In Africa la maggior parte delle donne è vittima dell'infibulazione, una pratica di mutilazione genitale femminile che priva la donna della possibilità di provar piacere, a causa dell'asportazione del clitoride e della chiusura, spesso totale, della vagina.
Purtroppo la brutalità non termina qui.
Oltre all'infibulazione, le donne africane sono dilaniate da un'altra pratica brutale che prende il nome di breast ironing, traducibile con lo stiramento del seno.
Che cos'è?
La terribile pratica prevede, appunto, che la madre "stiri" il seno delle sue figlie adolescenti con oggetti caldi: paletti di legno, pietre, conchiglie di cocco per fermare il loro sviluppo o addirittura farle scomparire del tutto.
Perchè?
La finalità di questa pratica è quella di rendere le proprie figlie meno desiderabili agli occhi degli uomini: più che altro, è per proteggere le ragazze da violenze sessuali o da gravidanze in età troppo giovane.
Il breast ironing è diffusa in Camerun dove 1 donna su 4 è vittima di questa forma di violenza: è praticata proprio in questo Paese dove gli uomini e i ragazzi potrebbero pensare che le ragazze con il seno ben formato siano pronte per il sesso.
Quali sono le conseguenze?Come si può ben immaginare, il breast ironing è estremamente doloroso e spesso provoca ustioni.
Non è ancora certo, ma questa forma di violenza provoca la totale distruzione delle ghiandole mammarie, cancro al seno, cisti, oltre il semplice fatto di avere dei seni malformati o rischiare di vedersi asportare uno o entrambi i seni.
Per fortuna, c'è chi si muove, sia a livello mondiale che tra la popolazione stessa, per combattere queste forme di violenza e di crudeltà, che hanno come vittime quasi sempre le donne.
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