Ieri è tornato in tv Roberto Benigni che su Raiuno ha offerto una serata di storia e cultura al pubblico italiano.
La più bella al mondo, questo il titolo della serata dedicata alla Costituzione Italiana.
In diretta dallo studio 5 di Cinecittà, Benigni è salito sul palco, accolto dall'applauso del pubblico presente e dalla solita marcetta.
Ha subito ringraziato tutti, dal Presidente della Rai a Napolitano per poi salire di importanza e ringraziare il Papa, Dio e Silvio!!!
Dopo una prima parte in cui ha parlato della ricomparsa di Berlusconi nella politica, di Monti e della sua sobrietà, del Pd che c'è, ma non si vede, ha raccontato quella che è la nostra attuale situazione trasferendola al Medioevo: così i leghisti sono diventati i Barbari del Nord, Grillo è diventato un giullare e Berlusconi il Cavaliere di Mediolanum.
Ma poi si è fatto serio e ha iniziato a parlare della nostra Costituzione, entrata in vigore il 1° Gennaio 1948.
Ci vollero 18 mesi per completarla e 556 parlamentari di tutti i partiti politici esistenti allora.
Una Costituzione che merita di essere amata e apprezzata e che ha solo due nemici: l'indifferenza dei cittadini verso la politica e il non voto.
Benigni dice che bisogna amare la politica perchè essa organizza la nostra vita e che bisogna esprimere il proprio voto perchè è l'unico strumento che abbiamo per esprimere ciò che vogliamo.
Dall'analisi fatta dallo stesso Benigni, che in questo lavoro si è fatto aiutare da poeti, scrittori, politici, la nostra Costituzione è positiva, è tutto un favore, ci spinge, ci protegge, ci invoglia, ci fa desiderare ed è questa la differenza principale rispetto al Vangelo o ai 10 Comandamenti che, invece, sono tutta una negazione: Non uccidere, Non rubare, Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te.
Poi ha iniziato nel dettaglio a spiegare, con parole semplici ed estrema passione, i 12 principi fondamentali.
Repubblica, ovvero res publica, cioè cosa pubblica, di tutti. Chiunque si appropria di qualcosa di pubblico (vedi i presidenti regionali che hanno sperperato i soldi pubblici per i loro comodi) offende la patria.
Democratica perchè è stata scelta da noi, dal popolo.
Fondata sul lavoro: è la connotazione della nostra Repubblica che è fondata sulla passione, sull'impegno, sul contributo che ognuno di noi può dare.
Sovranità appartiene al popolo: lo scopo che questi uomini si sono prefissati è quello di non far tornare ciò che hanno vissuto loro con le dittature di Hitler, Stalin e Mussolini. Perciò, il popolo ha la sovranità, purchè la eserciti nei limiti della Costituzione.
In quest'articolo è espresso il principio di solidarietà e fratellanza. Con la dittatura la gente era vuota, senza diritti, grigia. Invece, con questa Costituzione, si ridà importanza alla persona che ha il diritto di vivere, di contare. In questo modo hanno fatto diventare legge un sentimento come la solidarietà, che ci caratterizza come uomini e che spiega il perchè ci siamo evoluti.
In quest'articolo Benigni afferma che i costituenti hanno creato un mondo d'amore, una sorta di Imagine di John Lennon sotto forma di legge: siamo tutti uguali, siamo tutti persone. Anche qui l'obiettivo era di evitare le discriminazioni che avevano vissuto (nei confronti delle donne, degli omosessuali, degli ebrei).
Benigni con il diritto al lavoro tocca uno dei problemi dell'Italia di oggi: dice che senza lavoro un uomo non è niente. E' importante amare il proprio lavoro e quel compenso che ci viene dato offre nutrimento non solo al corpo, ma anche all'anima.
La disoccupazione è un male, produce infelicità e chi non ha un lavoro non sta bene.
Un paese senza un lavoro è destinato a crollare.
In quest'articolo è espresso il principio di decentramento del potere: il potere viene diviso e affidato alle Regioni che conoscono meglio i loro cittadini., ma tutte queste Regioni sono sempre sotto l'abbraccio supremo e l'unità della Patria.
Si tutelano le minoranze linguistiche, come quelle popolazioni che in Italia parlano tedesco, francese. Lo Stato li tutela e ribadisce, tra le righe, la maggioranza linguistica dell'Italiano.
Viene presentato il principio di laicità, ovvero tenere separate la vita politica e sociale da quella spirituale, principio su cui si basano gli stessi Patti Lateranensi, stipulati tra Mussolini e il Papa.
Con questo articolo viene data libertà a tutte le confessioni religiose, purchè non contrastino con la legge.
In quest'occasione, Benigni ha raccontato una storia di Natale il cui messaggio è "Amate il prossimo e sarete amati dal Signore".
Benigni afferma che con quest'articolo i costituenti ci hanno dimostrato la loro intenzione di investire sulle persone, mentre adesso sembra una spesa. La grande politica sta nel guardare lontano, nel tutelare il paesaggio e il nostro patrimonio, la nostra memoria.
Con l'art.10 si tutela lo straniero perchè noi siamo in pace e siamo democratici. Benigni aggiunge che questi uomini hanno abolito la pena di morte con l'art.27, rendendo ancora più moderno il nostro Paese.
L'Italia ripudia la guerra: ripudia è un verbo definitivo. La guerra è ammessa solo come legittima difesa perchè essa distrugge e deforma la gente. In quest'articolo, inoltre, viene presentato un altruismo internazionale, c'è umiltà e una grande forza. Ed è grazie a questo principio e al rispetto reciproco tra i Paesi europei che in Europa c'è la pace da 60 anni.
Infine, l'ultimo rende un simbolo, come la bandiera, un principio. Il tricolore italiano come un abbraccio che avvolge tutti i principi della dignità della persona umana.
La serata si conclude con Benigni che intona la colonna sonora del suo film "La vita è bella".
Dopo aver parlato per più di 2 ore, senza bere acqua e senza interruzioni pubblicitarie, Benigni saluta il pubblico e scompare dietro le quinte.