Sareste disposti a vivere la vostra vita (o parte di essa) in carcere da completi innocenti in cambio di soldi?
La risposta mi sembra ovvia: No e ci sarebbero infiniti motivi per giustificare questo rifiuto.
Eppure, in Cina, c'è chi lo fa.
Si chiamano ding zui e sarebbero i sostituiti criminali.
Cosa fanno?
I ding zui si "sostituiscono" ai criminali e ai colpevoli nello sconto della pena, in cambio di denaro.
Le tariffe partono dai 24€ al giorno e una permanenza di 3 anni può arrivare a farti guadagnare anche 6400 €.
Chi ingaggia questi sostituti?
A farlo sono naturalmente i ricchi e le figure di spicco della Cina che, pur di non trascorre degli anni in carcere e godere così della libertà, "affittano" dei sosia.
In realtà, non si tratta poi così tanto di sosia perchè in questi ultimi anni proprio le differenze riscontrate nelle aule di tribunale hanno fatto sorgere il dubbio che qualcosa non andasse nel verso giusto.
Molti sosia, infatti, differiscono dai veri colpevoli nel fisico, negli atteggiamenti, nelle espressioni facciali tanto da esser chiaro a tutti che si tratta di sostituti.
Tra i vari casi c'è quello di Hu Bin, figlio di una famiglia di spicco cinese, accusato di aver investito e ucciso un uomo con la sua auto, o anche quello di Li Qiming, figlio del capo della polizia distrettuale di Boading, accusato di aver investito e causato la morte di una ragazza durante una corsa in macchina.
Ma l'esistenza dei ding zui è tornata alla ribalta negli ultimi tempi a causa della condanna di Gu Kailai, la donna accusata dell'omicidio di un manager inglese: come potete vedere nella foto, le due donne sono molto diverse.
Quella a sinistra è la Gu Kailai presente in tribunale ed effettivamente condannata alla pena di morte, quella sulla destra è la vera Gu Kailai, con la sua eleganza e una forma fisica asciutta.
In questo caso, possiamo tranquillamente dire che col denaro si può comprare anche la libertà; ma tutto ciò vi sembra corretto? E la giustizia che valore avrebbe se in tutto il mondo fosse così?
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