venerdì 31 agosto 2012

Lady Diana: il suo ultimo sorriso

Il 31 Agosto 1997 moriva Lady D.
Una data memorabile, difficile da dimenticare perchè quella notte a Parigi, sotto il tunnel del Pont de l'Alma, perdeva la vita un'icona di quegli anni, una principessa rimasta pur sempre una donna come tutte le altre.
Io avevo solo 11 anni, ma ricordo quanto quella notizia sconvolse il mondo intero.
D'improvviso nei tg e in ogni programma appariva lo splendido sorriso di Lady Diana, per ricordare la "principessa triste".
Così l'avevano soprannominata a causa di un matrimonio infelice con il principe Carlo, fatto di tradimenti e bugie, da cui sono nati due figli, William e Henry, e che terminò con il divorzio nel 1996.
La sua figura, piena di carisma ed eleganza, divenne un simbolo per tutto il pianeta: Diana si impegnò nella lotta contro l'Aids, nel bandire le mine anti-uomo, nell'aiutare i bimbi dell'Africa.
Purtroppo, però, la sua vita è finita in quel tunnel di Parigi, da cui non è più uscita viva.
Insieme al suo nuovo amore, Dodi Al-Fayed, era uscita dall' Hotel Ritz di Parigi.
Insieme all'autista e alla guardia del corpo, Diana e Dodi si erano infilati in una Mercedes, seguiti da giornalisti e fotografi.
Le cause dell'incidente?
Come accade spesso per le morti di personaggi di fama mondiale, anche sulla morte di Lady Diana ci sono ancora moltissimi dubbi.
Le teorie sono tante:
  • c'è chi afferma che l'autista, Henri Paul, fosse ubriaco e che la sua negligenza sia costata cara alla principessa. Alcuni video e immagini visti ultimamente, sia sul web che in tv, hanno smentito la sbornia dell'autista: prima dell'uscita dall'hotel, si vede dalle telecamere di sicurezza che l'autista si allaccia le scarpe, piegandosi sulle ginocchia, gesto che non avrebbe potuto fare se fosse stato ubriaco perchè avrebbe perso l'equilibrio;
  • c'è chi afferma che l'autista sia stato accecato da qualche flash di qualche fotografo e abbia perso il controllo dell'auto;
  • c'è chi parla anche di un coinvolgimento dei servizi segreti britannici e della famiglia reale: pare, infatti, che Diana, alcuni mesi prima della morte, avesse confessato in una lettera che temesse di morire in un incidente d'auto, progettato dal suo ex marito, il principe Carlo.
Ancora oggi resta il mistero sulla morte di questa principessa che è e sarà sempre nel cuore di tutti.
La sua ultima immagine, prima di uscire da quell'hotel e trovare la morte, è quella di una donna semplice, innamorata e sorridente, felice di aver trovato l'amore e di poter vivere finalmente una vita da donna normale.

Peccato che qualcuno fosse invidioso di questa sua felicità e del suo splendido sorriso.

giovedì 30 agosto 2012

La diga di Farakka che cambia il Gange

Il documentario di ieri di DOC3 ha portato all'attenzione di tutti un problema di cui poco si parla nel mondo: la diga di Farakka.
La diga fu completata nel 1970: inizialmente fu considerata come un'opera innocente da parte dell'India, costruita con lo scopo di salvare il porto di Calcutta dall'insabbiamento.
Ma a distanza di anni diversi Paesi, tra cui il confinante Bangladesh, si sono resi conto di come questa diga, considerata il nuovo tempio dell'India contemporanea, abbia cambiato l'intera geografia della zona.
Il documentario, intitolato "Char, l'isola che scompare" racconta ciò che è successo in Bangladesh e lo fa attraverso la storia di un ragazzino, Rubel, che per sopravvivere è costretto a contrabbandare il riso tra il Bangladesh e l'India, rischiando anche la morte.
La diga di Farakka (indicata dalla lettera A nella foto) ha cambiato il corso del fiume Gange, creando fragili isole tra le acque.
Una di queste è Char (nel cerchietto rosso nella foto in alto), duramente colpita dalla scarsità dell'acqua che, nel corso degli anni, ha causato grandi perdite nel settore agricolo, nella pesca, nella silvicoltura, nell'industria, nella navigazione.
Non solo.
La scarsità dell'acqua ha portato anche a danni mortali a causa di inondazioni, siccità, salinità eccessiva.
Queste fragili isole che nascono dal Gange sono costrette ad avere breve vita: quando l'acqua del fiume si ritira, inizia l'erosione delle coste e piano piano lì dove prima c'era un'isola, un villaggio, una casa, ora c'è solo acqua.
Come in una sorta di gara tra terra e acqua, le piccole isole sorgono e scompaiono, portando con sè anche tanti morti e costringendo la gente a spostarsi continuamente e a "smontare" la propria casa, mattone dopo mattone, per ricostruirla in un altro posto.
La sfortuna del Bangladesh sta nell'occupare la parte finale del bacino idrografico del Gange, controllato a monte dall'India.
Nonostante il trattato internazionale del 1966 con il quale l'India si impegnava a dare metà dell'acqua al Bangladesh, le cose oggi non sono cambiate.
E' più importante il profitto legato alla produzione di energia e alla gestione dell'acqua oppure le persone, i popoli e la loro esistenza?

Giorgia sul 2: stasera alle 21

Stasera, per tutti i fans (come me) di Giorgia, c'è un appuntamento a cui non si può mancare: Giorgia sul 2, questo è il titolo dello speciale che andrà in onda questa sera su Raidue, in cui la cantante romana parlerà di sè, della sua carriera, dei suoi duetti e anche tanti altri nomi della musica e dello spettacolo, come Fiorello, Pippo Baudo, Elisa, Laura Pausini racconteranno di lei.
Questo è stato un anno fortunato per la cantante dalla voce cosi chiara ed emozionante: il suo album "Dietro le apparenze" ha venduto tantissime copie. 
Singoli come "E' l'amore che conta", "Il mio giorno migliore", "Inevitabile" in duetto con Eros Ramazzotti hanno portato in alto nelle classifiche questo nuovo album di Giorgia.
Ma quest'estate è il brano "Tu mi porti su" scritta da Jovanotti che l'ha fatta esplodere.
E' diventato un tormentone, forse il singolo più amato di questo album, anche se io preferisco la Giorgia delle canzoni più romantiche e lente, come "Vado via" o "Dietro le apparenze".
Una grande soddisfazione per questa grande diva della musica italiana che, dopo esser diventata mamma, è ritornata su tutti i palcoscenici alla grande, sempre con la sua grinta e il suo sorriso.
E stasera non ci resta che ammirarla in tv, cercando di scoprire anche qualche piccolo segreto della sua vita privata e non.

mercoledì 29 agosto 2012

Le baby-modelle: colpa dei genitori?

