lunedì 11 luglio 2011

Geisha: l'artista del Giappone

Geisha
Nel mondo occidentale, questo termine viene spesso interpretato male: infatti, solitamente va ad indicare le prostitute di lusso.
In realtà, la storia della geisha è un'altra.
Geisha: gei vuol dire arte, sha significa persona.
Geisha non è altro che un termine per indicare un'artista, un'intrattenitrice.
Le geishe, infatti, sono esperte in varie arti come la musica, il canto e la danza.
Ma qual è il loro percorso per diventare geishe?
La formazione inizia in giovane età: alcune vengono vendute alle case di geisha (gli okiya), altre scelgono liberamente questa strada.
La prima fase serve a formare il carattere della giovane geisha, che viene chiamata all'inizio shikomi: in questa fase si occupa delle faccende domestiche e, solo se la proprietaria dell'okiya lo vuole, può iniziare ad imparare le arti di cui diverrà maestra, una volta divenuta geisha: arti come suonare lo shamisen o le percussioni, cantare le canzoni tipiche, eseguire la danza tradizionale, creare composizioni floreali e imparare poesie.
Con la seconda fase la shikomi diventa minarai: smette di occuparsi delle faccende domestiche per dedicarsi totalmente alla comprensione del metodo di indossare il kimono e all'intrattenimento dei clienti.
E' proprio tramite la partecipazione alle feste che esse apprendono le abilità di conversare e giocare.
La terza fase, in cui la minarai diventa maiko, prevede un approfondimento dell'arte del conversare e la giovane sceglie per sè un nome d'arte.
Solo al termine di questa fase (che dura quasi 5 anni) la maiko diventa una vera e propria geisha e lo resterà fino al suo ritiro.
Un film che racconta meravigliosamente la storia di una geisha è Memorie di una geisha.


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