giovedì 20 gennaio 2011

Dunkin' Donuts: una realtà assente in Italia

Durante il mio viaggio negli Stati Uniti, tante sono state le cose nuove che ho visto.
Si sa ogni viaggio è in grado di regalarti nuove emozioni, nuovi scenari, insomma novità ed è proprio per questo che l'uomo è spinto a viaggiare: per il desiderio di conoscere nuovi mondi, esplorare, incantarsi davanti a cose mai viste prima.
Come dicevo, in quei 18 giorni tra lo stato di New York, del New Jersey e della Pennsylvania, osservavo ciò che mi stava intorno e mi è capitato di entrare in un Dunkin' Donuts: si tratta di una catena statunitense di venditori internazionali di caffè e di ciambelle ( per gli americani donut) fondata nel 1950 nel Massachusetts. E' considerata la maggior catena di caffetterie e di prodotti da forno al mondo che serve ogni giorno 2,7 milioni di clienti, con ben 6200 negozi sparsi sul globo.
Allora mi sono chiesta: ma come mai, in quest'era di globalizzazione, dove i popoli sono sempre più simili fra loro, in Italia non abbiamo nemmeno un negozio di questi?
In realtà, nel 1999, anche in Italia, precisamente a Roma, nacquero numerosi negozi Dunkin' Donuts, ma nel 2002 la società che li gestiva dichiarò il fallimento.
Il motivo dell'insuccesso di questa catena di caffetterie in Italia è uno ed è chiaro a tutti: agli Italiani non piace bere il caffè e qualsiasi altra bevanda calda in un bicchiere di plastica semplicemente perchè noi non consideriamo neanche la possibilità di bere il caffè per strada, fuori dal bar, mentre camminiamo o guidiamo.


22 commenti:

  1. Infatti, come odio questa cosa. Quando ero a Londra lo prendevo sempre da portar via, e adoravo bere il caffè mentre camminavo o sull'autobus.... Qua non esistono i caffè americani, e se bevi un caffè per strada tutti ti guardano, che brutto....

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    1. Bere il caffe' e qualsiasi altra bevanda calda nella plastica e' da imbecilli totali in quanto si beve anche la plastica. La pessima abitudine degli ebeti cittadini americani medi di mangiare e bere nella plastica gli ha e gli sta procurando gravissimi effetti sulla salute, prime tra tutte le donne incinta e i poveri nascituri che si troveranno a combattere con malformazioni ai genitali e quant'altro.

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  2. c'erano DUE punti vendita: uno a Termini (al piano di sotto) e uno vicino Fontana di Trevi.

    Il caffé DD era l'unico che io potessi bere negli USA.

    Mi è dispiaciuto moltissimo quand'è sparito :(

    Ettore

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  3. Ovvio ke non ha avuto successo, noi italiani siamo stupidi, ottusi ma soprattutto tanto, ma tanto ma tanto chiusi di mentalità e ignoranti! E' kiaro ke qui non aprirà mai il mitico starbucks o dunkin' donuts o chick-fill-a o altre catene americane, xkè noi italiani siamo il praticamente l'unico popolo al mondo ke è così ottuso da non volerli! x questo non vedo l'ora di andarmene da questo skifo di paese, non vedo l'ora di andare in america.. xkè x quanti difetti abbiano, sicuramente sono molto più aperti mentalmente di noi!!!

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    1. il mongoloide ottuso sei tu. La ristorazione migliore del mondo è la nostra, uno dei pochi settori in cui siamo ancora primi. Vuoi mettere un espresso in tazza calda carico, vero e cremoso italiano, meglio ancora se napoletano, con mezzo litro di acqua nera sporca americana in bicchiere di plastica? La verità è che quelli come te vogliono queste porcherie di catene americane in italia, solo perchè "fa figo" andarci per gli sfigati e gli adolescenti, per fare gli alternativi o per farci le foto con Istagram. Ah e prima di parlare del tuo paese impara a scrivere in italiano, che cazzo sono tutte quelle "k" e "x"....sfigato

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    2. Sembri il classico italiano che non si emai spostato "da lu paese"...quelli che quando vanno all'estero sono i primi a farci fare le figure di merda...praticamente dimostri di avere lo stesso quoziente intellettivo di un pizzettaro provinciale...ma provincia inoltrata!!!!hahahaha

      Ps:non sono la persona a cui hai risposto con il tuo mess,ma semplicemente uno che cercava ciambelle a Roma ed e' capitato per caso su questa pagina...

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    3. io non so perche' scrivo ancora per delucidarti...ma l'esperesso vero italiano che dici te arriva dal Brasile...ma lo sai che ce'??? cojone io che sto qui ancora a risponderti...ma vattela a pia nder culo te e tre quarti della palazzina tua...sto burino!

