chiamerà il figlio della coppia tanto amata dagli inglesi (e persino dalla regina Elisabetta), ecco che si cerca di capire quale sia la successione della famiglia reale.
fonte: elisacarriero.blogspot.it
In merito alle regole, dopo Elisabetta dovrebbe esserci Carlo (1°), ma pare che la regina voglia lasciare il trono al suo caro nipote, per l'appunto William (2°), figlio di Carlo e Diana.
Seguendo l'ordine di successione, il 3°sarebbe proprio il prossimo nascituro che fa scivolare al 4° posto l'altro figlio di Carlo, Henry.
A seguire ci sarebbe Andrea (5°), duca di York, fratello di Carlo, con le figlie Beatrice (6°) e Eugenia (7°).
All'8° posto c'è Edoardo, altro fratello di Carlo, con i figli Louis (9°) e James (10°).

Estate 2013: l'Egitto è un deserto

L'Egitto è un deserto.
E non solo dal punto di vista geografico, ma anche se guardiamo al numero di turisti che quest'anno visiteranno il Paese.
A causa, infatti, delle vicende degli ultimi mesi che stanno scatenando in Egitto e a il Cairo forti rappresaglie con morti e feriti, molti tour operator hanno tagliato fuori dai loro tour alcune delle principali attrazioni egiziane, come le Piramidi di Giza.
In effetti, proprio a causa di queste proteste e incidenti (con qualche assalto anche agli hotel del centro) le entrate sono scese più del 50% così come i tassi di occupazione, nonostante il Paese abbia abbassato le tariffe per incoraggiare i turisti a recarsi nel paese del Nilo.
Ma nessuna tra queste politiche ha avuto effetto: basta recarsi nei santuari del turismo di massa come Sharm el Sheik o Hurghada per capire che quest'anno di turismo non si può proprio parlare.
Ma la crisi non colpisce solo le località balneari: anche Assuan e il Cairo sono praticamente deserte.
Vuote sono le tombe dei Faraoni nella valle dei Re così come i grandi ristoranti della città.
E allora, pur di ottenere degli introiti, lo Stato ha continuato a far consumare alcolici in bar, ristoranti e hotel per stranieri, contravvenendo ai precetti del Corano.

venerdì 12 luglio 2013

Barefoot College: da analfabeti a ingegneri solari

L'India rientra tra i Paesi che sta conoscendo un forte sviluppo economico negli ultimi anni e il suo successo è dovuto soprattutto a grandi uomini e menti che si stanno impegnando per lo sviluppo del loro Paese.
Tra questi, ce n'è uno, Bunker Roy, che nel 2010 fu incluso dal Times tra i 100 uomini più influenti del pianeta.
Il merito sta nella sua missione educativa che diffonde nel mondo da ben 40 anni, un progetto che porta il nome di Barefoot College (Università dei piedi scalzi).
Un posto unico al mondo, in India, che raccoglie donne analfabete delle zone più povere del pianeta e le istruisce, insegnando loro a costruire, installare, mantenere impianti fotovoltaici come se fossero delle vere e proprie ingegneri solari.
Le donne hanno un'età compresa tra i 35 e i 50 anni e nei loro villaggi sono già nonne, donne mature e affidabili che, una volta imparato il mestiere, lo diffondono nelle campagne.
Le spese di viaggio e di soggiorno sono totalmente a carico del governo indiano e anche gli impianti fotovoltaici vengono forniti da donatori privati, come l'Enel.
Dopo i 6 mesi di apprendistato, le donne fanno ritorno nei loro villaggi, dando luce a una notte che dura da millenni (quasi un miliardo di persone ancora oggi vive senza elettricità).
Grazie all'energia solare, Bunker Roy è riuscito a creare delle scuole serali per 2500 bambini a Tilonia, ad aprile laboratori di artigianato dove lavorano 440 donne e a insegnare come si confezionano gli assorbenti igienici perchè in molti Paesi poveri si usano degli stracci sporchi in quei giorni.
Lo stesso Bunker Roy ha rivelato che la sua filosofia di vita è "Affrettati lentamente" e sin da quando frequentava l'università ha sempre pensato ad aiutare i più poveri e proprio da loro ha scoperto saperi e saggezze che nessuna università è in grado di offrirti.
L'intero progetto ha preso ispirazione dalle teorie del Mahatma Gandhi: rispettare chi si trova agli ultimi gradini della scala sociale perchè anche lui avrà qualcosa da insegnarti; ma soprattutto "vivere semplicemente, così tutti possono semplicemente vivere".

