A casa di Luca: una canzone con un messaggio di semplicità

E a volte capita di ascoltare una canzone e di tornare indietro nel passato, assaliti dai ricordi e riflettere.

A volte capita che le canzoni proprio parlino di momenti e situazioni che stiamo vivendo o addirittura riescano a dire esattamente ciò che noi vorremmo dire.

E' capitato ieri con una canzone del 1997, ben 14 anni fa: sto parlando di "A casa di Luca" di Silvia Salemi, finita nel dimenticatoio dopo quel Sanremo.

Un brano di 14 anni fa, ma così tanto attuale.

E così ho deciso di prendere una parte di quel testo, quello che sentivo più attuale:

"siamo isole senza valore 
ma la sera a casa di Luca torniamo a parlare,
ma la sera a casa di Luca che musica c'è
pochi amici a casa di Luca, lo stato ideale
perché ognuno a casa di Luca è nient'altro che sé,
certe sere a casa di Luca facciamo le tre, cantando le canzoni
che belle vibrazioni
...
questa è un'era subdola
che ti inchioda il cuore e la vita ad un televisore
ma la sera a casa di Luca torniamo a parlare
ma la sera a casa di Luca che musica c'è
si discute a casa di Luca e non sai quanto vale
sembra niente e invece è importante....ci devi venire
dal balcone a casa di Luca si vede anche il mare
e parte una canzone...che bella dimensione"

Un brano che sottolinea il fatto che si possa star bene anche con cose semplici come parlare, ascoltare la musica o guardare il mare da un balcone.

Purtroppo i giovani d'oggi non la pensano più così: cercano lo "sballo", la droga, l'alcol per divertirsi quando, in fondo, il divertimento può nascere anche dallo stare insieme agli amici a parlare, a discutere, a confrontarsi.