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    4. Ragazzi vi prego innanzitutto di firmarvi e di usare un linguaggio più corretto, altrimenti sarò costretta a rimuovere i vostri interventi e a bloccare i commenti dagli anonimi.
      Metteteci la faccia almeno!
      Grazie

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    5. Dunkin Donuts Starbucks e le altre schifezze americane non sono all'altezza dellee prelibatezze italiane. Quelle che tu chiami mitiche sono solo marchi senza qualità. Come gli amerciani ti sei fatto abbindolare dai colori e dalle immagini, magari la prossima volta che vai in un DD vai a leggere che ci mettono dentro. Sempre che tu sappia leggere.

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    6. Per Andrea B
      La rovina di questo paese sono gli italiani medi che odiano tutto quello che viene dall'estero
      Ottusi , ignoranti, mafiosetti
      Questo paese ha una mentalità chiusa in tutto , la maggior parte della gente è provinciale e non ha mai messo piede fuori dall'Italia

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    7. A tutti quelli che hanno scritto: eh ma noi abbiamo L’Espresso, la pasticceria, la macelleria ecc…
      1) fanno ancora più cagare e vomitare quei bar e ristoranti fintamente tradizionali che non hanno controlli sul cibo ed evadono dalle tasse.
      2) Ma allora scusate. i Spagnoli, Tedeschi, Inglesi, Russi, Cinesi (li cito per via della grande cucina cinese che hanno e che noi invidiamo) só stupidi se nel loro paese i marchi di fasti food americani vanno a bomba?
      3) Ma come mai invece se ad aprire negozi di questo genere (quindi intenso come fast food) sono Old Wild West, Peschiera, Alice Pizza, Burgez, Kebhouz o quel fast food finto de sfera e basta, quelli che veramente hanno successo in Italia (all’estero non saprebbero neanche della loro esistenza, perché non li aprono, non vogliono…) lí invece, niente? nessun problema?
      Siamo i soliti provinciali, chiusi, strafottenti.
      Chi mi offenderá vuol dire che non avrá capito nulla del mio commento
      Distinti saluti.

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  4. Ho lavorato per 18 mesi nei vari Dunkin' di Roma.
    Pur essendo italiano, amo i donut e il caffé americano... ma gli italiani preferiscono caffé e cornetto.

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  5. È un peccato che qui abbia fallito. Semplicemente, in Italia, questa catena, avrebbe potuto adattarsi di più alle abitudini del territorio. Un po' come ha fatto McDonald's in molti paesi.

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  6. Giusto.
    Poi i gusti sono gusti. Anche McDonald's puo` non piacere a qualcuno ma il suo successo e` indiscutibile. E questo anche grazie all'adattabilita` che ha dimostrato.

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  7. Sono tornato ieri da New York.
    Al DD ci sono andato spesso..ma di certo non per il caffè.

    Per poco più di 6 dollari ti davano un panino con cotoletta, formaggio e speck e un bibitone di infuso di tè classico freddo.

    Il panino? Ottimo! Altro che Mc Donald's del cacchio. Vero pane scaldato sulla piastra e croccante cotoletta.

    Il tè? Una meraviglia..mai assaggiato un vero infuso di tè freddo da nessun'altra parte.

    Se puntassero più su queste cose, potrebbe funzionare. Ma sicuramente per quanto concerne il caffè non avrebbe alcuna chance: l'italiano beve l'espresso in tazzina appoggiato al bancone del bar. Non c'è verso...fa parte della nostra cultura..e sono felice che sia così.

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  8. Già fa qualche anno, ci sono altri DD adesso in Italia?

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  9. Ma per aprire un punto vendita DD che requisiti ci vogliono?

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  10. Veramente al dd usano i bicchieri di carta ma poi cosa centra puoi sempre comprarti i donuts che sono buonissimi,coloratissimi,unici e fantastici, e il caffè te lo prendi dove x ti pare. Poi fate gli italiani a modo vostro....sono sicura che il kebab, il toast,la patatine fritte con ketchup e non seguo li hai mangiati pertanto w i donuts e il dd.

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  11. Italiani quando vedono lo sbarco di una qualsiasi catena americana: NOOO VIA, ROVINATE LA NOSTRA CUCINA, SLEALI, IO VOGLIO IL CAFFÉ AL BANCONE QUA IN ITALIA É VIETATO BERLO PER STRADA PERCHÉ SEI UN CRETINO VIOLAZIONE DELLA CULTURA ITALIANA, EH MA NOI ABBIAMO LA NOSTRA PIZZA LA NOSTRA PASTA, LA PASTICCERIA MA VUOI METTERE??? ecc….
    Ecco, essi sono gli stessi che quando arrivano marche fasulle ma spacciatesi come catene dove sono tanto fenomeni qui, ma poi aprire all’estero non ci pensano minimamente. Intendo i vari ALICE PIZZA, PESCHERIA, PIADINERIA, ma anche lo stesso BURGEZ, (tutti marchi che contano nulla se non in Italia) lí peró come ci vanno volentieri e dicono: BUONO, DELIZIOSO, DOVREBBERO APRIRE SOTTO CASA MIA, OHH QUESTA ROBA SERIA.
    Ah povera patria.

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