mercoledì 2 ottobre 2013

La schiavitù dei Mondiali di Calcio 2022 in Qatar

Chi pensa che nel 2013 la schiavitù sia quasi del tutto scomparsa, si sbaglia.
In Qatar nel 2022 si svolgeranno i Mondiali di Calcio e il Paese delle torri e delle isole artificiali nasconde troppi segreti: da un'inchiesta condotta dal Guardian pare che proprio per la costruzione degli hotel, degli stadi e degli alloggi tanti siano gli uomini costretti a schiavitù.
Solo tra Giugno e Agosto di quest'anno sono state 44 le vittime, uomini soprattutto nepalesi morti per arresti cardiaci o vittime di incidenti sul lavoro; ma c'è chi parla di probabili 4000 vittime una volta che i lavori entreranno nel vivo.
Alcuni di questi uomini si sono rifugiati nell'ambasciata nepalese per sfuggire alle condizioni disumane in cui si sono ritrovati: turni massacranti di 12 ore, senza paga, senza cibo, senza acqua.
In più, viene sottratto il passaporto per impedir loro di fuggire e spesso se si lamentano, il loro capo li insulta, li colpisce e li manda via dal campo di lavoro.
Ma se i luoghi di lavoro sono terribili, anche per i 50 gradi all'ombra, negli alloggi a loro forniti è anche peggio perchè si ritrovano in 12 in una stanza dove regna la sporcizia.
Stadio finale Mondiali 2022 in Qatar
Anche per la costruzione della città di Lusail, capace di ospitare 200-250 mila abitanti, ci sono state vittime: qui sorge lo stadio di 90 mila persone che ospiterà la finale dei Mondiali 2022.
Insomma, condizioni inaccettabili in un Paese che si presenta al mondo come uno dei primi a rispettare la sostenibilità e la dignità umana, ma che molti operai considerano "una prigione a cielo aperto".
E così questo scandalo ha alzato un polverone tant'è che nei prossimi giorni la Fifa indagherà sui fatti, cercando anche di capire se gli stadi saranno dotati di aria condizionata, proprio per far fronte alle elevate temperature; oppure l'alternativa sarebbe i Mondiali di inverno, interrompendo per un mese il campionato mondiale di calcio di 32 Paesi.


4 commenti:

  1. Ciao Elisa. Sai chi sono i "neri a perdere". Se conosci qualcuno che lavora o che ha lavorato nei cantieri (qualsiasi cantiere) del medio oriente o africani, te lo sa spiegare...questa pratica NON è legata ai mondiali, ma forse grazie ai mondiali verrà denunciata al grande pubblico. Anche se mi sembra non faccia già più notizia...
    Marco

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    1. Mi fanno piacere i vostri commenti: servono ad aggiungere informazioni e testimonianze a quanto scritto. In fondo, si scrive e si legge per informarsi e stimolare la curiosità altrui. Se volete raccontarmi la vostra esperienza, potrei dedicarvi un post. Scrivetemi in privato alla mail elisa.carriero86@gmail.com

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  2. Marco sono d'accordo con il tuo commento, anche io ho lavorato in cantieri in Algeria & Nigeria e aggiungo anche gli asiatici (cinesi ecc..) che vengono mandati in questi posti a lavorare in condizioni disumane...

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    1. Mi fanno piacere i vostri commenti: servono ad aggiungere informazioni e testimonianze a quanto scritto. In fondo, si scrive e si legge per informarsi e stimolare la curiosità altrui. Se volete raccontarmi la vostra esperienza, potrei dedicarvi un post. Scrivetemi in privato alla mail elisa.carriero86@gmail.com

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