Shida |
Ma essere un albino in Africa è ancora più difficile.
Il documentario intitolato "White black boy" di Camilla Magid è un piccolo capolavoro sull'educazione sentimentale di un bambino albino in Tanzania, paese in cui 3 su 1000 sono albini.
White black boy racconta la storia di Shida, un bimbo di 11 anni, sottratto alla famiglia e portato in un collegio dove imparerà l'inglese e verrà istruito per bene.
La storia di Shida inizia un giorno in cui, mentre pascolava le pecore, è stato aggredito da dei banditi che volevano ucciderlo.
I bambini albini della Tanzania hanno, infatti, due tipi di nemici: il Sole perchè la loro pelle non lo sopporta e i banditi che rapiscono e uccidono i bambini perchè secondo antiche credenze radicate nel territorio le parti del corpo degli albini sono magiche.
Secondo alcune testimonianze, pare che il corpo di un bimbo albino valga 25 mila dollari e ogni sua parte viene utilizzata per pozioni, stregonerie e magia nera.
C'è chi addirittura vende pozioni magiche per farti diventare ricco.
Una storia che ha dell'incredibile e che ha come protagonista un bambino, lasciato dai genitori e per fortuna protetto e istruito da una struttura e da degli insegnanti che lo preparano ad affrontare la malvagità del mondo esterno.
In questo collegio Shida inizialmente ha delle difficoltà: pochi amici e poco impegno nello studio tant'è che in terza classe è bocciato.
Riesce pian piano a stringere una forte amicizia con un coetaneo nero e soffre quando quest'ultimo parte per le vacanze estive con la sua famiglia, mentre lui resta insieme agli altri albini in collegio.
Shida e il suo amico |
E pian piano anche Shida riuscirà a migliorare i propri voti a scuola, grazie allo studio, all'amicizia che colma la mancanza di una famiglia, alla severità dei professori e alla voglia di sopravvivere.
Una storia commovente che ci porta in Africa dove già la vita è difficile e diventa ancora più complessa e pericolosa se nasci albino.
E' commovente vedere dei bambini che si divertono semplicemente giocando con una pallina o rincorrendosi o sognano in una vecchia auto arrugginita di partire per raggiungere chissà quale posto lontano.
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