Spesso mi sono trovata a scrivere di pubblicità e spot che avevano come protagoniste delle bambine, in pose piuttosto ambigue e seducenti, truccate come donne.
Prima è stata la volta di un'azienda francese, la Jours Apres Lunes, poi di una olandese, la Boobs & Bloomers, che per promuovere una linea di intimo per bambine con push-up  ha usato delle bambine in pose ammiccanti e fuori luogo.
L'altra sera DOC3, il programma documentario che va in onda il mercoledì su Raitre, ha affrontato quest'argomento così scottante: il titolo del documentario era "Divine" (potete vederlo qui), un viaggio all'interno del mondo della moda dei bambini, con i suoi drammi e i suoi successi.
Attraverso le storie di tre bambine italiane ci ha mostrato un po' tutto quello che c'è dietro una semplice sfilata di moda, come il Pitti bimbo a Firenze, e come sia il rapporto tra queste bambine-modelle e i loro genitori.

Emily ha 10 anni, figlia di un italiano e di una venezuelana.
E' una bambina di colore che si ritrova a fare casting per realizzare il sogno di sua madre che non era riuscita a diventare un'attrice.
I sogni di questa bambina sono quelli di una donna, come quello di avere una limousine, un camerino, essere sempre sui tacchi, essere fotografata e apparire su tutti i giornali.
Solo il padre è contrario a questa strada perchè teme che la figlia possa mettere da parte cose più importanti come la scuola e inoltre, si rende conto che Emily non lo fa perchè le piace, ma solo per avere una maggiore considerazione dai suoi compagni di scuola che, invece, la deridono per il colore della sua pelle o per il suo apparecchio ai denti.

Lucrezia ha 10 anni: suo padre è stato un carabiniere, caduto a Nassiriya nel 2003.
Da allora non ha più visto sua madre felice.
E' quella più determinata e con alle spalle 4 Pitti.
Bella e spontanea, è in grado di prendere quest'esperienza come un gioco, senza farsi schiacciare dalla pressione o dall'emozione.
Per lei le sfilate sono un modo per conoscere altre bambine come lei.
Vuole essere considerata una bambina perchè sa che nel giorno in cui verrà chiamata "ragazza" le responsabilità saranno molte di più.

Rebecca ha anche lei 10 anni.
Delle tre è quella meno convinta e quella forse più assillata dai genitori.
Il padre poliziotto, la madre commessa: le frasi della bambina risultano davvero assurde da sentire.
Frasi come "faccio le sfilate e quindi sono un po' più avanti rispetto ai miei compagni" lasciano pensare.
I genitori le mettono pressione, la criticano pesantemente dopo ogni casting, dicendole che deve essere più spontanea, parlare di più.
Una sorta di lavaggio di cervello o di modellamento della personalità della figlia, senza tener conto e senza ascoltare i reali desideri di Rebecca.
Infatti, lei è l'unica delle tre a non esser stata chiamata al Pitti e questo scatena nei genitori una delusione che si  trasforma in critiche aperte nei confronti di altri genitori e bambine, di possibili raccomandazioni e conoscenze che aprono le porte della moda.

Un documentario che, sinceramente, mi ha lasciata senza parole.
Non sono una mamma, ma ascoltare certi discorsi e assistere a certi comportamenti di genitori mi lascia davvero stupita.
Un figlio deve essere educato nel modo migliore, bisogna lasciarlo libero di esprimere le proprie potenzialità e i propri interessi, senza forzarlo e senza mettergli troppa pressione e soprattutto senza trasferire ai figli i sogni irrealizzati della nostra gioventù.
Il rischio che si corre è quello di avere dei bambini che non vivono a pieno la loro infanzia: come dice un detto famoso "Dare tempo al tempo", perciò non saltate nessuna delle età possibili da vivere.
Ognuna di esse è in grado di insegnarci qualcosa che poi ci servirà per il resto della vita.

lunedì 27 agosto 2012

Isabel Allende: il quaderno di Maya

Mi ci son voluti 8 mesi per finirlo, ma ce l'ho fatta.
Il quaderno di Maya, l'ultimo libro della scrittrice peruviana Isabel Allende, è un fantastico libro che mi è stato regalato a Natale.
All'inizio ero un po' svogliata ad iniziarlo perchè adoro i gialli e i thriller, ma questo libro mi ha sorpresa in modo straordinario.
Protagonista è un'adolescente, Maya Vidal, vittima della droga e dell'alcol che la trascinano sempre più in una vita disperata, di paura e rabbia, un'eterna fuga da spacciatori e poliziotti.
A tutto questo mondo rapido, rumoroso, di morte e paura si contrappone il meraviglioso scenario dell'isola di Chiloè, in Cile.
Qui Maya va a vivere a casa di uno scrittore, Manuel Arias, per volere della sua nonna Nini che, insieme al suo secondo marito, l'amato Popo, si è presa cura di lei, aiutandola a crescere nel migliore dei modi.
L'isola di Chiloè è un paradiso: all'inizio Maya crede che lì potrà solo annoiarsi, ma proprio in quel posto così incontaminato, pieno di valori come l'amicizia e la famiglia, in cui la natura è protagonista e la gente vive di cose semplici, Maya rinasce.
Entra in contatto con il suo corpo e con la sua anima e capisce che basta davvero poco per essere felici.
In una pagina del suo quaderno, la gringuita (così come viene soprannominata sull'isola) scrive: "Qui, nel sud del mondo, la pioggia fa diventare tutto fertile" a sottolineare la sua rinascita in un paese così lontano dalla sua casa.
E sempre a Chiloè Maya trova l'amore, anche se si tratta di un amore adolescenziale: sull'isola un giorno arriva Daniel Goodrich, originario di Seattle, un giovane che ama viaggiare e vivere tutto come un'avventura.
Resta sull'isola per qualche settimana e il giorno della sua partenza resterà per Maya il giorno più triste della sua vita, dopo quello della morte del nonno Popo.
Il libro non è altro che il diario di Maya che scrive in prima persona e mette a confronto i due mondi differenti di Las Vegas, dove è finita per drogarsi, ubriacarsi e vendere il suo corpo, e di Chiloè in cui c'è pace, serenità, amore.
Un libro che affronta in qualche pagina anche le vicende tristi del golpe cileno del 1973, le torture nelle carceri, la figura di Pinochet.
Alla fine della lettura, la sensazione è positiva e si può dire che sia un libro carico di ottimismo, che racconta il coraggio e la passione di una giovane donna che lotta contro i mostri della droga e dell'alcol per rinascere e ritrovare la serenità che aveva perso.
Una delle frasi più belle è questa:
...l'amore ci fa diventare buoni. Non importa chi amiamo e non importa nemmeno essere corrisposto o che la relazione sia stabile. E' sufficiente l'esperienza di amare: è questa che ci trasforma...

sabato 25 agosto 2012

Siria: un angelo bianco salva un ribelle

Sappiamo tutti ciò che sta accadendo in Siria: rivoluzione, guerra, torture, morti, stragi di innocenti, tutto per mandar via Bashar al-Assad e liberarsi di questa dittatura.
Ma c'è un video che sta girando sul web e che dà speranza a tutti coloro che continuano a lottare per avere la loro libertà.
Ognuno è libero di credere ciò che vuole: che sia un angelo o un semplice uomo, non importa.
Ciò che conta è il suo gesto, il suo coraggio di aiutare il prossimo in difficoltà, fregandosene dei proiettili che volano nel cielo.