giovedì 11 luglio 2013

Arancia Meccanica in Florida: uccidono per divertimento

Sembra avere dell'assurdo, eppure è successo per davvero: una banda di giovani americani, in Florida precisamente, ha ucciso 2 giovani in due settimane, senza un motivo preciso, per divertimento.
Quattro ragazzi, 3 maschi e una ragazza: Konrad Schafer, 15enne, Victoria Rios, 17enne, Juan Sebastian Muriel e David Damus, entrambi ventenni.
La prima vittima di questa banda di matti è stata un giovane 17enne, David Guerrero; poi è toccato a Eric Roopnarine di 22 anni.
La banda ha iniziato prima col colpire case e negozi, poi è passata agli uomini.
Tra le due vittime, è sicuramente Eric colui che ha subito la peggior morte: Damus lo aveva prima rapinato per sparargli successivamente con un fucile calibro 45, di proprietà di Schafer il quale per finire ha tagliato la gola alla giovane vittima.
Omicidi senza una motivazione valida, giusto per il piacere di uccidere giovani "più grandi", che riaprono la questione della facilità con cui in America è possibile entrare in possesso di armi.
Omicidi che ci riportano, anche, indietro nel tempo a quella violenza ostentata nel film di Kubrick "Arancia Meccanica".
Sin dalla sua uscita, il film fu criticato per gli episodi forti di violenza a tal punto che ogni spettatore ha sempre sperato che quell'odio e quella crudeltà non si materializzassero nella realtà e nelle nuove generazioni.
Oggi possiamo dire che proprio quel film è riuscito a guardare al futuro, anticipandolo.

mercoledì 10 luglio 2013

Cina: il New Century Global Center è da record

Spesso si dice che la Cina finirà per superare gli Stati Uniti d'America come potenza mondiale e, in effetti, ce la sta mettendo tutta per riuscire nell'impresa.
L'ultimo gioiello dell'impero cinese è il New Century Global Center, l'edificio singolo più grande del mondo.
Il New Century Global Center
Si tratta di un palazzo-città totalmente autosufficiente in cui un uomo può trovare tutto ciò che gli serve per vivere.
Costruito in soli 3 anni, il New Century Global Center ha una superficie calpestabile di ben 1,7 milioni di metri quadri con un giardino di 400 mila metri quadri.
Lungo 500 metri, largo 400 metri e alto 100 metri, l'edificio è 20 volte più grande della Sidney Opera House e 3 volte il Pentagono.
Un edificio in cui unico in cui si nasce, grazie ad una sala parto, si vive e si muore (c'è anche un cimitero).
Oltre a questo, il New Century Global Center ospita al suo interno una scuola, l'Università, un poliambulatorio, un cinema 3D, 2 hotel a 5 stelle, un ufficio distaccato del Comune dove sarà possibile sposarsi (e divorziare), un parco acquatico con una spiaggia artificiale da 500 metri quadri chiamata Mediterranean Village attorno a cui vi è uno schermo largo 150 metri e alto 40 metri che riproduce orizzonti virtuali di paradisi reali e anche un sole elettrico con relative albe e tramonti.
L'edificio, inoltre, presenta tunnel sotterranei che collegano il palazzo al museo d'arte contemporanea o a palestre, campi da golf, stadio e a una serie di ville dove si può star lontano dal solito tram tram della vita quotidiana.
Un mondo fittizio in cui non sarà possibile nemmeno respirare l'aria che c'è fuori e questo aspetto può essere un bene visto l'elevata quantità di smog che colpisce il Paese.
Ma dei 300 mila residenti quanti riusciranno a sopravvivere?

