giovedì 24 maggio 2012

Il sindaco di Taranto parla a Mattino Cinque

Da ieri, sui social network e su molte testate giornalistiche nazionali, è apparsa una foto del sindaco di Taranto, rieletto da pochi giorni nella città dei due mari (che è anche la mia città).
Nella foto, c'era Ippazio Stefano che alzava un bicchiere per festeggiare la sua vittoria e la sua riconferma come guida di questa città.
Purtroppo, da sotto la giacca è saltato fuori il calcio della pistola e così subito ognuno ha detto la sua: "Il sindaco-sceriffo" oppure "Stefano - Al Capone" e altro ancora.
Il sindaco si è subito giustificato, spiegando che il motivo della pistola a portata di mano è riconducibile alle diverse lettere minatorie che gli sono giunte prima di queste elezioni, lettere che lo "invitavano" a mettersi da parte  nella competizione elettorale.
E stamattina ha parlato anche durante l'intervista di Belpietro a Mattino Cinque, intervista nella quale il giornalista si soffermava su quella pistola e su come fosse in contraddizione con l'iniziativa che qualche anno fa lo stesso sindaco prese, cioè quella di togliere la pistola ai vigili urbani.
Stefano, piuttosto infastidito da questa notizia, ha ribadito le ragioni di quella pistola e ha aggiunto che, su invito del governatore della regione Puglia, Nichi Vendola, metterà da parte "quello stupido pezzo di ferro" per farsi proteggere dall'affetto e dalla stima di chi gli sta attorno.
Il sindaco ha, inoltre, aggiunto che è alquanto esagerato portare sulle prime pagine queste immagini, solo per alzare un po' di polvere e magari screditare una persona che, nel corso di questi 5 anni, ha cercato di fare il possibile per migliorare la città e di aiutarla e curarla proprio come lui, da pediatra, ha aiutato e curato i bambini.
Non prendo posizioni in merito a questa notizia, ma sono d'accordo con le parole di Ippazio Stefano in quanto si parla del Sud e della città di Taranto solo in casi come questo (come lo fu la vicenda della probabile candidatura di Amanda Fox), mentre non ci si sofferma sui problemi che lo affliggono, come la disoccupazione e l'inquinamento.


3 commenti:

  1. Se avesse chiesto la scorta giù a dire che dobbiamo difenderlo a nostre spese, se porta legittimamente la pistola è uno che vuole difendersi da solo; poi salta fuori che è stato minacciato affinchè non si ricandidasse, e lo stesso bonelli sostiene che nel giorno delle elezioni (non dei ballottaggi) ci sono stati dei movimenti e delle facce strane e questo non è un problema per nessuno. Mi preoccupa di più immaginare un Bonelli che prende meno voti perchè qualcuno ha subito delle minacce, uno Stéfano che rinuncia a candidarsi perchè minacciato, non certo di quella pistola (che portava con sè da trent'anni, ha detto).... abbiamo sempre un modo strano di vedere le cose dalle nostre parti l'ho detto e lo ripeto a volte guardiamo il dito e ce ne freghiamo della luna che lo indica. Bho'.

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  2. mi scuso per la sintassi e la grammatica approssimativa del commento precedente; non l'avevo riletto e i commenti vanno sempre riletti specie quando li si scrive con l'entusiasmo di una "partecipazione" (che scusa bellissima che ho trovato...) ....

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  3. Non importa Giovanni.
    Un commento con errori vuol dire che è stato fatto con passione, senza pensarci troppo su.
    Erano esattamente le parole che volevi dire.
    Grazie

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