domenica 20 febbraio 2011

Sanremo 2011: predominanza maschile e banalità

E anche questa edizione di Sanremo è andata, un'edizione assolutamente maschile visto che tra i primi 6 posti troviamo solo uomini (ad eccezione di Emma che è in coppia con i Modà)! Il vincitore è stato Roberto Vecchioni.
Incredibile, ma ho azzeccato il trio di vincitori, pensando unicamente a ciò che il pubblico ama e mettendo da parte i miei gusti musicali.
Una serata piacevole, tutto sommato, in cui finalmente protagonista assoluta è stata la musica: e non solo quella dei concorrenti, ma anche quella degli ospiti: una Avril Lavigne annoiata e con una canzone da dimenticare e un Massimo Ranieri che ci ha regalato brani indimenticabili della storia della canzone italiana, per poi congedarsi con "Nel blu dipinto di blu" per un omaggio a Domenico Modugno.
Per concludere, ecco i pregi e difetti di questo Sanremo:
tra i pregi una semplicità e genuinità del conduttore, molto più vicino al pubblico, una durata accettabile delle puntate, una meravigliosa serata dedicata all'Unità d'Italia, un Sanremo sobrio; tra i difetti l'inutilità delle presenze femminili di Belen ed Elisabetta, la presenza di ospiti non legati alla musica (De Niro e Bellucci), la banalità delle interviste, le canzoni troppo politiche e poco romantiche.
Diciamo un Sanremo che non ha aggiunto niente di nuovo, ma che è rimasto nella normalità e nella media, che non ha osato, ma si è limitato a fare il giusto.
Alla fine, ciò che ci deve restare in mente sono le canzoni. E qualcuna ci resterà.


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