Come si può ben vedere nel video, siamo per strada: c'è gente che cerca di nascondersi, al riparo dai proiettili che i militari stanno sparando sulla folla, e un uomo giace in mezzo alla strada, ferito.
All'improvviso, compare una figura in bianco: non si vede nè il suo viso nè nient'altro.
Con una calma insolita si avvicina all'uomo ferito, lo prende tra le sue braccia e lo allontana dalla morte certa.
Per molti ribelli, questa figura rappresenta un angelo, un intervento divino per dare sostegno a tutti i siriani che continuano a combattere giorno e notte con la speranza di riavere la loro libertà.

venerdì 24 agosto 2012

Arriva la carta igienica pubblicitaria

Dopo un post sulla manicure favolosa di Clio, mi ritrovo a parlare di una notizia veramente curiosa che viene dagli Stati Uniti.
L'argomento riguarda il bagno o toilette (come preferite chiamarla).
Prima di tutto vi chiedo: vi è mai capitato di stare seduti sul water, alla ricerca dell'ispirazione, e di finire per leggere qualsiasi cosa vi capitasse davanti?
A me sì.
Io finisco per leggere le etichette dello shampoo o del bagnoschiuma o qualche rivista capitata lì per caso.
Ma alla fine che ti resta di un'etichetta o dell'elenco degli ingredienti dello shampoo?
E così che nasce la carta igienica pubblicitaria.
Ad avere questa "brillante" idea sono stati due fratelli del Michigan, Jordan e Bryan Silverman: uno dei due ha rivelato che l'idea gli è nata proprio nel bagno e non avendo altro da leggere che le scritte sui muri, ha pensato bene di inventare questo tipo di carta igienica.
Come funziona?
La carta igienica pubblicitaria è gratuita ed è destinata principalmente a chi ne fa un grande uso, come i bar, i luoghi pubblici, i musei e tanti altri.
Su di essa c'è un gran numero di annunci pubblicitari: per comprare questi "spazi" pubblicitari gli inserzionisti interessati spendono soltanto mezzo centesimo di dollaro.
Una spesa irrisoria per uno spazio che, sicuramente, verrà visto per qualche minuto, a seconda di quanto si è mangiato la sera prima.
I due fratelli affermano che la carta igienica in questione non è assolutamente nociva: anzi, l'inchiostro usato per gli annunci è a base di soia e molte di queste pubblicità offrono dei coupon per avere un panino in omaggio o uno sconto su qualche acquisto.
Ma non è che poi, a furia di conservare la carta con gli sconti, si finisce per restare senza???

mercoledì 22 agosto 2012

Clio Makeup: manicure con borchie

L'estate è quasi alla fine e così già nei negozi d'abbigliamento, di scarpe e di ogni altro tipo di prodotto si respira aria d'autunno.
Pare che la moda del prossimo autunno sia caratterizzata dalle borchie: sugli abiti, sulle borse, sulle scarpe, anche nei cerchietti per i capelli e negli orecchini.
E così anche Clio, la simpaticissima truccatrice di Belluno, trapiantata ora nella Grande Mela, ha dedicato un tutorial alle borchie.
Ma stavolta ha messo da parte il trucco per dedicarsi totalmente alle unghia.



La manicure che Clio ha realizzato è, a suo dire, molto semplice: ciò che vi serve è uno smalto scuro opaco (nero o blu metallico), un po' di colla per unghie, un bastoncino e delle perline.
Una volta applicato lo smalto, col bastoncino disponete delle piccole palline di colla sulle unghia (non sull'intera unghia, ma in alcune parti) e poi applicate le perline, una ad una.
L'effetto è molto rock.
Io difficilmente farei una manicure così perchè non amo particolarmente le borchie, anche se l'effetto è piuttosto carino.
E voi?

The way back: fuga dal gulag siberiano

Ieri, dopo che i piani di una possibile uscita serale sono saltati, ho optato per la visione di un film.
Tra le possibilità, ho scelto "The way back".
L'ho scelto perchè la storia non era niente male e i commenti della rete erano tutti a suo favore.
"The way back" è tratto da un libro intitolato "Tra noi e la libertà" di Rawicz Slavomir in cui lo stesso autore racconta la sua fuga da un gulag in Siberia nel 1941.
Slavomir è un tenente della cavalleria polacca che viene accusato dai russi di essere una spia: così nel 1939 viene rinchiuso in un gulag siberiano, costretto ai lavori forzati e condannato a 25 anni di reclusione.
Ma il desiderio di libertà è più forte di quel freddo polare, di quelle nevi e della paura di morire.
Così nel 1941 organizza insieme ad altri 6 compagni la fuga, in direzione sud.
Una fuga lunga 6500 km che porterà i sopravvissuti fino all'India dove finalmente saranno liberi.
La vicenda (molto probabilmente inventata e non reale, come sostiene l'autore) ricorda tanto quella dei cannibali delle Ande, la squadra di rugby che sopravvisse per 2 mesi tra le montagne delle Ande, dopo lo schianto dell'aereo su cui viaggiavano.
Come quei ragazzi, anche Slavomir e i suoi compagni si nutrono di carne cruda animale e la fame risveglia in loro l'istinto bestiale di mangiare i propri simili.
Il film è un continuo susseguirsi di panorami insoliti: dalle nevi della Siberia fino al deserto del nord della Cina, dalla vetta dell'Himalaya alle verdi distese dell' India.
Un film che, in certi momenti, ti fa patire la sete, ma che riesce nell'intento di farci comprendere quanto sia importante per l'uomo la libertà e di quanto ci possiamo spingere oltre ogni limite per riottenerla.