martedì 9 luglio 2013

Masao Yoshida: l'eroe di Fukushima sconfitto dal cancro

Oggi il mondo intero perde un vero e proprio eroe, Masao Yoshida.
Forse il suo nome vi risulterà sconosciuto, ma Yoshida è stato considerato l'eroe di Fukushima.
Fu lui che nel marzo 2011, disobbedendo agli ordini della TEPCO, il colosso energetico che gestiva la centrale nucleare, evitò che il disastro fosse ancora più grande e distruttivo.
Yoshida, insieme ad altri 50 tecnici, decise di raffreddare il nucleo della centrale nucleare con l'acqua del mare, evitando così che esplodesse.
Un gesto e un atto di coraggio che lo ha reso un eroe agli occhi del mondo e che gli è costato la vita: oggi, infatti, si è spento all'età di 58 anni per un cancro all'esofago.
Alcuni escludono che la malattia possa esser stata causata dall'enorme quantità di radiazioni che l'uomo ha assorbito in quell'occasione perchè pare che le malattie si manifestino dai 5 ai 10 anni dopo.
Restano però molti dubbi, in virtù del fatto che anche un presentatore tv si è ammalato di leucemia dopo aver mangiato delle verdure provenienti proprio dalla prefettura di Fukushima.

lunedì 8 luglio 2013

Vacanze: ecco dove l'euro vale di più

Luglio, mese di vacanza, anche se quest'anno non si parlerà di bollini neri e di tutto esaurito negli hotel e negli stabilimenti balneari.
E allora, se ancora non sapete dove andare, ecco dei consigli preziosi su quali siano i Paesi in cui l'euro vale di più.
Partendo dall'Europa, è la Turchia il Paese in cui la nostra moneta vale di più:  100€ valgono ben 158€.
Al secondo posto c'è l'Ungheria dove i nostri 100 euro valgono 153€ e al terzo posto la Croazia dove scendiamo a 133€.
Tra gli altri Paesi europei troviamo anche la Slovenia, il Portogallo e la Grecia.
Da evitare è sicuramente la Svizzera dove un italiano si sentirebbe ancora più povero: qui, infatti, 100€ corrisponderebbero a 67 euro.
Se ci spostiamo al di fuori dell'Europa, altre mete turistiche molto convenienti sono il Sud Africa e l'Egitto per il continente africano, il Brasile per il Sud America.
Se ci spostiamo ancora più lontano, verso l'Oriente, è il Giappone il Paese in cui conviene maggiormente trascorrere le vacanze.
Informazioni utili per progettare le vacanze estive, cercando di risparmiare qualche soldino.

Wimbledon 2013: trionfano Murray e Bartoli

Gianluigi Quinzi, vincitore juniores
Anche il torneo di Wimbledon ha chiuso i battenti.
E'stato un grande slam che, sin dalle prime giornate, ha perso molti grandi nomi del tennis, sia femminili che maschili: sono uscite nella prima settimana nomi come Azarenka, Sharapova, Nadal, Jankovic.
E così le finali di quest'anno hanno visto come protagoniste femminili la francese Bartoli contro la tedesca Lisicki (entrambe non avevamo mai vinto un grande slam): a spuntarla è stata la francese che si è liberata dell'avversaria in due soli set (61 64).
Ieri, invece, è toccato agli uomini disputare la finale: da un lato c'era il serbo Djokovic, attuale n°1 al mondo, e dall'altro il britannico Murray.
La partita si è conclusa dopo 3 set (64 75 64): l'inglese ha giocato il miglior tennis di sempre e così ha riportato la Gran Bretagna sul podio, 77 anni dopo Fred Perry.
L'Italia può dirsi soddisfatta di questa edizione: agli ottavi c'erano 3 donne e 1 uomo e inoltre, è da ammirare la vittoria tutta italiana negli juniores.
Gianluigi Quinzi, 17 anni, ha battuto il suo avversario, il coreano Chung, in due set, vincendo così il torneo Wimbledon da juniores, proprio come aveva fatto Diego Nargiso 26 anni fa.

