Lo sapevate che potreste salvare le foreste del mondo scegliendo con cura cosa mangiare?
A dirlo è Slow Food, l'associazione internazionale no-profit che pratica una produzione di cibo su piccola scala, sostenibile e di qualità.
L'obiettivo è quello di lottare per un nuovo modello alimentare che sostenga l'educazione alimentare, tuteli il territorio, promuova la diffusione di orti comunitari e ridia valore al lavoro dei contadini.
Ma quali sono i consigli da mettere in pratica?
Sono tanti e diversi; eccone alcuni:
- mangiare più legumi e meno carne: l'allevamento intensivo di bovini richiede sempre più pascoli, provocando una maggiore deforestazione;
- più locale, meno globale: è opportuno scegliere prodotti stagionali e di filiera corta. In questo modo si è sicuri che le risorse forestali di altri paesi non sono state compromesse;
- no ai gamberetti asiatici: questi allevamenti sono stati creati, eliminando le mangrovie a difesa delle coste. Gli effetti li abbiamo visti con lo tsunami del 2004;
- niente packaging con imballaggi non certificati e che sfruttano le foreste;
- evitare gli sprechi: cerchiamo di comprare le giuste quantità;
- acquistare prodotti durevoli, meno uso e getta: il riutilizzo e il riciclo permettono di risparmiare risorse preziose.
Purtroppo, ogni anno scompaiono circa 13 milioni di ettari di alberi: un disastro che ha dei riflessi non solo a livello locale, come il cambiamento del microclima e l'avanzamento dell'area arida, ma anche a livello planetario con un aumento del rischio climatico.
L'Africa è il continente più colpito dal land grabbing, cioè il furto di terra praticato soprattutto dalle multinazionali: Slow Food nel 2010 ha creato 1000 orti in Africa, formando agronomi in 26 Paesi africani.
Non ci resta che prestare attenzione a ciò che mangiamo e prolungare così la vita del nostro pianeta!
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