martedì 21 agosto 2012

Sempre più mamme blogger

E' vero, a distanza di 2 anni dall'inizio di questa favolosa avventura, non ho mai raccontato come e perchè ho deciso di iniziare a scrivere in un blog.
Sarò breve (perchè non è questo l'argomento principale di questo post): ho sempre amato scrivere e leggere, sin da piccola leggevo ogni cosa che mi capitasse davanti agli occhi e poi nel Dicembre del 2010 ho deciso che era arrivato il momento di scrivere.
Ma di cosa?
Di qualsiasi cosa colpisse la mia curiosità e attenzione: dei viaggi fatti e da fare, dei libri letti, dei film visti, di tutte le culture e le tradizioni del mondo, tutto sempre con semplicità.
Ed ecco perchè "Semplicemente io...".
Quello di cui vorrei però parlarvi oggi è una moda che sempre più si sta diffondendo in Italia: le mamme blogger.
In un mondo che va sempre più veloce, in cui la tecnologia è sempre più protagonista, anche le mamme si adeguano e così siamo passati dalle mamme isolate nella loro cameretta a quelle che si raccontano pubblicamente.
Raccontano della prima ecografia e delle emozioni che ha scatenato, del parto, del primo pannolino cambiato, della prima parola, dei primi passi e di tanto altro ancora.
La blog-mania inizia spesso con l'arrivo del primo figlio per poi esplodere quando i bimbi compiono i 7 anni e scemare quando hanno raggiunto i 10.
In Italia il fenomeno è in crescita: le mamme blogger ritengono, infatti, che un blog (o sito che sia) dia informazioni specifiche perchè sono proprio le mamme a scriverci su: non solo consigli sulla maternità, ma anche sulle ricette, sui libri da leggere o sui metodi educativi più efficaci.
Una sorta di comunità in cui ognuno racconta la propria esperienza, collaborando così a diffondere dei consigli che, chi preferisce, può recepire e applicare.
Negli Stati Uniti, addirittura, siamo già più avanti: sì perchè le mamme blogger, tutte insieme, riescono a far cambiare le cose, facendo magari sostituire uno scivolo rotto o a far nascere un parco lì dove mancava e se ne sentiva l'esigenza.
E' impossibile elencare tutti i blog mamma italiani, ma negli ultimi tempi la community di donne più grande di Facebook, Roba da donne, ha dedicato un angolo del proprio sito ad una mamma blogger, dal titolo "Diario di una futura mamma".
Un modo per tante mamme moderne di raccontarsi e, perchè no, mettere da parte anche qualche soldino che non fa mai male.
Magari, un giorno, anche io potrei dedicarmi ad un blog del genere: ma prima di questo, c'è un altro passo importante da fare: diventare mamma!

domenica 19 agosto 2012

I figli della strada: un cartone per culla

La nascita di un bambino è un evento che mi fa sempre emozionare tanto: vita che dà altra vita, un essere umano che cresce nel corpo di una donna ed è frutto dell'amore.
Ma purtroppo non tutti i bambini che vengono al mondo sono fortunati.
L'altra sera, il programma DOC3 ha dedicato una puntata ai figli della strada, quei bimbi che hanno come culla una scatola di cartone, che vivono e dormono per strada, nei parchi o in grotte, in mezzo alla povertà e alla miseria più assoluta.
Quella raccontata da questo documentario è la storia di Sujelin, una giovane donna del Nicaragua, fuggita dalla sua famiglia perchè violentata dallo zio di sua madre all'età di 10 anni.
E così il suo destino la costringe a vivere per strada dove conosce Juan Carlos, un giovane tossico che l'avvicina alla droga e la mette incinta.
Dopo 9 mesi nasce Carlas, una bimba meravigliosa, ma sfortunata: la madre cerca così di abbandonare quella vita maledetta per regalare un futuro alla sua bambina.
Purtroppo tutto è più difficile del previsto: il padre di sua figlia abbandona entrambe per ritornare a dedicarsi ad una vita fatta di droga, alcol e donne.
Per fortuna, nella vita di Sujelin e Carlas appare Felix, un giovane a modo che si prende cura di entrambe, regalandole così una vita dignitosa.
Un documentario che ci fa conoscere una realtà così distante da noi, così triste, ma che ci apre gli occhi e ci fa   capire quanto siamo fortunati ad avere ciò che abbiamo, anche se a volte ci sembra poco.

sabato 18 agosto 2012

Amelia Earhart: ritrovato il suo aereo?

Solo l'altro giorno, il 24 Luglio, Google aveva dedicato un doodle all'aviatrice statunitense Amelia Earhart per ricordare il suo 115esimo anniversario della nascita.
Per chi non la conoscesse, la Earhart ha stabilito diversi record nel corso della sua vita: nel 1928 fu la prima donna ad attraversare l'Atlantico, nel 1932 riuscì a volare sugli Stati Uniti da Los Angeles a Newark.
Ma tutto ciò non le bastava: voleva fare il giro del mondo e così il 1° Giugno 1937 partì, insieme al secondo navigatore Noonan, da Miami.
In meno di un mese sorvolarono il Sud America, l'Africa, l'India e arrivarono in Nuova Guinea il 29 Giugno 1937.
Restavano solo 11.000 km, tutti da percorrere sull'Oceano Pacifico, ma il 2 Luglio 1937 la missione ebbe fine: in quella giornata non si ebbero più notizie dell'aeroplano e dei due piloti.
Nonostante le ricerche nei giorni successivi, non si seppe più nulla di Amelia Earhart: c'è chi dice che l'aereo si sia inabissato e i due siano morti, altri affermano che i due abbiano raggiunto un'isola e che siano morti per dissenteria, altri ancora pensano che la Earhart sia stata fatta prigioniera dai giapponesi e giustiziata e addirittura c'è chi  afferma che Amelia sia ritornata in America, sotto un altro nome, creandosi così un'altra vita.
Questo dilemma, però, oggi forse può trovare una soluzione: un team di ricercatori crede di aver trovato nei fondali dell'isola di Nikumaroro, nello stato del Kiribati, frammenti che potrebbero essere i resti dell'aereo di Amelia Earhart.
Potremo finalmente scrivere la parola fine alla terribile scomparsa della donna che, con la sua grinta e la sua determinazione, è stata ed è ancora un idolo per tutte le donne che vogliono realizzare i loro sogni?

giovedì 16 agosto 2012

India: un gel intimo che ringiovanisce

Si sa, la bellezza non è per sempre, ma è vittima del passare del tempo che lentamente la fa scomparire.
In commercio, troviamo tantissime creme anti-età sia per il viso che per il corpo, sperando che nascondano le rughe del tempo che, inevitabilmente, compaiono sul nostro corpo.
In India, però, hanno pensato ad un prodotto piuttosto insolito: il suo nome è "18 again" ed è un gel intimo che serve a ringiovanire e restringere la "farfallina".

Lo spot, che in India sta alzando tante polemiche, vede due giovani indiani che ballano sulle note di una versione riarrangiata di "Like a Virgin" di Madonna, davanti ad un uomo anziano che ripone tutte le speranze di risentirsi un 18enne (ecco perchè il nome 18 again).
Il prodotto viene messo in commercio a poco tempo di distanza da un altro che mirava, invece, allo sbiancamento delle parti intime femminili.
Che dire?
Sicuramente, io donna mi sentirei un bel po' sotto pressione e anche offesa: pare che questi uomini indiani non siano mai contenti delle loro donne.
D'altronde, può davvero un prodotto procurare questi effetti? E a che scopo?
Lasciate perdere: se il vostro uomo vi ama davvero, vi accetterà così come siete!

mercoledì 15 agosto 2012

Un doodle culinario per Julia Child

Nella giornata di Ferragosto, Google dedica l'ennesimo doodle ad un personaggio della storia televisiva americana.
Un personaggio a noi sconosciuto, ma che in America ha avuto molto successo: si tratta di Julia Child.
Chi era Julia Child?
Se volessimo paragonarla a qualche personaggio della nostra tv, sicuramente prenderemmo Antonella Clerici.
Infatti, la Child fu la prima che nel 1963 andò in onda con un programma The French chef in cui presentava moltissime ricette francesi, usando spesso degli ingredienti in modo stravagante.
La sua particolarità era quella di rivolgersi ai singoli ingredienti in modo buffo, cambiando il tono di voce con effetti comici nel pubblico.
Il doodle di oggi onora il 100° anniversario della nascita di questa donna che, al cinema, è stata interpretata da una meravigliosa Meryl Streep nel film Julie & Julia.


