lunedì 16 luglio 2012

Carceri del Brasile: leggi e sarai libero

Si dice spesso che, nel caso in cui non ci vengano idee, la cosa da fare è copiare gli altri.
In Italia si parla spesso di sovraffollamento delle carceri, dei numerosi suicidi e delle condizioni disastrose in cui versano le celle, ma purtroppo poco (o quasi nulla) viene fatto per risolvere il problema.
E così dal Brasile della neo presidente Dilma Rousseff arriva un'iniziativa originale e importante: Redencão atraves da Leitura, ovvero Redenzione attraverso la lettura.
In cosa consiste?
L'iniziativa permette a ciascun detenuto che ne fa richiesta di ottenere quattro giorni di libertà per ogni libro letto.
Naturalmente, non è sufficiente aver letto il libro: al termine, bisogna scrivere una relazione sul contenuto, senza commettere errori di ortografia e di sintassi.
Gli argomenti su cui vertono i testi sono: letteratura, filosofia e scienza.
Le altre regole da rispettare sono:
  • ogni detenuto non può leggere più di 12 libri l'anno;
  • per ogni testo non può impiegare meno di un mese;
  • i giorni di libertà guadagnati non possono superare i 48 l'anno (per l'appunto 4 per ogni testo).
Certo, la situazione brasiliana è ancor più grave rispetto a quella italiana: pare che nelle carceri del Brasile, in cui spesso avvengono rivolte e massacri, ci siano più di mezzo milione di persone e il 95% di esso è analfabeta.
Questa iniziativa permette così di istruirli e di offrire loro un'opportunità di reinserimento nella società, una volta scontata la pena.
Non si sa quanto possa essere efficiente questo metodo, ma perchè non provare a testarlo anche in Italia?
Magari i risultati saranno positivi, sia per gli istituti penitenziari che per gli stessi detenuti.


2 commenti:

  1. 130 omicidi al giorno, auto blindata per andare in giro e paura di andare a cena al ristorante a causa delle rapine! se questa è l'Italia che volgiamo, si, si, apriamo le porte delle carceri!

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    Risposte
    1. Ma io mi chiedo: li leggete i post?
      Ho scritto di aprire le carceri?
      Ho scritto di liberare gli assassini?
      No.
      Quello che ho scritto è solo di donare 4 gg di libertà a chi legge un libro e ne scrive una recensione, senza fare errori.
      La cultura migliora la gente: è questo l'obiettivo.
      Non quello di dare libertà ai detenuti per farli ritornare a commettere gli stessi errori.
      E per favore: firmatevi quando scrivete, altrimenti mi sembra di parlare con n mare di anonimi!
      Grazie
      Elisa

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