sabato 17 dicembre 2011

La storia sporca di Parigi

Premetto che non sono una grande appassionata di storia e anche a scuola, se potevo, evitavo di studiarla.
Ma l'altra sera, per caso, ho sintonizzato il mio televisore sul canale History di Sky e ho assistito ad un programma davvero unico e favoloso.
Il titolo è La storia sporca di... ed è condotto da Dan Snow.
Sono previste 3 puntate per 3 grandi città del mondo: Parigi, New York e Londra.
La prima che ho visto è stata quella dedicata a Parigi.
Proprio l'altra sera ho ammirato la bellezza della capitale francese attraverso il film di Allen, Midnight in Paris.
Parigi è la città dell'amour, una città affascinante, bella e sofisticata, ma non è stata sempre così.
Dan Snow ricostruisce tutti i passaggi che hanno portato Parigi a divenire quello che è oggi, passaggi non così piacevoli e puliti.
Infatti, nel XVIII secolo, Parigi era un groviglio di strade strette, affollate e puzzolenti, tali da farla considerare come la città più sporca d'Europa.
Dovunque c'era un odore disgustoso per via delle numerose concerie che utilizzavano la calce e gli escrementi e le urine di cani e uccelli per rendere le pelli molto lisce e che riversavano tutti i rifiuti della lavorazione nella Senna la quale era considerata una vera e propria fogna: pare che contenesse più di 300 tonnellate di escrementi.
Ma la sporcizia non apparteneva solo ai poveri: anche tra gli aristocratici e nel palazzo di Versailles, residenza di Luigi XVI, era diffusa l'abitudine di fare i propri bisogni dove capitava perchè le toilettes non esistevano e le donne, per non far vedere la sporcizia, orlavano i loro abiti lunghissimi di marrone.
Alle volte venivano usati i vasi da notte che, una volta pieni, venivano svuotati dalle finestre: ecco perchè nella Parigi del XVIII secolo si andava in giro con gli ombrelli.
L'odore insopportabile che caratterizzava quella Parigi proveniva anche dai cadaveri in decomposizione: pare che, in quel periodo, morissero ogni anno 20mila parigini a causa del vaiolo, della tubercolosi e della sifilide e perciò i cimiteri non avevano più spazio per seppellire i morti.
E così molti di loro furono gettati nella Senna.
La situazione peggiorò ancor più quando fu introdotta la ghigliottina che condannò a morte ben 2794 persone, lasciando in Place de la Concorde cumuli di teste, corpi, sangue, mosche.
Solo con il generale Napoleone Bonaparte nel 1809 la situazione iniziò a cambiare: Napoleone fece costruire 56 fontane, 5 ponti e 8 nuovi mercati di fiori per riempire la città di acqua pulita e fresca e di nuovi profumi.
Grazie a lui venne diffuso il vaccino contro il vaiolo che uccideva all'incirca 10mila persone ogni anno.
Il suo lavoro fu successivamente completato dal nipote Napoleone III che allargò le fogne parigine, portò acqua corrente e pulita in tutte le abitazioni e, grazie ad Haussmann, creò la città splendida che vediamo oggi, una città ricca di boulevard e di parchi e dove regna l'ordine.
Un modello che sarà poi ripreso da Londra e New York.


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