sabato 15 marzo 2014

In Turchia si trova la Porta dell'Inferno

Viaggiare è così affascinante perchè ci porta a scoprire mondi lontani ricchi di segreti e di tradizioni a noi sconosciute.
Se andiamo in Turchia, terra in cui le leggende si uniscono alla realtà, troveremo una città portata alla luce solo per il 40% e che nasconde un ingresso speciale e sacro, la porta degli Inferi.
Nel Marzo 2013 un team di archeologi italiani, attratto dalle acque termali presenti nella zona circostante, hanno iniziato a scavare, seguendo anche alcuni passi di testi antichi che parlavano di questo luogo, e hanno rinvenuto la porta degli Inferi, anche chiamata Plutonium.
La città di Pamukkale
Ci troviamo nella città di Pamukkale, patrimonio dell'Unesco, che rappresenta la vecchia Hierapolis, la città sacra della Frigia fondata nel 190 a.C. e annessa a Roma nel 133 a.C.
In questa città sacra venivano svolti dei veri e propri rituali sacri: qui i sacerdoti bevevano l'acqua delle sorgenti per entrare in uno stato di trance; poi si spostavano verso il Botros, il pozzo sacro degli antichi, che si trova proprio in linea con la faglia del Meandro, e qui facevano le loro offerte agli dei degli Inferi.
Il castello di cotone
La città di Pamukkale si presenta come un vero e proprio castello di cotone che copre un'area di 2700 metri di lunghezza e 160 d'altezza: il riferimento al cotone è dovuto al fatto che le rocce e la pietra calcarea, formate dall'acqua calda che fuoriesce dal sottosuolo, hanno il colore delle piantagioni del cotone.
Ma ritornano al Plutonium: sulla porta c'è un'iscrizione che conferma la sua destinazione, ad Ade e Persefone. Lui è il dio degli Inferi, fratello di Zeus, lei è la più famosa Proserpina, rapita da Ade e trascinata negli Inferi, diventando la sposa di Ade.
Il plutonium, la porta degli Inferi
Accanto alla porta ci sono due animali simbolo del mondo dei morti: da un lato il serpente, simbolo del mondo sotterraneo, e il cane a 3 teste, Cerbero, le cui teste rappresentano la distruzione del passato, del presente e del futuro.
L'accesso alla porta degli Inferi era concesso solo ai sacerdoti, agli animali da sacrificare che morivano all'istante a causa dei gas mefitici e agli eunuchi di Cibele, antica dea della fertilità.
Oggi la porta è ancora murata, proprio per la sua pericolosità, ma il team di archeologi conta di aprirla nella primavera del prossimo anno, sperando di scoprire il mistero che si cela dietro quella porta così dannata.


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