sabato 28 aprile 2012

Poesie uniche: l'haiku e il calligramma

Tra le tante cose che faccio, c'è anche il doposcuola.
Ammetto che ci vuole tanta pazienza e determinazione, ma il fatto di insegnare ad un ragazzino il metodo di studio o spiegargli le cose che non gli sono chiare mi riporta inesorabilmente indietro nel tempo, a quando anch'io frequentavo la scuola e mi piaceva.
Ma questa esperienza ti permette di conoscere cose nuove che magari non hai affrontato nel tuo programma di studi.
L'altro giorno mi è capitato, durante i compiti di antologia, di scoprire vari tipi di componimenti poetici, diversi dalle solite poesie che siamo abituati a leggere.
Uno era l'Haiku, l'altro il calligramma.
L'Haiku è un componimento poetico tipico del Giappone, molto breve, solo 3 versi di 17 sillabe complessive.
Si tratta di una vera e propria poesia dai toni semplici che solitamente fa riferimento alla natura e alle stagioni.
Il poeta (in giapponese haijin) è molto sintetico: in poche parole riesce a racchiudere le sensazioni che sta provando in quel momento e che vuol riportare nella poesia.
In effetti, le immagini presentate sono essenziali, pochi attimi, lasciando così tutto il resto alla sensibilità personale del lettore.
Un esempio può esser questo:
In questo mondo
anche la vita della farfalla
è frenetica

Un altro tipo di componimento particolare è il calligramma.
La sua particolarità sta nel fatto che l'intera poesia viene scritta in un modo tale da dar vita ad un'immagine, solitamente correlata al significato o al tema della poesia stessa.
Per esempio, se si parla di una donna, la poesia può seguire i lineamenti del viso o della figura di una donna.
Tra i tanti artisti, autori di alcuni calligrammi, c'è il poeta francese Apollinaire che volle liberarsi totalmente delle costrizioni della metrica.
Insomma, è proprio vero che nella vita c'è sempre da imparare!


2 commenti:

  1. ho lavorato per 18 anni alla stazione di
    ( S.M.N) di Firenze e ciò che descrivo nel post è verità il tutto rispecchia la nostra società e ciò che saremo?

    Anime sospese
    le ho viste aggirarsi in tutte le stazioni
    in cerca della loro identità perduta
    vita vissuta ai margini della dignità imposta da una società malata
    Priva di amore verso i più umili che stanchi di lottare si sono arresi
    assistendo impassibili alla vita che non gli appartiene più
    Vita ricercata nella folla frettolosa schiava del tempo che passa veloce
    come fossero automi taluni offrono una moneta
    tenendo in vita queste anime sospese condannate a fare da specchio a tutta l’umanità.
    ( A. VITTORIO)

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  2. frangea la biada con rumor di croste (giorgio gaber da "polli di allevamento)...
    lo vedi che ho ragione io? quando scrivi sembri un cecchino che mira alla testa e boom.

    RispondiElimina

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