In questi giorni, non si fa che parlare della guerra in Libia e della drammaticità delle condizioni in cui il popolo libico sta vivendo.
Ed è per questo ( e anche perchè sono da poco rientrata dalla Spagna) che ho scelto di illustrarvi il significato celato dietro il dipinto più famoso di Pablo Picasso, Guernica.
Questo dipinto, dalle dimensioni enormi (350x782 cm), è un olio su tela realizzato nel 1937 da Picasso e commissionato per decorare il padiglione spagnolo dell'Esposizione mondiale di Parigi del 1937.
Le sue dimensioni così grandi erano dovute al fatto che il dipinto stesso dovesse essere un vero e proprio manifesto della crudeltà e dell'ingiustizia della guerra.
Inizialmente, il pittore non riuscì a trovare ispirazione per la sua realizzazione, ma un evento lo sconvolse a tal punto che nel giro di poco meno di 40 giorni realizzò la Guernica.
Guernica, il nome scelto per il quadro, era anche il nome dell'omonima città spagnola in cui furono testate delle bombe incendiarie da Hitler, su autorizzazione dello stesso Francisco Franco.
Passando ora all'analisi del dipinto, possiamo identificare in esso tre parti, come un trittico fiammingo:
- sulla destra troviamo:
- un personaggio con le braccia verso l'alto e la bocca spalancata, avvolto nelle fiamme, che vuole fuggire e che rappresenta il dolore per la perdita della propria casa;
- in basso, una donna che fugge verso sinistra, simbolo dell'esodo;
- in alto, il viso di una donna che si sporge da una finestra con una lanterna in mano, simbolo della speranza;
- sulla sinistra troviamo:
- un toro che rappresenta il Minotauro, simbolo di bestialità, e che rappresenta l'indifferenza di Franco nei confronti di tutto ciò che accade;
- una madre che urla al cielo il suo dolore, mentre ha tra le braccia suo figlio, ormai privo di vita;
- nel centro troviamo:
- in alto, un cavallo agonizzante, simbolo della Spagna ferita dalla guerra;
- tra il toro e il cavallo, c'è una tavola con sopra una colomba straziata e ferita, simbolo di una pace ormai rotta;
- in basso, c'è l'unica figura maschile del dipinto, un uomo spezzato in due: in una mano ha le stimmate, nell'altra reca una spada rotta per lottare da cui sorge un fiore, come per dire che bisogna cercare la pace per un futuro migliore.
L'intero dipinto è in bianco e nero perchè per Picasso il colore è vita e felicità, mentre il bianco e nero danno meglio l'idea della distruzione e della morte.
Nel dipinto non ci sono (proprio per volontà di Picasso) chiari riferimenti alla Spagna perchè lo stesso artista voleva, con questo quadro, dare un messaggio universale: la guerra è sempre distruzione.
Una piccola curiosità:
quando un ufficiale tedesco, in visita al suo studio, chiese, di fronte alla Guernica: "Ha fatto lei quell'orrore?", Picasso gli rispose: "No, è opera vostra."
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