Una donna che ha fatto conoscere a tante altre donne la raffinatezza della cucina francese attraverso un pizzico di comicità.
E infatti, nel doodle di oggi, la Child è rappresentata con il suo solito sorriso davanti ad una tavola imbandita, in cui i singoli ingredienti sostituiscono le classiche lettere della scritta Google.

lunedì 13 agosto 2012

Il carcere di Abu Ghraib

Abu Ghraib.
Non è solo una città dell'Iraq, ma anche una prigione, situata nell'omonima città.
Inizialmente, durante il regime di Saddam Hussein, fu usata per imprigionare migliaia di politici iracheni, ma è tra il 2003 e il 2004 che essa divenne "tristemente" famosa al mondo per delle vicende legate ad essa.
In quella prigione è accaduto di tutto: è diventato un carcere di molestie e umiliazioni.
Nel 2004, infatti, saltarono fuori delle foto "imbarazzanti" per i soldati americani: esse ritraevano prigionieri iracheni, sottomessi, nudi, molestati.
Le foto contenute nel video sono solo alcune di quelle pubblicate: le torture consistevano nel metterli in posizioni stressanti, bombardarli di musica a tutto volume, impedir loro di dormire, accatastarli in una piramide umana, costringerli ad indossare intimo femminile, tenerli al guinzaglio come fossero animali, minacciarli con pistole e cani per non parlare poi di foto che vedono soldati americani in posa con prigionieri morti.
Alcuni di quei soldati sono stati arrestati, altri hanno già scontato la loro pena e sono i libertà, altri ancora (come Lynndie England) pubblicano libri per fornire la loro versione dei fatti, come se ci potesse essere una giustificazione a tutto questo male.
Ma in tutta questa storia c'è chi, per fortuna, si è pentito di ciò che è stato costretto a fare: uno di questi è Eric Fair che nel 2007 fece una rivelazione pubblica e raccontò tutto ciò che aveva visto e fatto in quel carcere segreto, forse per liberarsi di quel peso che, comunque, lo avrebbe accompagnato e devastato per tutta la vita.
Oggi è riuscito finalmente a riprendersi, a liberarsi del fantasma dell'alcool in cui si era rifugiato al ritorno dall'Iraq, forse per cercare di dimenticare quelle brutalità, ma si sa, i ricordi, soprattutto quelli più brutti, restano eternamente dentro di noi.
L'importante è riuscire a controllarli, evitando di farsi sopraffare.
E come i ricordi, restano anche tutte quelle immagini, prove di violenze e torture che ancora oggi si verificano, sebbene in altri Paesi come la Siria l'Iran, devastati dalla guerra, o nello stesso esercito americano in cui le donne sono vittime di molestie sessuali.
Ogni volta mi chiedo: quando avrà fine tutto questo?, e ogni volta mi rendo conto che siamo ancora troppo lontani dalla soluzione.

domenica 12 agosto 2012

London 2012: le finali di oggi

E siamo giunti alla fine: oggi è l'ultima giornata di Giochi Olimpici e l'Italia ha raggiunto quota 23.
Nella tarda serata di ieri, infatti, abbiamo vinto altre due medaglie: Carlo Molfetta ha vinto l'oro nel taekwondo +80 kg e Clemente Russo si è dovuto accontentare dell'argento nella finale di boxe pesi massimi.
Una gran bella soddisfazione per l'Italia che ora è ad un passo dal raggiungimento del record di Pechino, 27 medaglie, ma che resta troppo lontano dalle 30 medaglie, obiettivo di questa Olimpiade.
Oggi in programma ci sono le ultime finali e l'Italia può sperare in qualche sorpresa positiva:
  • ore 9: inizia il pentathlon femminile che prevede nel corso della giornata 5 discipline: scherma, nuoto, equitazione, tiro e corsa;
  • ore 10e30: c'è la finale per il bronzo della pallavolo maschile: Italia - Bulgaria;
  • ore 12: la maratona maschile;
  • ore 14e30: la finale della ginnastica ritmica a squadre dove al momento siamo seconde, dopo la Russia;
  • ore 14e30: ciclismo mountain bike finale maschile;
  • ore 16e15: la finale di Cammarelle nella boxe pesi supermassimi;
  • ore 16e50: la finale della pallanuoto maschile Italia-Croazia.
E così anche Google oggi ci regala l'ultimo doodle speciale, dedicato a queste Olimpiadi di Londra.
Un doodle che riassume in una sola immagine tutte le discipline e le singole lettere sono sorrette dagli atleti rappresentati su un prato verde, in mezzo a coriandoli, in un'aria di festa.

sabato 11 agosto 2012

London 2012: a -9 dall'obiettivo

Siamo veramente agli sgoccioli: penultima giornata di Olimpiadi e un po' di nostalgia inizia a sentirsi.
Ieri l'Italia ha festeggiato altre due medaglie, entrambe di bronzo: a vincerle sono stati Mauro Sarmiento e Vincenzo Mangiacapre.
Sarmiento, argento a Pechino, qui a Londra deve accontentarsi di una medaglia di bronzo, comunque importante, vinta nel taekwondo.
Mangiacapre, invece, vince il bronzo nella boxe pesi superleggeri.
Ed è proprio la boxe che ci assicura altre due medaglie: conosceremo il loro colore stasera con la finale di Clemente Russo e domani con la finale di Cammarelle.
E' già medaglia anche per la pallanuoto maschile, mentre la pallavolo, dopo la sconfitta contro il Brasile, dovrà fare un'ultima partita per aggiudicarsi il bronzo.
Vanno bene anche le ragazze della ginnastica ritmica a squadre.
Oggi il programma che vede gli Italiani in gara è il seguente:
  • ore 9e45: pentathlon maschile 1° evento (scherma);
  • ore 10: 50 km marcia maschile: ci resta solo Marco De Luca, dopo la squalifica di Schwazer: speriamo riesca a riportare il tricolore italiano sul podio;
  • ore 10e15: taekwondo +80 kg maschile ottavi;
  • ore 13e30: ciclismo mountain bike femminile finale;
  • ore 14e20: pentathlon 2° evento (nuoto);
  • ore 16e20: pentathlon 3° evento (equitazione);
  • ore 18: 20 km marcia femminile finale;
  • ore 19e45; pentathlon eventi combinati;
  • ore 23e15: boxe pesi massimi finale di Clemente Russo.
Google oggi, invece, dedica il suo doodle alla ginnastica ritmica individuale, in cui l'Italia non è riuscita a qualificarsi.
Un doodle statico in cui l'atleta crea con il nastro le due O del logo Google.
Per vedere con passione la ginnastica, dobbiamo aspettare la finale domani della disciplina a squadre che, al momento, ci vede al secondo posto.

