La Cina è uno dei paesi più produttivi al mondo che, però, sta iniziando a pagare le conseguenze dei suoi ritmi stressanti di lavoro così come della sua organizzazione sociale da Medioevo.
Una delle tante piaghe che stanno distruggendo la Cina è la prostituzione.
Secondo un calcolo attuale pare che nel Paese ci siano addirittura 6 milioni di prostitute che ogni giorno sono costrette ad affrontare una vita fatta di pericoli: non solo l'Aids, ma anche le maldicenze dei vicini e soprattutto la paura della polizia.
Sì perchè le donne che vengono beccate mentre praticano il lavoro più vecchio del mondo finiscono per essere arrestate, senza alcun giudizio di un tribunale, e rinchiuse in degli istituti rieducativi che dovrebbero avere come scopo quello di rieducare queste donne in modo che, alla loro liberazione, ritornino a svolgere una vita dignitosa.
Ma purtroppo non è così.
Infatti, dietro a questi istituti rieducativi ci sono tanti segreti: innanzitutto bisogna dire che questi istituti penali sono gestiti dal ministero della Pubblica Sicurezza. Qui le donne ci restano anche per due anni e sono costrette a lavorare 7 giorni su 7 senza essere retribuite: qui le donne producono peluche, giocattoli, bastoncini usa e getta, pannolini per cani. All'interno di questi istituti ci sono anche i clienti delle prostitute che però rappresentano una percentuale inferiore: ogni anno vengono rinchiuse tra le 18 mila alle 28 mila donne.
Qui dentro però quelle donne subiscono violenze dai secondini e inoltre sono costrette a pagare anche una somma per il vitto, gli esami medici, il giaciglio, le lenzuola e altri articoli igienici, e che si aggira intorno ai 60 dollari al mese. Anche i visitatori delle detenute devono pagare un biglietto di ingresso di 33 dollari.
Un giro d'affari che fa sicuramente comodo all'intero apparato di sicurezza cinese e dal quale sarà difficile tenerlo lontano.
Ceto è che il massimo che viene insegnato a queste donne è capire i ruoli: i secondini sono i maestri, loro le allieve.
Per il resto, una volta uscite, riprendono a svolgere il lavoro da prostituta con il quale guadagnano 1000 dollari al mese, 3 volte lo stipendio di un operaio cinese non qualificato.
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