Da un commento al mio post sullo spot dei Baci Perugina è nata la voglia di scrivere quest'altro post, ancora una volta dedicato all'amore.
Il commento parlava non tanto dell'amore, ma del bisogno d'amore che i single (innamorati ma non ricambiati o soltanto innamorati dell'amore) hanno, del digiuno del bel sentimento che sentono dentro di sè e che non li porta ad invidiare, essere gelosi di chi invece è così preso da questo sentimento così accecante, ispirazione di tanti film, di tante canzoni, di tanti componimenti, nel passato così come ancora oggi.
Molti dicono che l'amore arriva quando meno te l'aspetti. Per questo è giusto continuare non solo a sperare, ma anche a creare le condizioni perchè lo si possa incontrare. Alla fine, tutti noi abbiamo la nostra metà.
C'è chi l'ha già trovata, chi crede di averla trovata, chi ancora la ricerca, chi non vuole trovarla ma vuole che sia lei a trovarla. Insomma, ce n'è per tutti.
E così, travolta da questi pensieri, nella mia mente è saltato fuori un ricordo di qualcosa che avevo studiato ai tempi del liceo, qualcosa di filosofico, ma che parlava di amore.
Grazie all'aiuto dei motori di ricerca ho finalmente dato un nome a questo ricordo: il mito degli androgini di Platone col quale il filosofo narra il motivo della ricerca di una persona con cui stare tutta la vita.
Questo mito è contenuto nel Simposio, un'opera di Platone in cui vari personaggi parlano dell'Amore. Nel nostro caso, è Aristofane a narrarlo.
Vi era infatti un tempo in cui esistevano tre generi: Maschio, Femmina e Androgino, che aveva entrambi i connotati.
Il maschio discendeva dal Sole, la femmina dalla Terra e l’androgino dalla Luna.
L’androgino era felice, poiché completo.
L’androgino era felice, poiché completo.
Ma Zeus e gli Dei, gelosi della loro felicità, decisero di spaccarli in due.
Quando l’androgino fu diviso in due, ciascuna metà cercava la propria e cercavano di tornare di nuovo insieme, perchè insieme erano completi e felici.
Quando l’androgino fu diviso in due, ciascuna metà cercava la propria e cercavano di tornare di nuovo insieme, perchè insieme erano completi e felici.
Ognuno di noi così non è altro che una metà dell’uomo tagliato. O della donna tagliata.
E l'amore allora cos'è? Non è altro che la ricerca dell'intero, della nostra parte che ci è stata tolta!
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