domenica 7 luglio 2013

Voice lift: il lifting per "ringiovanire" la voce

Negli ultimi anni c'è una corsa sfrenata verso il ringiovanimento.
Non solo le donne, ma anche gli uomini corrono ai ripari e cercano in ogni modo di nascondere i segni dell'invecchiamento: si ricorre alla chirurgia estetica per rifarsi zigomi, labbra, per spianare le zampe di gallina e ogni grinza sul collo e si ricorre al laser per cancellare le macchie su mani e viso.
Ma dagli Stati Uniti arriva la nuova moda: si chiama voice lift e altro non è che il lifting della voce, precisamente delle corde vocali.
In effetti, con il passare degli anni anche le corde vocali subiscono un processo di invecchiamento, provocando una voce cupa, vecchia e cavernosa.
L'intervento viene fatto in anestesia locale e consiste nell'iniettare cellule di grasso o di collagene nelle corde vocali sfibrate dall'età o dall'uso.
Dopo l'intervento, la convalescenza è di circa due settimane e il costo si aggira intorno ai 20 mila dollari.
Si tratta comunque di un intervento desiderato non solo dalle donne in continua lotta contro la vecchiaia, ma anche da politici e attori e da chiunque consideri la voce uno strumento di lavoro e di seduzione.

venerdì 5 luglio 2013

Il video Tunnel Vision: esplicito per Youtube

Alcune scene del video Tunnel vision
Se l'ultimo video di Robin Thicke, Blurred lines, era stato criticato per l'utilizzo dell'immagine della donna come oggetto, seminuda e fonte di desiderio dell'uomo, quello degli ultimi giorni di Justin Timberlake è ancora peggio, o meglio più esplicito.
Il video del suo ultimo lavoro, Tunnel vision, è stato messo sul web lo scorso 3 Luglio e in soli 2 giorni ha registrato già più di un milione di visualizzazioni.
All'inizio Youtube lo aveva oscurato, ora lo ha reso nuovamente disponibile con un avviso:
"I seguenti contenuti sono stati identificati dalla community di YouTube come potenzialmente offensivi o inappropriati. L'utente può visualizzare i contenuti a sua discrezione, ma è avvisato."
Questo numero elevato di visualizzazioni non è merito del testo o del brano in sè, bensì del suo video nel quale appaiono, nel corso dei 7 minuti di canzone, 3 modelle completamente nude (indossano solo lo slip).
E se si va oltre la semplice nudità, è chiaro che anche le movenze delle stesse sono chiare e lasciano intendere pensieri proibiti.
Il video riapre così la questione dell'uso della donna come oggetto di desiderio e dell fronte machista della musica hip hop americana.
Evidentemente, i grandi produttori musicali del genere hanno capito che per vendere devono puntare sul nudo che è sempre e soltanto femminile.
Ecco il video e il testo di Tunnel vision:


TUNNEL VISION
I know you like it, I know you like it (x 8)

Don't know why but girl 
I'm feeling close to you, maybe this ocean view 
I'm so emotional, and all these stars been dancing on my head 
Too long, too long, too long 
I wrote a song for you, I wanna sing to you 
But every time I'm close to you, the words wanna come out, but I forget 
It's so strong, it's so strong, it's so strong 

Didn't I seem like I'm catching something. That's because it's true 
I can't deny it, and I won't try it but I think that you know 
I look around and everything I see is beautiful 'cause all I see is you 
And I can't deny it and I stand by it, and I won't hide it anymore 

