mercoledì 22 gennaio 2014

E' guerra tra hotel e agenzie online, come Booking.com

Le vacanze estive sono ancora lontane, ma è opportuno soffermarsi su quella che è l'attuale situazione degli hotel.
Da quanto emerge, pare che gli hotel italiani (e non solo) siano in guerra con le numerose agenzie di viaggio online, come Booking.com, Expedia, Edreams e altri ancora.
Il motivo di questa lotta che è che gli albergatori hanno perso la loro libertà di stabilire il prezzo delle loro camere: in effetti, proprio a causa di alcune piccole clausole presenti nei contratti firmati con questi giganti del turismo online, gli hotel non possono fare offerte speciali e soprattutto il prezzo non può scendere al di sotto di quello indicato sul sito con cui hanno stipulato il contratto.
Alcuni hanno addirittura affermato che, una volta posta la firma sul contratto, è come se si consegnasse loro le chiavi dell'hotel.
La situazione non è delle migliori, soprattutto se si tiene conto che il consumo annuale alberghiero in Italia è di 31 miliardi di euro.
C'è da dire, però, che nella società odierna che è sempre più veloce e semplice, avere una visibilità su questi siti è importante per l'economia del proprio hotel: basti pensare che il 37% delle prenotazioni avviene via web e che nel settore Booking.com è il leader assoluto con il 72,9% delle prenotazioni, seguito da Expedia con il 17,7%.
Oltre a questa limitazione della libertà, ci sta anche il problema delle commissioni che hanno un peso sempre più consistente nella trattativa: basti pensare che con una commissione del 15% il tuo hotel apparirà alla 30esima pagina, mentre se vuoi apparire tra i primi hotel consigliati devi pagare una commissione che va dal 25% al 30%.
Insomma, una buona parte dell'incasso va a queste agenzie online che hanno un altro grande potere, quello di orientare i flussi turistici non solo da un hotel ad un altro, ma addirittura da un Paese all'altro.
E' il caso di dire che il turismo sia nelle loro mani.


1 commento:

  1. Uso spesso Booking e mi ci trovo benissimo. Però non sapevo di questa cosa, come in tanti del resto. Molto interessante, magari ne parlo anche sul mio blog :)

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