mercoledì 5 gennaio 2011

I messaggi subliminali nella vita di tutti i giorni


Durante la puntata di ieri (4 Gennaio 2011) di "Mistero", è stato dedicato un servizio ai messaggi subliminali.
La parola "subliminale" deriva dal latino sub e limen, ovvero sotto la soglia; i messaggi subliminali sono esattamente quei messaggi che arrivano al nostro cervello in modo inconscio.
Il primo messaggio subliminale risale ai primi anni '50 quando la Coca Cola, per promuovere il proprio prodotto,    inviava un frame ogni 5 minuti durante la proiezione dei film nei cinema. Gli spettatori non si accorgevano di questo, ma il prodotto registrò un incremento delle vendite del 36%.
Nel corso degli anni tanti sono stati i messaggi subliminali, anche nella musica: essi hanno scopi principalmente commerciali, politici, ma anche satanici e legati all'uso di droghe.
Durante il servizio, è intervenuto un mentalista, Francesco Tisei, che ha mostrato come i nostri acquisti, all'interno di un supermercato, siano veicolati dalle azioni di marketing: dai colori del packaging, dalla disposizione dei prodotti sugli scaffali, dall'illuminazione, ecc...
Il rischio che si sta correndo nella società di oggi, tanto legata al profitto, è che gli agenti di marketing siano più interessati a creare la domanda, anzichè soddisfare i bisogni ed è per questo che ci ritroviamo sempre più con cose inutili, mentre ci mancano quelle essenziali.


2 commenti:

  1. Credo sia vero che ci ritroviamo pieni di cose inutili. Ma quando ogni giorno devi fare i conti con un budget ristretto credo che nemmeno i migliori agenti di marketing saprebbero farmi comprare una cosa di cui nn ho bisogno. Inoltre la strategia usati da molti è fare una lista delle cose da comprare, e andare diritti al punto. Il problema nasce quando si gironzola nei negozi alla ricerca di qualcosa che ci potrebbe "servire" senza avere in mente di preciso cosa sia quel "qualcosa" che stiamo cercando!

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  2. Mi permetto di dire una cosa: quando studiavo fuori all'università, il budget a mia disposizione era davvero striminzito. Inoltre, da persona precisa quale sono, preparavo sempre la lista di ciò che mi serviva, sapendo quindi esattamente prima cosa dovessi comprare.
    Ma ti assicuro che uscivo dal supermarket sempre con qualcosa fuori dalla lista, anche una stupidata come patatine, snack o prodotti di bellezza. Sarò io forse una preda facile per gli operatori di marketing???

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