A crowded room anywhere, a million people around, all I see is you 
And that everything just disappears, disappears, disappears, disappears 
Yeah a million people in a crowded room 
But my camera lenses only been set to zoom 
And it all becomes so clear, becomes so clear, becomes so clear 

I got that tunnel vision for you 
I got that tunnel vision for you 
I got that tunnel vision for you 
I got that tunnel vision, I only see you 
I got that tunnel vision for you 
I got that tunnel vision for you 
I got that tunnel vision for you 
I got that tunnel vision, I only see you 

Now that I know the truth, what am I supposed to do? 
Changing up and breaking all my rules ever since we met 
I'm so gone, I'm so gone, I'm so gone 
Just like a movie shoot, I'm zooming in on you 
Everything is extra, in the background, just fades into the set 
As we ride off into the sun 

Didn't I seem like I'm catching something. That's because it's true 
I can't deny it, and I won't try it but I think that you know 
I look around and everything I see is beautiful 'cause all I see is you 
And I can't deny it and I stand by it, and I won't hide it anymore 

A crowded room anywhere, a million people around, all I see is you 
That everything just disappears, disappears, disappears, disappears 
Yeah a million people in a crowded room 
But my camera lenses only been set to zoom 
And it all becomes so clear, becomes so clear, becomes so clear 

I got that tunnel vision for you 
I got that tunnel vision for you 
I got that tunnel vision for you 
I got that tunnel vision, I only see you 
I got that tunnel vision for you 
I got that tunnel vision for you 
I got that tunnel vision for you 
I got that tunnel vision, I only see you 

Zoom zoom zoom.... 
Zoom zoom zoom in on you 
I only see you! 
Zoom zoom zoom.... 
Zoom zoom zoom in on you 
I only see you! 

I know you like it, I know you like it 
I know you like it, I know you like it 
I know you like it, I know you like it 
I know you like it, I know you like it 
I know you like it, I know you like it 

A crowded room anywhere, a million people around, all I see is you 
That everything just disappears, disappears, disappears, disappears 
Yeah a million people in a crowded room 
But my camera lenses only been set to zoom 
And it all becomes so clear, becomes so clear, becomes so clear 

I got that tunnel vision for you 
I got that tunnel vision for you 
I got that tunnel vision for you 
I got that tunnel vision, I only see you 
I got that tunnel vision for you 
I got that tunnel vision for you 
I got that tunnel vision for you 
I got that tunnel vision, I only see you 

I know you like it, I know you like it 
I know you like it, I know you like it 

I only see you 

I know you like it, I know you like it 
I know you like it, I know you like it 
I know you like it, I know you like it 

I only see you, yeah.

Kome un palloncino: il cancro e la cronicizzazione

Il cancro è considerato il "male del secolo" o il "brutto male" e negli ultimi anni colpisce un numero sempre più grande di persone.
Nel documentario "Kome un palloncino" di Massimiliano Cocozza, vincitore del premio Ilaria Alpi 2012, si racconta di una donna, affetta da un cancro, e di come nel corso dei mesi perda sempre più la coscienza del suo corpo e della sua mente, man mano che la malattia si evolve.
Si tratta di un vero e proprio diario visivo del figlio che giorno dopo giorno riprende la madre: la storia parte con una diagnosi errata, una lombo sciatalgia, per poi arrivare alla vera e propria diagnosi: neoplasia polmonare.
Una notizia che la sconvolge e che non le dà vie di fuga: solo pochi mesi di vita e un lungo percorso di chemioterapia che, come una bomba radioattiva, le scoppia dentro e le toglie ogni lucidità.
Renata Lubisco
Renata Lubisco, una donna attiva, forte e vitale che d'improvviso si ritrova nuda di fronte ad una malattia devastante e la sua vita non fa altro che riempirsi di dolore, attesa, paura, di giorni tutti uguali e poche speranze.
Una malattia che trasforma le persone, le consuma, le mangia da dentro, piano piano.
E proprio come un palloncino che sta per scoppiare si sente Renata a tal punto da non riuscire più a tenere l'aria dentro.
Un documentario che altro non è che una riflessione sulla morte e sulla cronicizzazione, ovvero sull'incapacità dei pazienti di combattere contro l'attacco della malattia per attuare una resistenza passiva, cercando di ridurre quanto più il dolore e la sofferenza e arrendersi lentamente.

