venerdì 9 agosto 2013

Le spose infelici del Bangladesh

Ci sono culture e religioni in cui l'uomo è la figura più importante all'interno di una coppia, mentre la donna occupa un posto marginale nella famiglia come nella società.
Tra i tanti Paesi in cui questo si verifica c'è il Bangladesh.
Fancy, la sposa promessa
Nel documentario "Le ferie di Licu" si racconta la storia del giovane Licu, 27 anni, da 7 anni a Roma dove lavora in una fabbrica di vestiti con un contratto a tempo indeterminato.
Tutto normale finchè un giorno gli arriva una busta da parte dei suoi genitori dal Bangladesh: al suo interno una lettera e delle foto, le foto della sua promessa sposa.
Lui non l'ha mai vista prima di allora, ma sin da subito è incantato dalla bellezza della giovane donna, Fancy, 18 anni.
Uno dei tanti matrimoni combinati in cui i due sposi non si sono mai visti prima d'ora e d'improvviso si ritrovano ad essere legati da un legame così forte e importante.
Licu parte così per il Bangladesh, dopo aver chiesto un mese di ferie e aver raccolto quasi 5000 € per il matrimonio.
Arrivato lì la realtà è ben diversa da quella italiana: strade di fango, case di paglia, natura incontaminata.
Ma Licu è pronto a dare ogni tipo di rassicurazione ai parenti della giovane sposa, parlando di sè, del suo lavoro, del contratto e del fatto di possedere la cittadinanza italiana.
Tutto perfetto e anche i 4 bagagli pieni di doni per Fancy sono ben graditi.
Nel giro di pochi giorni i due si conoscono: lei molto timida e triste, lui così occidentale e sicuro di sè.
Il giorno del matrimonio tra colori, suoni e canti i due si uniranno per la vita, ma le lacrime della piccola Fancy e di sua madre sono inevitabili e sono il segno che qualcosa di sbagliato c'è in tutto questo, anche se proprio la madre della ragazza aveva detto a Licu "Noi ti cediamo tutti i diritti su Fancy" come se la figlia non fosse una persona, ma un oggetto.
Licu
Naturalmente, arrivati in Italia, la vita per Fancy non sarà bella: forse la sua giovane età o un mondo occidentale in cui le donne sono indipendenti e determinate la spingono a voler uscire dalle mura domestiche in cui suo marito l'ha rinchiusa, seguendo le tradizioni del paese natale.
Fancy vuole evadere, vuole smettere di restare spettatrice dalla finestra della sua abitazione da cui osserva il mondo così veloce e vitale, ma Licu è severo.
Le compra degli stivali per farla felice e per cancellarle tutti i desideri di evasione: a Fancy piacciono tantissimo quelle scarpe, ma le userà per camminare in casa, sognando un giorno di poterle consumare sull'asfalto.
Un documentario che fa riflettere e che ancora una volta ci apre una finestra su tradizioni e culture che tengono le donne segregate in casa, sopraffatte da uomini deboli, ma resi forti dalle regole imposte dalla loro religione.
E allora vien da chiedersi: ma si può mai parlare di amore vero in questi casi?


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