Tra le tante opere presenti nel Museo del Prado di Madrid, incantevole è la coppia di dipinti realizzati da Goya: La Maya Vestida e la Maya Desnuda.
Iniziamo col dire che in spagnolo il termine Maya indica un complimento, come per dire "bella".
Entrambi i dipinti hanno come soggetto una donna, la stessa donna, in una posa provocante, con uno sguardo malizioso e ammiccante che crea nell'osservatore non poche reazioni.
Dipinti entrambi intorno al 1800, il nudo rimase per tanto tempo nascosto in quanto in quel periodo le immagini di nudo erano proibite dalla Chiesa e punite dall'Inquisizione.
Pare che il politico spagnolo Godoy avesse una stanza in cui raccoglieva tutti i dipinti di nudo, tra cui quello della Maya Desnuda.
Così come i possessori di scene di nudo, anche le donne che si erano spogliate per farsi ritrarre rischiavano di essere punite dall'Inquisizione: si sospetta, infatti, che la donna ritratta sia la duchessa de Alba, amante dello stesso Goya.
Ma, come si può ben notare, nel dipinto la donna è del tutto priva del collo: Goya voleva in questo modo comunicare alla società di quel tempo che quello ritratto non era il viso reale della donna ritratta, ma un viso messo lì per rappresentare la bellezza di un nudo.
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