L'India rientra tra i Paesi che sta conoscendo un forte sviluppo economico negli ultimi anni e il suo successo è dovuto soprattutto a grandi uomini e menti che si stanno impegnando per lo sviluppo del loro Paese.
Tra questi, ce n'è uno, Bunker Roy, che nel 2010 fu incluso dal Times tra i 100 uomini più influenti del pianeta.
Il merito sta nella sua missione educativa che diffonde nel mondo da ben 40 anni, un progetto che porta il nome di Barefoot College (Università dei piedi scalzi).
Un posto unico al mondo, in India, che raccoglie donne analfabete delle zone più povere del pianeta e le istruisce, insegnando loro a costruire, installare, mantenere impianti fotovoltaici come se fossero delle vere e proprie ingegneri solari.
Le donne hanno un'età compresa tra i 35 e i 50 anni e nei loro villaggi sono già nonne, donne mature e affidabili che, una volta imparato il mestiere, lo diffondono nelle campagne.
Le spese di viaggio e di soggiorno sono totalmente a carico del governo indiano e anche gli impianti fotovoltaici vengono forniti da donatori privati, come l'Enel.
Dopo i 6 mesi di apprendistato, le donne fanno ritorno nei loro villaggi, dando luce a una notte che dura da millenni (quasi un miliardo di persone ancora oggi vive senza elettricità).
Grazie all'energia solare, Bunker Roy è riuscito a creare delle scuole serali per 2500 bambini a Tilonia, ad aprile laboratori di artigianato dove lavorano 440 donne e a insegnare come si confezionano gli assorbenti igienici perchè in molti Paesi poveri si usano degli stracci sporchi in quei giorni.
Lo stesso Bunker Roy ha rivelato che la sua filosofia di vita è "Affrettati lentamente" e sin da quando frequentava l'università ha sempre pensato ad aiutare i più poveri e proprio da loro ha scoperto saperi e saggezze che nessuna università è in grado di offrirti.
L'intero progetto ha preso ispirazione dalle teorie del Mahatma Gandhi: rispettare chi si trova agli ultimi gradini della scala sociale perchè anche lui avrà qualcosa da insegnarti; ma soprattutto "vivere semplicemente, così tutti possono semplicemente vivere".
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