C'è grande attesa per il film che nei prossimi mesi uscirà nelle sale cinematografiche: Prometheus.
Si tratta di un film di fantascienza (non fra i miei preferiti), ma ciò che mi ha portato a scrivere questo post è legato principalmente al titolo.
Il nome Prometeo mi ricordava qualcosa che ho studiato a scuola.
E in effetti non mi sbagliavo.
Ho fatto un po' di ricerche su un libro di miti e leggende e ho scoperto il mito di Prometeo.
Prometeo è un titano, figlio di Giapeto e Climene.
Nella mitologia viene presentato come un dio amico dell'uomo e infatti Zeus gli diede proprio il compito di forgiare l'uomo dal fango e di dargli vita col fuoco divino.
Egli, in virtù di questo amore verso la specie umana, donò loro l'intelligenza e la memoria, ma ci fu un episodio che lo portò ad essere odiato dagli stessi dei: Prometeo rubò il fuoco dall'Olimpo e lo donò agli uomini.
Per queste ragioni Zeus lo fece catturare, lo legò sul Caucaso e lo trafisse con una colonna, condannandolo ad essere divorato da un'aquila.
Al mito di Prometeo è legato anche quello del vaso di Pandora.
In realtà, il famoso vaso apparteneva allo stesso Prometeo che in esso aveva racchiuso tutti i mali che potevano tormentare gli uomini, come la malattia, la pazzia, la morte.
Pandora, che era bella ma stupida, per pura curiosità lo aprì, facendo uscire tutti questi mali che si sparsero così tra gli uomini.
Solo la speranza rimase all'interno del vaso, sostenendo così da allora gli uomini nei momenti più difficili.
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