giovedì 4 luglio 2013

La mano morta colpisce anche il Giappone

Carrozze solo per donne
Se si pensa al Giappone, viene in mente sicuramente l'idea di un Paese "strano", ricco di tradizioni e modi di fare molto lontani dai nostri.
Nonostante questo, però, anche lì c'è un fenomeno negativo che colpisce le donne: si tratta della classica "mano morta".
Da una recente indagine è risultato che circa il 70% delle studentesse giapponesi è stata importunata da uno chikan, che significa uomo stupido.
I chikan sono tantissimi e sono presenti soprattutto sulle metro nelle ore di punta, dove si sta nelle carrozze come sardine.
Ed è per questo che molte scuole femminili giapponesi hanno sottoscritta una richiesta ufficiale per chiedere che vengano realizzate delle carrozze per sole donne, in modo particolare nelle ore di inizio e fine lezioni.
La polizia arresta ogni anno almeno 5000 chikan, ma la giustizia è molto clemente con loro: infatti, si limita a una lavata di testa e l'imputato viene rimandato a casa.
Il fenomeno è così diffuso che c'è chi cerca di ottenere un guadagno da questa mania: alcuni cafè riproducono una carrozza sovraffollata in cui il cliente, dopo aver pagato all'incirca l'equivalente di 50 euro, può allungare le mani sui seni, sui fianchi e sul fondoschiena di una cameriera del locale, vestita da liceale e che resta immobile e di spalle.
E' naturalmente vietato metter le mani sotto la gonna.
Può aiutare a smettere o, al contrario, può alimentare ancor di più questa mania?

mercoledì 3 luglio 2013

La metamorfosi del doodle dedicata a Kafka

Aprendo la homepage di Google, è inevitabile capire a chi quest'oggi il motore di ricerca di Mountain View dedica il suo doodle (sempre che voi lo abbiate mai letto).
Stiamo parlando di Franz Kafka, scrittore cecoslovacco, una delle figure letterarie più importanti e originali del XX secolo e a cui Google dedica il suo doodle per celebrare il 130esimo anniversario della sua nascita.
Le tematiche delle sue opere sono principalmente il senso di smarrimento e l'angoscia di fronte all'esistenza: Kafka affermava che nella vita di chiunque all'improvviso poteva manifestarsi la perdita di contatto con la realtà, ovvero l'emarginazione.
Nelle sue opere Kafka immaginò sempre situazioni inusuali, integrando l'elemento grottesco nella quotidianità.
Un esempio eclatante è senza dubbio quello del protagonista de La metamorfosi che d'improvviso si sveglia trasformato in un insetto.
L'opera ha proprio come tema centrale l'alienazione dell'uomo: Gregor, il protagonista, proprio per le sembianze che assume, sarà sempre più disprezzato e allontanato dalla famiglia a tal punto che morirà di fame e di solitudine e i suoi genitori si libereranno del suo cadavere, come se niente fosse.
In effetti,nel doodle di oggi, è proprio Gregor-l'insetto ad essere rappresentato con la sua valigetta da lavoro, mentre apre la porta e fa ritorno a casa.
Lo stile del doodle richiama molto la conformazione degli insetti e il colore scuro delle lettere dà l'idea di qualcosa di onirico, quasi un incubo.

