giovedì 12 settembre 2013

Le città del futuro: sul mare, in cielo o sottoterra

Solo nell'Ottobre 2011 la popolazione mondiale ha raggiunto quota 7 miliardi, ma le stime delle ultime settimane dicono che nel 2040 saremo già 9 miliardi.
E allora viene spontaneo chiedersi: ma dove vivremo?
Oggi esistono già 23 megalopoli con più di 10 milioni di abitanti e il numero è destinato a crescere.
E così tantissimi architetti visionari immaginano delle vie di fuga e non si limitano al cemento e alla terra, ma vanno ben oltre per cercare nuovi spazi, immaginando di addomesticare il mare e il cielo.
SeaOrbiter, città sul mare
C'è il progetto della città sul mare: SeaOrbiter, un mini-condominio semisommerso, alto 50 metri per consentire la vita sia sopra che sotto il mare; oppure Lilypad, una città galleggiante di 500mila metri quadrati, capace di ospitare fino a 50mila persone e ideale per il governo del Kiribati che medita di trasferirvi l'intera popolazione in quanto le isole rischiano di essere sommerse dall'oceano.
C'è anche chi immagina le città fra le nuvole, lontano da stress, caos cittadino e rumori: si parla del progetto City in the Sky, una sorta di fiori di loto giganti che saranno dei veri e propri superattici.
City in the Sky
Poi c'è anche l'idea della giungla metropolitana, una città piena di alberi, piante, fiori, boschi e abitazioni fatte di membrane biotessili, cemento di sabbia e gusci di conchiglie.
E infine, c'è la possibilità forse più cupa, quella della città sotterranea: già in Siberia si è pensato ad un progetto che mira a realizzare un centro urbano a basso impatto ambientale e ad alta tecnologia in una vecchia miniera di diamanti.
Di posti ce ne sono, c'è solo l'imbarazzo della scelta.


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