domenica 29 luglio 2012

Il cielo di Taranto si tinge d'azzurro

In questi giorni non si fa altro che parlare dell'Ilva di Taranto e di quanto inquini.
Solo adesso l'Italia, la politica, i tg e tutti i giornalisti di questo mondo se ne sono accorti?
Perchè noi tarantini viviamo sotto questa nube di fumo da più di 40 anni e tante volte abbiamo alzato la voce per farci sentire dai piani alti, ma nessuno ci ha mai dato retta.
Poi è arrivata la chiusura, sono stati messi i sigilli all'area a caldo dell'impianto e tanti, tantissimi lavoratori sono scesi in strada a scioperare e a gridare il loro diritto al lavoro, bloccando la maggior parte degli accessi alla città.
E io ne so qualcosa perchè tornavo da una vacanza sul Gargano e ho fatto il giro di tutti i comuni tarantini per riuscire a far ritorno a casa.
Ma non voglio fare polemiche.
Voglio solo mostrarvi una foto, scattata ieri intorno alle 13, dal Ponte Punta Penna; ma prima di farlo ve ne mostro una precedente.
Il cielo di Taranto con l'Ilva a pieno regime
Il cielo di Taranto con l'Ilva sotto sequestro
Notate qualche differenza?
L'azzurro del cielo è qualcosa che mi ha lasciata senza parole.
Lo so, è difficile scegliere tra lavoro e salute, ma visto che sembra così difficile avere un impianto industriale senza inquinare, allora io scelgo la salute.
Per il lavoro, possiamo sempre optare per altre forme di business: il turismo sarebbe sicuramente una strada da intraprendere.
Non dimentichiamo che Taranto è situato in un punto centrale del Mar Mediterraneo e potrebbe essere un punto di snodo per i commerci marittimi.
In un momento in cui non si fa altro che parlare di green economy, inquinare è proprio al cosa più sbagliata da fare.


1 commento:

  1. Concordo in pieno, ma il tutto non si potrà fare in pochi anni. Nel frattempo qual è la scelta migliore?

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