venerdì 10 agosto 2012

London 2012: siamo a quota 19

Finalmente possiamo festeggiare per altre medaglie vinte nella giornata di ieri: due bronzi, inaspettati direi.
Uno viene dall'atletica, precisamente dal salto triplo maschile, dove Fabrizio Donato si posiziona al 3° posto, dietro i due statunitensi Taylor e Claye.
Dietro di lui, al quarto posto, l'altro atleta italiano, Daniele Greco, già considerato suo erede.
L'altra medaglia di bronzo viene dal nuoto acque libere 10 km dove Martina Grimaldi ci ha finalmente regalato la prima medaglia del nuoto, visti i risultati degli altri nuotatori italiani in piscina.
Due medaglie che ci fanno arrivare a quota 19: 7 ori, 6 argenti e 6 bronzi.
Il programma di oggi prevede tantissime gare in cui protagonisti sono gli Italiani:
  • ore 10e15: gli ottavi maschili di Taekwondo -80 kg;
  • ore 11e19: canoa K1 200 m femminili qualificazioni;
  • ore 13 e 14e18: ginnastica ritmica individuale femminile;
  • ore 13: nuoto 10 km maschile finale;
  • ore 15e30: boxe semifinale di Mangiacapre;
  • ore 15e50: ginnastica ritmica a squadre, ieri nella prima fase siamo al secondo posto;
  • ore 20: tuffi piattaforma 10 m maschile qualificazioni;
  • ore 20e10: 4x400 m femminile  qualificazioni;
  • ore 20e30: pallavolo maschile semifinale Brasile-Italia;
  • ore 20e45: 4x100 m maschile qualificazioni;
  • ore 20e50: pallanuoto maschile semifinali Italia-Serbia;
  • ore 21e05: 5000 m femminile finale;
  • ore 23e30: boxe semifinale di Cammarelle.
Per quanto riguarda il doodle di Google, non poteva mancare il calcio.
Oggi, infatti, basterà cliccare sul tasto play e iniziare a parare i tiri del calciatore con la maglietta arancio.
Per farlo basterà muovervi con i tasti direzionali e per saltare cliccate sulla barra spaziatrice.
Buon divertimento!

giovedì 9 agosto 2012

London 2012: aspettando Josefa Idem

Siamo quasi alla fine di quest'avventura olimpica: restano (con oggi) solo 4 giorni e anche questa 30esima edizione delle Olimpiadi finisce.
L'Italia è ancora ferma a 17 perchè, come ogni volta, per noi l'atletica non fa parte dei Giochi: in effetti, sono pochi gli atleti che riescono a qualificarsi e ancor di meno quelli che riescono a salire sul podio.
Le uniche speranze di medaglia sono la boxe di Russo, Cammarelle e Mangiacapre, la pallavolo maschile che ieri, battendo gli Stati Uniti, è volata in semifinale, la pallanuoto maschile che arriva in semifinale, dopo aver battuto l'Ungheria.
Le possibilità ci sono: tutto sta nel sapere sfruttarle.
Le discipline da tenere d'occhio oggi per la partecipazione degli Italiani sono:
  • ore11:08: la grande finale di canoa K1 500 mt di Josefa Idem;
  • ore 13: rotation 1 della ginnastica ritmica individuale assoluta;
  • ore 13: nuoto 10 km femminile finale;
  • ore 14e18: rotation 2  della ginnastica ritmica individuale assoluta;
  • ore 15e50: ginnastica ritmica a squadre femminile;
  • ore 20:20: la finale del salto triplo maschile.
Per quanto riguarda il doodle di Google, oggi altro doodle interattivo: oggi è dedicato alla canoa slalom e ancora una volta è possibile giocarci, usando i tasti direzionali.
Un ottimo passatempo fino alle 11 quando la Idem a 48 anni cercherà di vincere ancora, regalandoci non solo una medaglia, ma anche tantissime emozioni.

mercoledì 8 agosto 2012

I manicomi dell'Egitto

Ogni società è formata da persone, buone e cattive, e il più delle volte tiene per sè quelle buone per "escludere" quelle cattive.
E per farlo ci sono i manicomi: oggi, in Italia, li chiamiamo ospedali psichiatrici giudiziari e lì vivono tutti i considerati "pazzi" e chi ha commesso dei reati, più o meno gravi.
I primi ospedali psichiatrici del mondo furono costruiti in Oriente e in Egitto e i primi scritti a trattare la malattia mentale sono stati degli scritti arabi del IX e del X secolo.
In Egitto, i manicomi curano i "matti" con una cura che ha un solo nome, la prigionia.
Il potere non sa dove metterli, la religione li trova ingombranti e così per queste persone, molte delle quali non hanno nulla, non resta che vivere una vita di prigionia, pillole e violenza.
Nel documentario dell'altra sera di DOC3, protagonisti erano uomini e donne, giovani e anziani, rinchiusi anche da anni nel manicomio di Abbassya.
La maggior parte di essi si trova lì per colpa dell'ignoranza: purtroppo in Egitto, così come in tanti altri paesi, la gente si fa influenzare da credenze popolari e religiose e rinchiude in manicomi i propri figli per vari motivi.
C'è un ragazzo, considerato indemoniato, solo perchè si rifiuta di leggere il Corano; una donna rimasta vedova rinchiusa dal fratello solo perchè si è rifiutata di risposarsi; un'altra donna, maltrattata dal marito e considerata posseduta; un giovane, considerato da suo padre schizofrenico e rinchiuso perchè lo rendeva ridicolo agli occhi di tutto il quartiere.
Tutte storie diverse, ma che sono legate dal filo dell'ignoranza che decide della tua vita, spesso con scelte sbagliate e dettate dal timore del giudizio degli altri.
Anche chi non è matto, in quel posto finisce per diventarlo, sotto la pressione dei medici, il numero eccessivo di medicine e la violenza e gli abusi.
Una realtà difficile da credere, la realtà di chi viene emarginato dalla società per finire nei manicomi che non sono altro che la discarica dei diversi.

