No, non sono impazzita. Queste parole spiegano come è nato il marchio Ikea.
IK: Ingvar Kamprad è il fondatore di questa grande impresa di successo svedese, nata nel 1943 con lo scopo di vendere prodotti per corrispondenza.
E: Elmtaryd è la fattoria dove Ingvar crebbe e dove apprese l'importanza del risparmio.
A: Agunnaryd è il villaggio in cui nacque nel 1926 , nella Svezia meridionale.
Insomma, un marchio che raggruppa in sè l'identità del suo fondatore.
Un'impresa che ha introdotto nel commercio tantissime novità, tutte estremamente positive per se stessa e per la sua crescita mondiale. Vediamone alcune:
- nel 1951 nasce il primo catalogo IKEA per sponsorizzare tutti i prodotti che oggi arriva direttamente nelle case di tutti i clienti e non;
- IKEA fu la prima a mettere a disposizione uno spazio per permettere ai suoi clienti di toccare con mano gli articoli prima dell'acquisto. Già nel 1953 Kamprad riprodusse stanze immobiliate e arredate, proprio per rassicurare i clienti sulla qualità dei suoi prodotti venduti a prezzi abbordabili;
- il pacco piatto:oggi è il punto di forza di Ikea. Infatti i mobili sono pensati per essere smontati e imballati: meno costi di lavoro, di trasporto, di stoccaggio. In questo modo il cliente, oltre a servirsi da solo nel magazzino self-service, carica e monta da solo il prodotto acquistato. Inoltre, grazie alle matitine e ai moduli per le ordinazioni disponibili all'ingresso, il cliente annota tutte le estremità del suo prodotto in modo da trovarlo facilmente in magazzino. Un cliente fai-da-te insomma.
CURIOSITA'
Ingvar Kamprad era dislessico e perciò aveva difficoltà a ricordare il numero d'ordine di tutti i prodotti, così attribuì loro un nome proprio: i nomi dei letti, del guardaroba e dei mobili per l'ingresso sono toponimi norvegesi; le stoffe e le tende hanno nomi femminili; le sedie e le scrivanie nomi maschili; i mobili da giardino ricordano le isole della Svezia.
Per concludere, vi regalo uno dei tanti pensieri di Kamprad, racchiusi nel libro The testament of a Furniture Dealer: "Puoi fare così tanto in 10 minuti. Dividi la tua vita in intervalli di 10 minuti e cerca di sacrificarne il meno possibile in attività futili".
Oggi, quest'uomo, è il settimo uomo più ricco del mondo.
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