Alcuni li hanno soprannominati crudelmente "i bimbi zombie", ma quello che sta accadendo in Africa è davvero preoccupante.
All'elenco delle malattie e degli infiniti problemi che il continente africano continua ad affrontare, bisogna aggiungere una nuova voce: Nodding syndrome.
La nodding syndrome prende il nome da una caratteristica diffusa tra i contagiati, cioè quella di assentire con il capo (in inglese to nod).
In realtà, la malattia ha già registrato 3 mila casi nell'ultimo anno, tutti bambini con un'età compresa tra i 5 e 15 anni.
Come per tutte le malattie sconosciute, i medici fanno fatica a trovarne le cause così come le cure.
Finora, però, chi ne è stato colpito ha perso la vita nel giro di 3 anni: i sintomi sono, oltre al dondolamento del capo, anche le convulsioni, gli svenimenti, l'incapacità di compiere anche le azioni più elementari come tenere in mano una matita.
Con l'avanzamento della malattia, l'intero sviluppo del cervello viene compromesso così come il sistema nervoso.
Il soprannome di zombie è stato dato perchè i bimbi colpiti dalla nodding syndrome cambiano il loro comportamento, diventando estremamente rabbiosi e violenti.
Una donna ugandese con 2 figli colpiti da questo male ha affermato che, quando si reca al lavoro, li lega con una corda in modo tale che non fuggano via dalla loro casa e vaghino così senza meta, destinati ad una morte certa.
Inoltre, ha riscontrato che i suoi figli masticano i fili delle corde per cercare di liberarsi, proprio come se fossero stati colpiti dalla rabbia.
Le ipotesi sulle cause ricadono su vari elementi: c'è chi ricollega la malattia alla cecità fluviale, una sindrome causata da un parassita che raggiunge l'uomo tramite un insetto, la mosca nera per la precisione; altri la ricollegano ad una tossinfezione alimentare causata probabilmente da un fungo.
Per ora, al fine di placare e ridurre l'effetto devastante della malattia, si somministrano antiepilettici e vitamina B6, ma la morte è del tutto inevitabile.
Ho deciso di parlare di questo problema perchè, noi occidentali e paesi sviluppati, spesso siamo distratti dai nostri problemi e rivolgiamo poca attenzione a queste malattie così lontane dal nostro mondo.
Ma questo non vuol dire che esse non siano altrettanto gravi: vedere dei bimbi morire così lentamente e crudelmente è ancora più doloroso e difficile da accettare.
Cosa possiamo fare noi?
Beh, quantomeno possiamo diffondere la voce e far sì che qualcuno possa aiutare questi bambini che hanno bisogno di aiuto e che hanno avuto semplicemente la sfortuna di esser nati in un paese molto povero.
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