Quante volte ci è capitato di ascoltare una canzone e di essere assaliti dai ricordi? E di provare emozioni che non provavamo chissà da quanto tempo?
La musica è arte e come tale è in grado di entrare nel nostro profondo, senza che noi ce ne accorgiamo.
Non è fatta solo di parole o note (negli ultimi tempi anche buttate così, giusto per fare successo), ma ha un potere enorme su di noi e sul nostro cervello.
Da degli studi effettuati da ricercatori Inglesi e Americani, si è scoperto che quando ascoltiamo una canzone il nostro cervello collega quei suoni alla situazione che stiamo vivendo, agli odori, alle sensazioni, costruendo così dei ricordi che restano inseparabili dalla musica stessa che fa da sottofondo.
Si è inoltre scoperto che i suoni e i ricordi sono immagazzinati nella stessa area cerebrale, quella che poi si deteriora più velocemente.
Ed è proprio su questo che si basa la musicoterapia la quale utilizza la musica come stimolo cerebrale utile a curare l'Alzheimer e altre malattie degenerative.
E così, grazie a una canzone, riusciamo a ricordare momenti, profumi ed emozioni che pensavamo di aver dimenticato.
Ma tutto è conservato segretamente nel nostro cervello.
L'altro giorno, in radio, ho addirittura sentito che ognuno di noi, se solo riflettesse un pochino, individuerebbe una canzone che esprime esattamente il nostro carattere e il nostro modo di essere.
Per la dj Anna Pettinelli la sua canzone era Bittersweet Symphony dei The Verve.
La mia? Sarei indirizzata su Hoy di Gloria Estefan, ma ci devo pensare meglio.
E per voi?
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