giovedì 19 settembre 2013

Il disturbo dello sviluppo sessuale colpisce sempre più bambini

Quando una coppia è in attesa della nascita del figlio, la prima cosa che ci si chiede è se sarà maschio o femmina e, di conseguenza, si cerca anche di scegliere il nome del nascituro.
Ma, in alcuni casi, non è così facile perchè sono tanti i bambini che alla nascita non possono essere catalogati secondo i normali criteri anagrafici e che sono destinati ad avere una vita spesso complicata e dolorosa.
Si parla, in tutti questi casi, di 46 XY Dsd dove Dsd sta per disorder od sex development, ovvero disturbo dello sviluppo sessuale.
In passato si parlava di pseudo ermafroditismo, ma in realtà si tratta di bambini che nascono con un patrimonio cromosomico maschile, ma con una scarsa virilizzazione dei genitali esterni.
Se pensate sia un problema raro, vi sbagliate perchè i dati affermano che questo disturbo capita ad un bambino su 4-5 mila.
E così l'iter prevede indagini cromosomiche, esami ormonali e analisi di ogni tipo: spesso è richiesta l'operazione che è meglio se viene fatta nei primi anni di vita.
Ma quali sono le cause di questo disturbo?
L'incremento dei casi è dovuto all'ingestione, tramite gli alimenti, di sostanze ad attività simil-ormonale che alterano la normale produzione di ormoni sessuali.
Questi contaminanti ci alimentano con sostanze a base di ormoni femminili che spiegano anche la diminuzione della fertilità maschile e l'aumento di tumori nei testicoli.
Secondo uno studio del Niehs (agenzia americana che si occupa di salute ambientale) le molecole che producono alterazioni endocrine sono contenute nei pesticidi, nei cosmetici, nella maggior parte dei contenitori di plastica per alimenti, nelle lattine delle bibite e nelle bottiglie della minerale.
Difficile starne lontani.
Ed è anche per questo che in Germania dal 1° Novembre 2013 inserirà il terzo sesso, indicato con la lettera X. Il sesso X, che andrà ad affiancare quello M ed F, potrà essere utilizzato in tutti quei casi di incertezza, di ermafroditismo e di disturbi della differenziazione sessuale (esclusi i trans che appartengono fisicamente ad un sesso definito).


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