Ieri, 5 Ottobre, nella mia città, Taranto, c'è stata un'importante fiaccolata.
Organizzata dal Fondo antidiossina Taranto e da altre associazioni ambientaliste, come il comitato Donne per Taranto e Peacelink Taranto, la fiaccolata era finalizzata a dare sostegno alla magistratura e a ricordare tutte le vittime dell'inquinamento.
E' partita alle 19e30 circa dall'Arsenale della Marina Militare e, attraversando le vie principali del centro città (via di Palma e via D'Aquino), è giunta all'arrivo in Piazza della Vittoria.
Un evento che è stato accolto da molti cittadini, giovani e adulti, uomini e donne, ma soprattutto mamme e bambini che guidavano il corteo con l'obiettivo di dare un futuro ai loro figli e all'intera città.
Frasi del tipo "Clini un cancro ti cambierebbe le idee" oppure " Troppa gente se n'è andata. Finalmente Taranto si è svegliata" si leggevano su alcuni degli striscioni tenuti fra le mani dei cittadini che, ormai, sono stanchi di respirare gas e morire di tumore, leucemie e malattie di ogni tipo.
Ognuno di loro, ieri sera, portava con sè una fiaccola, una candela, un cero.
Ognuna di quelle fiamme era per ricordare un parente, un amico o un conoscente, morto a causa dell'inquinamento.
Anche chi era affacciato dalla propria finestra o dal balcone aveva esposto la propria fiaccola.
La mia fiamma era per mio zio, morto nel 2010 a 46 anni per una leucemia fulminante che nel giro di 6 mesi se l'è portato via.
Ed io ero lì, ieri sera, per lui e per il futuro di tutti noi: perchè sono stanca di sentir dire che la mia città è morta e che l'unica possibilità è quella di andar via, perchè se uno ama la sua terra deve amarla nel bene e nel male, perchè se Taranto sta morendo, almeno noi che siamo nati qui dobbiamo aiutarla a rinascere dalla cenere, con le nostre idee, le nostre forze, il nostro impegno.
E a quelli che ieri non partecipavano al corteo e dicevano: "Ma non l'hanno capito che l'Ilva non chiuderà?", io rispondo: "Mai dire mai. Se noi tutti ci mettessimo insieme, saremmo molto più forti di un imprenditore e di tutti coloro che vogliono lasciare operativo questo mostro di industria".
Perchè Taranto non può vivere solo di questo.
Le alternative ci sono sempre (vedi il porto, il mare, il turismo, le spiagge).
Dobbiamo solo cercare di andare verso quella direzione come fanno tutte le località turistiche del mondo.
https://vimeo.com/52884021
RispondiEliminaGrazie Gerardo...
EliminaPurtroppo il video non sono riuscita a vederlo, ma lo vedrò sicuramente con più calma.
Ho timore che questa fiaccolata, però, sia servita a ben poco, non credi?