In questi ultimi giorni si è tornati a parlare della triste scomparsa di Angela Celentano, avvenuta il 10 Agosto del 1996, sul Monte Faito, e della possibilità che quella bambina ora viva in Messico.
Questa clamorosa scoperta è dovuta principalmente ad una ragazza messicana, Celeste, che giura di essere lei quella bambina, di ricordare alcuni di quei luoghi mostrati dai genitori della piccola Angela, ma preferisce continuare quella che ora è la sua nuova vita.
Il mistero si infittisce in quanto, grazie a delle ricerche, si è riusciti a scoprire l'indirizzo di provenienza di quelle e-mail, ma la polizia, al suo arrivo, ha trovato l'abitazione di una coppia di persone di spicco di Acapulco, genitori di due bambini.
Della ragazza nessuna traccia.
E allora dove sarà finita?
E com'è possibile che una bambina di soli 3 anni si trovi in Messico?
Domande che ancora non trovano una risposta, ma un film, nelle sale cinematografiche in questi giorni, ha fornito delle probabili risposte, molto difficili da accettare.
I bambini di Cold Rock si presenta come un thriller e forse sembra uno di quei tanti horror/thriller che provocano ansia e terrore.
Questo film è qualcosa di più, che va oltre la semplice e banale paura del buio e del bosco: è una paura che che ci fa pensare: e se fosse davvero così? e se fosse così anche per Angela Celentano e per tanti altri bambini scomparsi?
La realtà che ci presenta questo film è eticamente terrificante: uomini e donne che, per avere una società migliore e più attiva, sottraggono i figli a famiglie disastrate, povere, incapaci di regalare un futuro ai loro figli.
Questi uomini e donne lo fanno solo per dare a questi bambini un'altra possibilità, la possibilità di una vita migliore nella quale sfruttare al massimo le proprie capacità, in una nuova famiglia, in una nuova città.
E scelgono proprio i bambini al di sotto dei 3/4 anni perchè in loro la memoria non è ancora così potente: sono capaci di dimenticare e rimuovere ogni ricordo.
Ma davvero può essere così?
E, se ciò fosse vero, sapere che il proprio figlio sia vivo in un'altra città, con un'altra famiglia, con un'altra identità è più confortante di crederlo ormai morto?
Su questi fatti io resto veramente male...
RispondiEliminaEh sì...
RispondiEliminaE' davvero dura da accettare, poi i bambini sono così innocenti e privi di cattiveria.