London 2012: siamo fermi a 17

Siamo arrivati all' 8 Agosto: le Olimpiadi sono quasi giunte alla fine e per l'Italia diventa sempre più dura vincere qualche medaglia.
La giornata di ieri non è stata così positiva: poche opportunità, solo con Vanessa Ferrari nella finale di corpo libero abbiamo sperato.
Purtroppo, però, per una regola ridicola, l'italiana, che aveva ottenuto un punteggio pari a quello della russa, viene fatta fuori dal podio perchè il suo esercizio era più difficile e lei non era riuscita a fare meglio.
E così si deve accontentare del 4° posto, quello peggiore per chi mira ad una medaglia, ma deve accontentarsi di una medaglia di legno.
Finisce anche l'avventura delle ragazze della pallavolo che, dopo aver vinto il primo set, perdono gli altri 3 contro una Corea impeccabile.
Siamo fermi a 17 con le medaglie.
Oggi altra giornata, ma il programma degli Italiani in gara si riduce sempre più:
  • lancio del martello donne: le qualificazioni alle 11;
  • ciclismo bmx individuale maschile: le qualificazione alle 16e40;
  • pallanuoto maschile: i quarti alle 16e50 Italia-Ungheria;
  • pallavolo maschile: i quarti alle 17 Italia-Usa;
  • tuffi trampolino 10 mt femminile: le qualificazioni alle ore 20;
  • boxe pesi welter leggeri: i quarti con Mangiacapre ore 22e30.
Per quanto riguarda Google, dopo il doodle interattivo di ieri dedicato al salto con gli ostacoli, oggi lo sport protagonista è il basket.
Ancora una volta potrete divertirvi a fare canestro, semplicemente cliccando sulla barra spaziatrice.
Buon divertimento!

martedì 7 agosto 2012

L'infibulazione: una speranza c'è

Spesso, in questo blog, ho affrontato il tema della violenza sulle donne.
In molti casi, ho parlato dell'Africa e di ciò che le donne africane subiscono, a causa di credenze popolari ancora fortemente radicate nella popolazione.
Tra le varie tipologie di mutilazioni femminili, l'infibulazione è senz'altro quella più brutale.
Ogni anno due milioni di bambine di diversi Paesi africani (e anche in Europa) vengono infibulate: questa brutale procedura prevede l'asportazione delle piccoli e grandi labbra e del clitoride e la chiusura totale dei genitali.
Solo un piccolo foro viene lasciato per l'urina e il sangue mestruale.
Per 40 giorni queste bambine hanno le gambe legate in modo da far fondere i lembi della ferita, rendendo così l'operazione perfetta.
Tutto ciò è drammatico per non parlare poi delle conseguenze di tutto ciò: dolori, infezioni all'apparato urinario e riproduttivo, rapporti dolorosi o privi di piacere.
Per fortuna, però, oggi la chirurgia corre in aiuto di tutte queste donne: due urologi francesi hanno trovato il modo per ridare ogni dignità a tutte queste vittime delle tradizioni popolari.
Il clitoride è un organo che prosegue anche all'interno del corpo: allentando i suoi legamenti, esso può riemergere, ritornando funzionale.
Molte donne, che si sono già sottoposte a questa operazione, oggi affermano di stare bene, di avere meno dolori e una vita a letto più soddisfacente.
C'è sempre una speranza!

London 2012: 3 medaglie in un giorno

La giornata di ieri è stata straordinaria: tre medaglie per l'Italia che ora è a quota 17.
La medaglia d'oro viene dal tiro a segno ed è stato Campriani a vincerla; la medaglia d'argento dal tiro a volo grazie a Fabbrizi; la medaglia di bronzo dagli anelli dove Matteo Morandi riesce a fare un esercizio quasi perfetto.
Tanta gioia, ma tanta amarezza per una notizia in serata che ci ha lasciati un po' sbalorditi: Schwarzer è stato squalificato per doping e così possiamo dire addio ad una possibile medaglia.
Ma andiamo avanti, sperando di poter vincere le 13 medaglie che servono per l'obiettivo delle 30.
Oggi Google ci regala, per la prima volta dall'inizio delle Olimpiadi, un doodle animato e interattivo.
Protagonista è un atleta della corsa ad ostacoli: il logo di Google cambia e al posto della prima O troviamo il pulsante del Play.
Se lo cliccate, inizia la gara: per far correre di più il vostro atleta dovrete cliccare le frecce a destra e sinistra e per saltare gli ostacoli, cliccate sulla barra spaziatrice.
Un giochino per divertirvi qualche minuto e per anticipare il programma della giornata di oggi.
Le discipline da seguire per i nostri Italiani sono:
  • equitazione: ore 11;
  • canoa K1 500 mt femminile: le qualificazioni alle ore 11:07;
  • 110 mt ostacoli maschile: ore 11e10;
  • salto triplo maschile: ore 11e45;
  • 5000 mt femminile: ore 11e55 le qualificazioni;
  • triathlon maschile: la finale alle 12e30;
  • lotta greco romana -96 kg: alle 14 le qualificazioni per una finale alle 19e25;
  • pallavolo femminile: Italia-Corea quarti;
  • nuoto sincro: ore 16 finale;
  • corpo libero: finale alle 17e23.

lunedì 6 agosto 2012

The Invisible War: storie di violenza

Vi ricordate il film "Il soldato Jane" con una bellissima Demi Moore?
In quel film, protagonista era una donna alle prese con la disparità di trattamento nelle forze armate americane e che lotta fino alla fine per essere trattata al pari degli uomini.
Beh, pensate a quella donna soldato.
Come quel soldato Jane, oggi tante sono le donne arruolate nella US Army, ovvero l'esercito americano.
Donne che si allenano e combattono ogni giorno per essere sempre più forti, ma c'è una prova che quasi tutte devono superare, una prova non prevista: quella della violenza.
Da alcune statistiche risulta che il 20% delle donne veterane è stata vittima di violenze durante il servizio: più di 3000 sono le denunce, ma pare che il numero sia 5 volte quello dichiarato perchè purtroppo tante donne stanno in silenzio, per paura, per vergogna.
Donne molestate e stuprate più volte e da più uomini contemporaneamente: un orrore che punisce l'esercito americano e che viene portato a conoscenza di tutti da un documentario uscito da un po' nelle sale americane dal titolo The invisible war ("La guerra invisibile").
Invisibile: un aggettivo giustissimo perchè molte di queste denunce sono state nascoste dai superiori, molti altri colleghi hanno protetto il carnefice e punito e allontanato la vittima, adottando un atteggiamento di menefreghismo e paura della verità.
Ma vittime di questi abusi non sono solo le donne: anche gli uomini, soprattutto gli uomini subiscono queste violenze.
Pare che gli uomini superino le donne per 6 a 1 e siano 20 mila l'anno gli uomini vittime di questa carneficina.
Tutto ciò è sconvolgente e preoccupa: è impossibile tollerare e nascondere certi comportamenti bestiali.
Per questo ammiro pienamente il coraggio del regista Kirby Dick che ha alzato al massimo volume la voce di queste vittime invisibili.

