venerdì 28 marzo 2014

Le Millennials, come sono le trentenni di oggi?

Siamo ben consapevoli di come la società sia cambiata negli anni e soprattutto negli ultimi anni, quando intere generazioni hanno dovuto fare i conti con una situazione complicata, fatta di crisi, di rinunce e di decisioni importanti.
Ma se focalizzassimo la nostra attenzione sui giovani di oggi, ci vien da chiedere come sono le trentenni di oggi?
Partiamo col dire che le trentenni di oggi hanno un nome tutto loro: sono state chiamate Millennials, nate prima del Duemila, del nuovo millennio e per questo caratterizzate da aspetti particolari.
Ma come sono le trentenni di oggi?
E' necessario distinguere i vari campi per capire a fondo come son fatte:
La famiglia
Le Millennials sono cresciute molto spesso in famiglie sgretolate, hanno vissuto le separazioni e i divorzi dei loro genitori, si sono rese conto di quanto sia difficile crescere un figlio in un Paese come l'Italia che non offre aiuti e sostegno alle giovani coppie.
Ed è per questo che il 63% di loro afferma che non si sposerà nei prossimi 3 anni e il 64% afferma che non farà figli nei prossimi 3 anni.
Si può dire che non ci sia posto per la famiglia, nonostante abbiano l'età per mettere al fondo dei figli.
Ma quali sono allora le loro prerogative?

La professione
E' proprio il lavoro il perno centrale della loro esistenza, insieme anche alla realizzazione di se stesse e all'indipendenza.
Molte di loro sono disposte a trasferirsi in un'altra città italiana o all'estero pur di lavorare pur di costruire il proprio futuro e guadagnare.
Le Millennials non pensano al futuro, non lo pianificano, ma costruiscono il presente, rimanendo con i piedi per terra.

La religione e la politica
Il 61,2% di esse dichiara di essere cattolica, ma per il 91% la politica non ha importanza e non se ne occupano minimamente.
Sono però molto attente all'ambiente e molte si dedicano ad attività di volontariato.


La scelta di spostarsi per trovare un lavoro porta queste donne a non mettere le radici nel posto in cui si trovano e perciò continuano ad avere una situazione sentimentale precaria, rimandando di continuo la decisione di dar vita ad una famiglia e a dei figli fino a rinunciarci del tutto.
Per queste ragioni, la generazione delle trentenni di oggi viene anche chiamata la generazione della rinuncia, della precarietà e delle incognite sul futuro.
E' importante, perciò, che i governi sostengano queste donne in modo tale da cancellare la credenza diffusa che il lavoro, la realizzazione di se stessi e il sogno di diventare madri siano inconciliabili: in realtà, sono situazioni naturali che dobbiamo recuperare per dare un futuro al nostro Paese.


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