Da ieri 18 Aprile sono iniziate le votazioni per eleggere il dodicesimo Presidente della Repubblica che resterà in carica per 7 anni.
La votazione avviene secondo alcune regole precise: a votare sono i Grandi Elettori, cioè i 630 deputati, i 319 senatori più i 58 rappresentanti delle regioni.
Fino al terzo scrutinio il numero dei voti necessario per l'elezione è 672, dal quarto scrutinio il quorum si abbassa a 504.
Ieri si sono svolti i primi due scrutini, entrambi senza esito,mentre questa mattina si è tenuto il terzo scrutinio.
Ecco nel dettaglio i risultati:
1° SCRUTINIO
Alla prima votazione sembrava che Franco Marini potesse essere eletto, ma diversi componenti del PD, così come M5S e SEL, hanno preferito votare per Stefano Rodotà, il candidato proposto dal M5S.
Oltre alle schede bianche, c'è stata anche la presenza di schede con nomi che nulla hanno a che fare con la politica, del tipo Valeria Marini, Veronica Lario, Santo Versace.
2° SCRUTINIO
Come si preannunciava, è stato boom di schede bianche da parte del PD e del PDL e di altri partiti.
E' stato così escluso il nome di Marini per dare maggior supporto a nomi come quello di Romano Prodi e Massimo D'Alema.
Ancora schede nulle con nomi inammissibili, tipo quello di Rocco Siffredi.
3° SCRUTINIO
Anche il terzo scrutinio non ha dato risultati e soprattutto un Presidente.
Sempre Rodotà con un numero più alto di voti, ma nessun eletto.
Spunta l'ipotesi D'Alema e Prodi e il numero delle schede bianche supera il numero delle schede valide.
4° SCRUTINIO
Nemmeno al quarto scrutinio si è riusciti ad ottenere il nome del nuovo Presidente della Repubblica.
In molti credevano che Prodi riuscisse a raggiungere il quorum dei 504 voti, ma si è fermato a 395 e Rodotà continua a confermare più o meno i suoi voti.
Inevitabili le proteste della destra fuori il Parlamento che, alla notizia della mancata elezione, ha esultato.
Tutto rimandato a domani alle ore 10.
Nessun commento:
Posta un commento