London 2012: siamo a quota 14

Oggi è iniziata l'ultima settimana di Olimpiadi.
Nella giornata di ieri la scherma ci ha regalato un'altra medaglia, il sesto oro e la 14esima medaglia in totale.
A vincerla sono stati i ragazzi del fioretto a squadre: Cassarà, Avola, Aspromonte e Baldini hanno battuto i giapponesi per 45 a 39, in un match equilibratissimo.
Ascoltare l'inno italiano è un'emozione indescrivibile: speriamo di ascoltarlo ancora.
Tanta amarezza, invece, per Tania Cagnotto che nella finale dei tuffi dal trampolino 3 mt arriva quarta, a soli 20 centesimi dalla messicana.
Va male anche nel lancio del martello, nelle 3000 siepi e nel beach volley femminile.
Per quanto riguarda la finale dei 100 mt, il re resta ancora Bolt che ieri li ha percorsi in un tempo di 9 secondi e 64 centesimi, migliorando il record olimpico.
La giornata di oggi è piena di altri appuntamenti.
Ecco alcune delle discipline che occorre seguire per la presenza di Italiani:
  • carabina libera maschile: alle 10 le qualificazioni;
  • canoa k1 1000 mt maschile: le qualificazioni alle 10e30;
  • lancio del peso femminile: alle 11e45 le qualificazioni;
  • anelli maschile: la finale alle 15;
  • pallavolo maschile: Italia-Bulgaria ore 15e45;
  • nuoto sincro duet femminile: ore 16;
  • pallanuoto maschile: Spagna-Italia ore 20e40;
  • boxe maschile: i quarti alle 21e30;
  • boxe maschile: i quarti alle 23e30 con Cammarelle;
  • beach volley maschile: i quarti a mezzanotte Olanda-Italia.

domenica 5 agosto 2012

London 2012: oro di Jessica Rossi, siamo a quota 13

La giornata di ieri ha regalato all'Italia una medaglia d'oro.
A vincerla è stata una giovane atleta, Jessica Rossi: solo 20 anni, di Crevalcore (Bologna), ha superato ogni record mondiale e olimpico, colpendo 99 piattelli su 100.
La giovane, la cui famiglia da Maggio dorme nelle tende a causa del grave terremoto che ha colpito l'Emilia, ha dedicato questa vittoria speciale a tutta la sua regione e a tutti i terremotati emiliani.
Ora siamo a quota 13, con 5 medaglie d'oro, 5 d'argento e 3 di bronzo.
La giornata di oggi si apre con il doodle dedicato al nuoto sincronizzato.
Uno dei più belli finora: interamente ambientato nella piscina dove troviamo la scritta Google e al posto della prima O vediamo un cerchio formato da 8 ragazze.
Per ciò che riguarda gli Italiani in gara eccone alcuni:
  • tiro a volo maschile: alle 10 le qualificazioni;
  • pistola 50 m: ore 10 le qualificazioni per una finale alle 13e30;
  • fioretto a squadre maschile: i quarti alle ore 11e30 e l'eventuale finale alle 20e15;
  • maratona femminile: alle ore 12;
  • nuoto sincro femminile: ore 16;
  • cavallo maniglie maschile: la finale alle 16e41;
  • pallavolo femminile: Italia-Russia ore 17e45;
  • beach volley femminile: Usa-Italia ore 19;
  • trampolino 3 mt: finale di Tania Cagnotto ore 20;
  • pallanuoto femminile: ore 20 i quarti Italia-Usa;
  • salto in alto maschile: qualificazioni ore 20e05;
  • lancio martello maschile: finale alle 21e20;
  • 3000 siepi maschile: la finale alle 22e25;
  • boxe maschile: i quarti di Clemente Russo alle 22e30.
In bocca al lupo!


sabato 4 agosto 2012

London 2012: bronzo nella sciabola, siamo a quota 12

Anche la settima giornata è stata archiviata e l'Italia ha vinto un'altra medaglia, di bronzo stavolta.
A regalarcela è stata sempre la scherma: questa volta la squadra maschile della sciabola è salita sul podio, anche se su quello più basso.
Non sono riusciti a eguagliare la favolosa impresa delle ragazze del fioretto.
Ma va bene così: adesso siamo a quota 12 nel medagliere, al settimo posto.
Nella giornata di oggi sono tante altre le gare in programma.
Il doodle di oggi è dedicato allo splendido sport del salto con l'asta.
Nell'immagine si vede lo stadio olimpico e dietro di esso si intravede la scritta Google (tagliata a metà) con i classici colori delle singole lettere riportati sul bordo dello stadio.
Le discipline di oggi che vedono la partecipazione degli Italiani sono:
  • carabina femminile: in mattinata le qualificazioni con la finale alle 13e45;
  • il tiro a volo femminile: stessa storia, qualificazioni in mattinata e finale alle ore 16;
  • triathlon femminile: finale alle ore 10;
  • spada a squadre femminile: alle 11e30 i quarti con possibile finale alle 20e15;
  • canottaggio: sono previste alcune finali alle 11e30 e alle 13e10;
  • beach volley femminile: alle ore 14 le ragazze disputeranno gli ottavi contro la Spagna;
  • tuffi: alle 15e30 c'è la semifinale della Dallapè e della Cagnotto;
  • pallavolo maschile: ore 15e45 Australia - Italia;
  • pallanuoto maschile: ore 16e30 Italia - Kazakistan;
  • 20 km marcia: ore 18;
  • 1500 m stile libero: la finale alle ore 20e36 con Paltrinieri che ci fa sperare;
  • 400 m: la semifinale femminile alle ore 21e05;
  • 10000 m: la finale è alle ore 22e15.
In bocca al lupo a tutti!

venerdì 3 agosto 2012

London 2012: oggi inizia l'atletica

La giornata di ieri è stata meravigliosa: speravo di raggiungere e superare le 10 medaglie e ci siamo riusciti.
In mattinata, a regalarci la prima medaglia è stato il canottaggio: la coppia Sartori-Battisti, in una gara all'ultimo respiro, è riuscita a salire sul podio, vincendo la medaglia d'argento, poco dietro i neozelandesi.
Poi in serata le ragazze della scherma si sono confermate campionesse assolute del mondo.
Dopo aver vinto, nella prima giornata dei Giochi, tutte e tre le medaglie nel fioretto individuale, ieri sera hanno confermato la loro superiorità: il trio Vezzali - Di Francisca - Errigo ha superato la Russia con un punteggio finale di 45-31.
Bisogna però aggiungere a questi tre nomi quello di Ilaria Salvatori che, nell'ultimo break, ha sostituito Arianna Errigo, ferma per infortunio, ottenendo così anche lei la medaglia d'oro.
Strepitose!
Oggi tante altre sono le gare in programma.
Il doodle di oggi ci fa capire benissimo che da ora inizia l'atletica.
Nell'immagine sopra, è raffigurato un lanciatore del peso: ma quella del peso è solo una delle discipline che prendono il via quest'oggi.
Iniziano anche le gare di salto triplo, dei 400 mt ostacoli, del lancio del martello e dei 10000 metri.
L'Italia non splende certamente nell'atletica e riuscire a vincere le 19 medaglie restanti per raggiungere quota 30 sembra davvero difficile.
Ecco comunque alcuni degli Italiani in gara oggi:
  • beach volley maschile e femminile: ottavi alle ore 10 e 11;
  • carabina 50 mt: alle ore 10, sperando in una finale alle 13;
  • salto triplo femminile: ore 11e25;
  • 400 mt ostacoli: ore 12e15;
  • lancio del martello maschile: ore 12e20;
  • sciabola squadre maschile: i quarti alle 12e30 e la finale alle 19e45;
  • trampolino elastico maschile: ore 15 con finale alle 16e26;
  • tuffi trampolino 3 mt: ore 15e30;
  • pallanuoto femminile: ore 19e20;
  • pallavolo femminile: ore 23.
Speriamo bene!
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