martedì 2 luglio 2013

Wimbledon 2013: fuori tutti gli Italiani e Serena Williams

Tabellone femminile:quarti di finale
Finisce ogni sogno di poter vedere in finale una tennista italiana.
La giornata di ieri a Wimbledon è stata nera: tutti e 4 gli Italiani in gara agli ottavi sono stati sconfitti pesantemente dai loro avversari.
La brindisina Flavia Pennetta si arrende alla belga Flipkens che in due set (76 63) chiude il match; anche Roberta Vinci perde contro la cinese Na Li (62 60) e la stessa sorte tocca a Karin Knapp che nulla può contro la francese Bartoli: anche per lei il match si conclude in due set (62 63).
Va male anche all'unico uomo rimasto in gara, Andreas Seppi, che non riesce a sottrarre nemmeno un set al suo avversario, l'argentino Del Potro. 
Finisce in 3 set: 64 76 63.
Il tabellone femminile perde anche la n° 1 al mondo, Serena Williams, che si arrende alla tedesca Lisicki.
Adesso restano solo 3 tenniste della top ten: Agnieszka Radwanska n° 4, Na Li n°6 e Petra Kvitova n°8.

lunedì 1 luglio 2013

Muore un'acrobata del Cirque du Soleil

Sarah Guyard-Guillot
Una notizia tragica ha colpito il circo più famoso e spettacolare del mondo, il Cirque du Soleil: un'artista, Sarah Guyard-Guillot, è morta nel corso dello spettacolo che si stava tenendo sabato scorso a Las Vegas.
La donna, 31enne e madre di due bambini, era un'acrobata e pare che abbia perso il contatto con il cavo di sicurezza, precipitando così da un'altezza di 15 metri.
In un primo momento, gli spettatori pensavano si trattasse di una parte dello spettacolo, ma poi hanno capito che avevano assistito ad una tragedia.
La donna è stata trasportata poco prima della mezzanotte al Centro Ospedaliero di Las Vegas, ma è morta poco dopo.
L'esibizione faceva parte dello spettacolo intitolato , presentato sul sito proprio come uno show senza precedenti e che sfida le leggi della gravità, ricco di acrobazie in aria.


Questo è il primo incidente che si verifica presso il Cirque du Soleil, il circo che dal 1984 incanta il pubblico di tutto il mondo, incidente che apre così la questione sicurezza nell'ambito circense.

Estate low cost: Grecia e sconti in spiaggia

Quella che stiamo vivendo può essere considerata un'estate low cost.
Infatti, causa la crisi, le vacanze degli Italiani saranno tutte finalizzate al risparmio.
Se parliamo di partenze, la meta preferita dagli Italiani sarà la Grecia.
A dirlo è l'Osservatorio della Borsa Internazionale del turismo: la stessa ha detto che a causa della crisi siamo spinti a scegliere mere più economiche e vicine e la Grecia è ciò che di meglio possa esserci, visto che oltre ai siti storici, la penisola ellenica offre anche paradisi naturali, movida e percorsi gastronomici.
Il picco delle prenotazioni è per Luglio e Agosto con soggiorni che vanno dai 7 ai 15 giorni per un budget compreso tra i 700 e i 1500 euro.
Si stima che i turisti in arrivo in Grecia saranno 17 milioni (1 milione in più rispetto al 2012), in primis inglesi e tedeschi, poi ci siamo noi.
Per chi rimane in Italia gli sconti non finiscono.
Sì perchè quest'anno i saldi non ci saranno solo nei negozi, ma anche negli stabilimenti balneari che si sono inventati di tutto per accaparrarsi i bagnanti.
Qualche esempio può essere l'offerta di fine giornata: se arrivi dopo le 17, basteranno pochi euro per un bagno e un cocktail al tramonto; oppure i nonni che portano i nipotini non pagano o c' anche chi propone la condivisione dell'ombrellone, 500 euro da aprile a settembre se a dividerlo sono due famiglie.
Insomma, tante idee per far fronte alla crisi e alle difficoltà economiche che tutte le famiglie italiane stanno affrontando.
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