Il servizio in onda era dedicato ad una donna guru indiana, Amma, considerata dagli stessi indiani un "mahatma", cioè una grande anima, proprio come Gandhi.
La particolarità di questa donna è una sola: dona a tutti, senza distinzione di sesso, razza, religione, il suo abbraccio. Finora ha abbracciato circa 30 milioni di persone in tutto il mondo.
Bisogna specificare comunque che il suo abbraccio non è portatore di nessun tipo di energia o potere, il suo abbraccio ha come scopo solo quello di dare forza agli altri e di liberarlo da ogni sofferenza.
Amma, sin da piccola, ha vissuto nella miseria; ha visto che c'era sofferenza per i bambini, per i ragazzini, per gli adulti; insomma, la vita è solo sofferenza. Ed è per questo che ha deciso, andando contro le credenze del suo popolo che vietavano assolutamente che una donna abbracciasse un uomo in pubblico, di regalare abbracci a tutti.
Questo suo dono le ha fatto ricevere nel 2002 il premio Gandhi King per la non-violenza e il suo amore si è concretizzato in molte opere a favore di moltissimi poveri dell'India: sono stati, infatti, costruiti orfanotrofi, centri culturali, ospizi, case per poveri e malati, donazioni di sangue, pensione per donne povere e tanto altro ancora.
L'esempio di Amma ci fa capire che, in questa società odierna così vuota di ogni valore e sentimento, basta poco per essere felici, basta un semplice abbraccio, ma non solo come atto fisico, bisogna abbracciare gli altri anche con il cuore.
Il mio parere lo riassume benissimo questa citazione di Dacia Maraini:
In una carezza, in un abbraccio, in una stretta di mano a volte c'è più sensualità che nel vero e proprio atto d'amore.
Dacia Maraini, Dentro le parole, 2006
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