Mi ero promessa che per oggi non avrei scritto nulla perchè troppo stanca, ma ho visto qualcosa che mi ha spinta a scrivere.
Ero comodamente sdraiata sul divano di casa, in un pomeriggio di fine Maggio, mite, a pensare a qualche meta per trascorrere le prossime vacanze quando in tv è partito uno spot.
Lo spot è relativo a Google Plus (o Google+) e in particolare al servizio di caricamento istantaneo delle foto scattate col telefono cellulare.
Chi ha realizzato questo magnifico spot ha voluto premere molto sull'emozione e sulla sensibilità dello spettatore.
In effetti, la voce-protagonista è quella di un uomo, un padre per la precisione che racconta al mondo l'emozione di avere un figlio e per l'intero minuto dello spot scorrono foto di un neonato nei suoi primi giorni di vita.
Peccato, però, che come tutti i padri e gli uomini distratti, anche lui perda il suo telefono cellulare, credendo di aver perduto anche tutte le foto del suo bambino.
Ma per fortuna che c'è Google Plus: ogni foto scattata in automatico viene salvata in un album privato sul tuo account Google+.
Non è meraviglioso?
Che si inventano per fare colpo sui consumatori.
Vi lascio con lo spot e se volete, fatemi sapere che ve ne pare!
"Niente mi ha reso più felice che diventare padre. Quando abbiamo portato il piccolo a casa, non riuscivo a smettere di fotografarlo.
Persino mia moglie mi diceva: "Ehi, fai una pausa!"
Ma sapete com'è: non volevo perdere nemmeno un istante.
Eppure una cosa sono riuscito a perderla: il telefonino, sul sedile di un taxi.
Del telefono chi se ne importa. Ne ho persi tanti.
Ma in questo caso era diverso: le foto di mio figlio le avevo scattate tutte proprio con quel telefonino e ora non c'erano più.
Ma poi mi sono reso conto che, invece, non le avevo affatto perse: c'erano ancora tutte, dalla prima all'ultima."
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