La lapidazione, già descritta nella Bibbia e in altri testi sacri, questa piaga continua ad essere in vigore ancora oggi in molti Paesi islamici.
Che cos'è?
La lapidazione è un tipo di pena di morte in cui il condannato è ucciso attraverso il lancio di pietre.
A questi momenti spesso partecipano vere e proprie folle di gente che non si limitano ad osservare la morte del reo, ma partecipano attivamente al lancio delle pietre.
Pietre che non devono essere, secondo quanto indicato in Iran, tanto grandi da provocare la morte dopo il lancio di una o due di esse, nè tanto piccole da non essere definite tali.
In cosa consiste?
Tramite la lapidazione, gli accusatori del condannato partecipano al lancio delle pietre verso il colpevole, il quale è avvolto in un sudario bianco ed è sepolto fino alla vita (se si tratta di un uomo) o fino al petto (se si tratta di una donna).
A volte, si copre anche il capo per rendere il tutto un pochino meno brutale, come se fosse davvero possibile.
Perchè?
La lapidazione viene effettuata per punire prostitute, adultere, assassini e nella tradizione islamica anche gli omosessuali.
La finalità è quella dell'espiazione pubblica della colpa del reo e della formalizzazione del diritto alla vendetta.
Ad oggi, i Paesi in cui questa terribile pratica viene ancora adottata sono: Afghanistan, Iran, Sudan, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Somalia e Nigeria.
Ogni volta l'intero pianeta si muove per fermare prossime condanne.
L'ultima volta lo ha fatto per Sakineh, la donna iraniana condannata alla lapidazione per aver avuto una relazione con 2 uomini, dopo la morte del marito.
E per ora tutto è fermo
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