Nel Luglio 2008 un evento ha cambiato la vita di ogni Italiano, una novità che era esplosa già negli Stati Uniti d'America.
Un nome: Mark Zuckerberg.
Un social network: Facebook.
E così pian piano ogni singolo individuo ha iniziato a creare una propria rete sociale, stringendo amicizia con persone appartenenti alla sfera familiare, al lavoro o conoscenti casuali.
Sempre più abbiamo iniziato a usare termini come "condividi", "Mi Piace", "tag", "link" e tanto altro.
Ma tutto questo, se da un lato ci ha fatto ritrovare amici e conoscenti del passato che (forse!!!) non avremmo mai più rivisto, dall'altro cosa ha causato?
Di effetti negativi ce ne sono, come per ogni cosa d'altronde, e ce ne stiamo accorgendo solo ora:
- il concetto di amicizia: è vero, abbiamo ritrovato tante persone, alcune alle quali eravamo legate davvero, altre con un legame meno forte, ma alla fine dei 1673 amici che abbiamo, con quanti dialoghiamo veramente? E con quanti di questi 3472 amici ci salutiamo, se ci incontriamo per strada?
- una privacy non privacy: con la pubblicazione di nostre foto o commenti del tipo " Vado al bagno" oppure "Mangio un pezzo di pane ammuffito" non facciamo altro che condividere la nostra vita, i nostri ricordi, le nostre emozioni e anche le nostre st-upidate (ve la risparmio!!!) con tutti i nostri pseudo-amici. E così tutti sanno quello che abbiamo fatto ieri, che stiamo facendo oggi e che faremo domani;
- una vita sedentaria: non ci nascondiamo. Questo Facebook ci ha resi computer-dipendenti. Ci alziamo e andiamo a controllare se c'è posta per noi o una nuova richiesta di amicizia o una semplice notifica. E la vita reale? Quella resta fuori. E passiamo ore e ore a chattare, a far faccine o a coltivare banane in Farmville o costruire il ristorante indiano a Cityville.
Sarò melanconica, ma io preferivo quella vita vissuta per strada, a giocare alla campana o a pallavolo o a 123 stella, preferivo quelle amicizie nate e cresciute a contatto con le persone, quelle serate a chiacchierare di persona, a vedere il sorriso dell'altro e non una stupida emoticon, quegli abbracci e baci veri.
Nel 2011 c'è sempre meno realtà nella nostra vita e ci sono sempre meno giovani con valori veri.
lati positivi (detti da uno che vive all'estero a 1200 km da casa): - ti capita in un giorno di farti una chiacchierata con il fratello, 3 cugini abitanti in 3 nazioni diverse, 4-5 amici. E senza spendere un euro in telefonate!!!
RispondiElimina- conosci su Fb amici quasi per caso in gruppi, poi t'incontri e nascono amicizie interessanti che non avresti mai aspettato
- devi andare per esempio in vacanza a Maiorca...contatti gruppi su Fb e ti danno le dritte giuste sul posto. E magari ti fai anche una birra con quelli che erano sconosciuti...
- contatti compagni di scuola che non vedevi da decenni e credevi deceduti....
- direi che i lati positivi sono sicuramente piu' numerosi di quelli negativi. Poi se uno usa male Facebook e si chiude in casa 20 ore al giorno senza avere una propria vita "reale"....quello e' un altro problema da psichiatria, non e' certo colpa di Facebook
Forse ho sbagliato a parlare di lati negativi...
RispondiEliminapiù che altro sono effetti negativi sulla gente.
Sono d'accordo con te su tutti i lati positivi di questo social network, però volevo semplicemente parlare anche degli effetti negativi di Facebook.
Per evitare di parlare sempre e solo delle cose belle.
Sono a favore della tecnologia, ma a tutto c'è un limite...
Ti ringrazio comunque per il commento.
Il confronto è sempre costruttivo!!!
Un saluto
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;)