martedì 9 aprile 2013

Due donne decapitate perchè considerate streghe

Ancora nel 2013 si parla di streghe e stregoneria.
Succede in Papua Nuova Guinea, nell'isola del Pacifico vicino all'Australia: due donne anziane sono state torturate per 3 giorni e poi decapitate nell'isola di Bougainville.
La vicenda diventa ancora più grave sapendo che a questa esecuzione hanno assistito tantissime persone che hanno impedito anche alle forze dell'ordine di intervenire.
Le donne erano state catturate circa una settimana fa dai parenti di una persona morta: questi ultimi credevano che la causa della morte sia da rinvenire nelle due donne streghe.
In effetti, molti non accettano cause naturali per la sfortuna, le malattie, gli incidenti o la morte.
Solo alcune settimane fa sei donne accusate di stregoneria sono state torturate con ferri roventi e in Febbraio una giovane donna di 20 anni, accusata di stregoneria e della morte di un ragazzo, era stata denudata, ricoperta di benzina e bruciata viva.
La storia è piena di streghe: basti pensare al periodo dell'Inquisizione e al fatto che l'80% delle vittime furono donne.
Una tra le più famose è senza dubbio Giovanna D'Arco che,dopo esser stata considerata eretica, fu bruciata viva nel maggio del 1431.
A difesa delle donne di oggi considerate streghe si muove Amnesty International che mira con il suo intervento a combattere le credenze di stregoneria e le violenze che queste alimentano nei confronti delle donne.


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