Vi ricordate il film "Il soldato Jane" con una bellissima Demi Moore?
In quel film, protagonista era una donna alle prese con la disparità di trattamento nelle forze armate americane e che lotta fino alla fine per essere trattata al pari degli uomini.
Beh, pensate a quella donna soldato.
Come quel soldato Jane, oggi tante sono le donne arruolate nella US Army, ovvero l'esercito americano.
Donne che si allenano e combattono ogni giorno per essere sempre più forti, ma c'è una prova che quasi tutte devono superare, una prova non prevista: quella della violenza.
Da alcune statistiche risulta che il 20% delle donne veterane è stata vittima di violenze durante il servizio: più di 3000 sono le denunce, ma pare che il numero sia 5 volte quello dichiarato perchè purtroppo tante donne stanno in silenzio, per paura, per vergogna.
Donne molestate e stuprate più volte e da più uomini contemporaneamente: un orrore che punisce l'esercito americano e che viene portato a conoscenza di tutti da un documentario uscito da un po' nelle sale americane dal titolo The invisible war ("La guerra invisibile").
Invisibile: un aggettivo giustissimo perchè molte di queste denunce sono state nascoste dai superiori, molti altri colleghi hanno protetto il carnefice e punito e allontanato la vittima, adottando un atteggiamento di menefreghismo e paura della verità.
Ma vittime di questi abusi non sono solo le donne: anche gli uomini, soprattutto gli uomini subiscono queste violenze.
Pare che gli uomini superino le donne per 6 a 1 e siano 20 mila l'anno gli uomini vittime di questa carneficina.
Tutto ciò è sconvolgente e preoccupa: è impossibile tollerare e nascondere certi comportamenti bestiali.
Per questo ammiro pienamente il coraggio del regista Kirby Dick che ha alzato al massimo volume la voce di queste vittime invisibili.
Nessun commento:
Posta un commento